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JACKIE

"Quindi stai cercando un regalo per la nonna di Sarah, perché andrai al suo compleanno conoscendo poi tutta la sua famiglia in un colpo solo giusto?" Mi disse Tara, che quel giorno era venuta a casa mia per la nostra serata.

"Oddio se la metti così mi fai venite l'ansia" le dissi facendola scoppiare a ridere.

"Sai che sei divertente? E poi questa versione di te mi piace... mi mancava" la guardai confusa.

"Che versione? Sono sempre io"

"La versione di te che sta con Sarah, mi piace" Continuai a guardarla sempre più confusa.

"Ma perché prima di stare con lei non ti piacevo?"

"Aaaaaah lascia stare non puoi capire"

"Non capisco perché non sai esprimerti" la presi in giro.

"Ma che stronza" fece lei.

"Tu invece, Josh ti ha chiesto di vivere insieme e tu ancora non gli rispondi... perche?" lei mi guardó facendosi seria.

"Io.. e se poi le cose andassero male? La convivenza è un impegno serio" la osservai. Possibile che avesse paura?

"Tara quel ragazzo ha assecondato tutte le tue follie, e sappiamo entrambe quando alcune di loro erano estreme, quindi perché non ci provi? State insieme da un bel pó e non ti ha mai dato modo di dubitare di lui, anche perché se lo facesse avrebbe l'intera caserma contro" dissi alla fine per sdrammatizzare.

"Non lo so Jackie" si lagnó.

"Allora vediamo un pó quali sono i pro e i contro di una convivenza con lui" provai a farla ragionare razionalmente, lei che era un tipo molto istintivo di solito. Prendendo così a stilare una lista per poi arrivare finalmente ad una conclusione.
"Direi che è abbastanza ovvio" le dissi.

"Mi sa di si" fece ancora un pó titubante, così ci aggiunsi qualcosa che avrebbe dato un bel peso per la sua scelta. La conoscevo troppo bene.

"Come ultimo pro, mettiamoci anche che vivendo insieme avete più occasioni di fare sesso" lei fu subito reattiva a recepire il messaggio e mi fece scoppiare a ridere.
"Sai se tu fossi un uomo ti direi che pensi solo con il tuo pene" le dissi facendola scoppiare a ridere.

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La domenica successiva ci ritrovammo tutti e quattro in viaggio per una nuova avventura organizzata da Tara.

"Sei sicura di sentirtela?" Domandai a Sarah una volta arrivate, Josh e Tara era un pó più avanti di noi e così ne approfittai per chiederle per l'ennesima volta se era sicura. Non volevo facesse qualcosa che non si sentiva di fare.
"Possiamo anche aspettarli direttamente giù senza problemi va bene?" Lei mi guardó un pó titubante prima di rispondere.

"Hai detto che possiamo farlo insieme giusto?"

"Certo" dissi "ma se non te la senti non devi vergognarti delle tue paure, lo sai" lei mi guardó e poi sorrise in modo dolce.

"Lo so, me lo hai già detto anche un'altra volta" disse e ricordai il giorno in cui facemmo paracadutismo.

"So troppo apprensiva? Scusami e che voglio che non ti senti obbligata a far nulla che non vuoi" dissi di colpo meno sicura di me stessa. Forse veramente ero diventata troppo iper protettiva nei suoi riguardi.

"Se ci sei tu è diverso" disse e mi imbarazzai a quella dichiarazione, portai una mano sulla testa iniziando a grattarmi.

"Dai ragazze tocca a noi" urló Tara che stava già indossando l'imbracatura insieme a Josh.

"Andiamo" fece poi Sarah prendendo la mia mano e trascinandomi con lei. Guardammo i due prepararsi e poi essere agganciati ad un cavo di acciaio e poco dopo partirono, sentí l'urlo di Tara riecheggiare nell'aria mentre volavano sospesi nel vuoto. Sinceramente il volo dell'angelo non l'avevo mai provata come esperienza, ma non vedevo l'ora di farlo.
Dopodiché presero a prepararci a me e Sarah e una volta imbracate entrambe ci agganciarono al cavo d'acciaio.

"Sei pronta?" Domandai a Sarah, lei mi guardó con un misto di euforia e timore, dopodiché le strinsi la mano e anche noi ci lanciammo nel vuoto. E cavolo se ti dava una bella scarica di adrenalina, ci godemmo il panorama dall'alto, Sarah accanto a me rideva e non c'era suono più bello.
Una volta arrivati di nuovo a terra Tara e Sarah erano su di giri, forse non abituati molto alle scariche di adrenalina, che io e Josh avevamo imparato a gestire un po meglio con il nostro lavoro. Le guardammo ridendo divertiti poi Josh mi si avvicinó.

"Ho paura della prossima cosa che mi chiederà di fare" ammise a voce bassa facendomi scoppiare a ridere.

"A questo punto anch'io" dissi continuando a ridere.
"Comunque alla fine ti ha dato una risposta?" Lui mi guardò e dal suo sorrisone capí qual era.

"Si, ora dobbiamo trovare un'appartamento che ci piaccia e poi è fatta" lo guardai felice, era perso di Tara e anche un cieco se ne sarebbe accorto.
Quando le due ragazze si calmarono decidemmo di farci una passeggiata nel paesino e fermarci poi a pranzo lí.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora