Come molti giorni di festa chi faceva il turno eravamo noi che non avevamo ancora la famiglia, per permettere a chi l'aveva di passarla con loro. Da quando avevo iniziato questo lavoro, mi ero fatta tutte le festività per per mettere ad esempio a Ryan o Teddy di passarla con i figli. Guardai Josh che stava pulendo l'attrezzatura per passare un pó di tempo e più in là vidi Gabriel dormicchiare sul divano facendomi ridere. Erano le due di notte e quella sera non avevamo ricevuto molte chiamate per fortuna. Andai nella cucina che avevamo all'interno della caserma per prepararmi un bel caffè per arrivare a fine nottata. Dopodiché salí sul tetto e sedendomi su una sedia che avevamo messo lì per chi voleva rilassarsi un pó, mi mesi a sorseggiare il caffè guardando il cielo. I giorno di festa erano sempre duri, perché l'assenza di una famiglia era impossibile da non sentire.
Ero persa in quel turbine di pensieri quando mi accorsi di non essere più sola sul tetto."E tu qui?" Dissi ancora sorpresa di vedere lí Sarah.
"Stavo tornando a casa dopo la cena a casa dei miei e mi sono ricordata che anch'io ho una cosa per te" disse tirando fuori dalla borsa una bustina. La guardai sempre più sorpresa e presi la bustina dalle sue mani. Tirai fuori dal suo interno un portachiavi con dei ciondoli appesi e risi.
"Il regalo perfetto per un vigile del fuoco" le dissi osservando i vari ciondoli in argento che raffiguravano un piccolo estintore, una piccola ascia, l'elmetto e una piccola autopompa.
"Grazie, non dovevi" feci poi rialzando lo sguardo su di lei. Era davvero un bellissimo pensiero pensai tra me."Avevo notato che non avevi un portachiavi e così ho pensato che potesse tornarti utile" disse lei con semplicità mentre le sue guance si erano tinte di un leggero rossore.
"É perfetto, davvero" dissi per farle davvero capire che era un gesto bellissimo. In quel momento la campanella suonó annunciando così un'emergenza. Guardai Sarah e poi scoppiai a ridere.
"Non capisco perché quando stiamo insieme c'è sempre qualche emergenza" dissi continuando a ridere.
"Me lo chiedo anch'io " disse lei prima di seguirmi al piano di sotto, dove presi a prepararmi velocemente insieme agli altri, Sarah era ancora lì a guardarci, ed era così bella.
"Ei Sarah vuoi venire con noi?" Se ne riuscí Josh alle mie spalle, lo guardai confuso. Di solito non ci era permesso portare con noi dei civili durante un'emergenza.
"Posso?" Fece Sarah titubante.
"Se ti va e non sei stanca, alla fine sei un medico, se il capitano lo scopre non credo si arrabbierá" feci io, la vidi annuire sembrava euforica e ciò mi fece sorridere poi salimmo sopra il camion pronti a partire.
SARAH
Non avrei mai pensato che la mia giornata prendesse quella piega. Mi trovavo seduta nell'autopompa dei vigili del fuoco con Josh che era al volante e Jackie che era al mio fianco, la quale mi prese a spiegare le varie cose all'interno dell'abitacolo. La guardai, quella ragazza riusciva sempre a sorprendermi e i suoi sguardi il più delle volte mi facevano imbarazzare. Non so perché ero andata da lei proprio a quell'ora di notte, ma dopo il regalo che mi aveva dato quel giorno, un bellissimo ciondolo che portavo ancora al collo, mi ero ritrovata a non voler aspettare a darle il mio, anche se a confronto del suo era una sciocchezza. Ma quando la guardai tirare fuori il portachiavi vidi il suo viso apprezzare il pensiero che le avevo regalato.
"Ascoltami, dovrai fare tutto quello che ti dico e sopratutto rimanere a debita distanza.. tutto chiaro?" Mi disse Jackie distogliendomi dai miei pensieri, annuí, lei mi fissó per qualche secondo e poi scendemmo dal camion e rimasi bloccata a fissare il grosso incendio. Era impressionante.
"Lo so fa impressione" fece Jackie alle mie spalle.
"Come fate a non aver paura di entrare?" Le domandai voltandomi, mentre lei si preparava indossando tutta la sua attrezzatura.
"É il nostro lavoro" disse lei afferrando l'elmetto " Tu ora stai a distanza di sicurezza qualunque cosa succeda va bene?"
"Si va bene" mormorai, mentre dentro di me una sorta di angoscia e paura si faceva strada. La guardai mentre si organizzava con gli altri su cosa fare e poi si fermó davanti a me.
"E poi chi ha detto che non abbiamo paura?" Con questa frase la vidi allontanarsi per poi entrare nel palazzo in fiamme e sparire così dalla mia vista. Vidi altri pompieri fuori dall'edificio mentre si preparavano per spegnere l'incendio dall'esterno, un'ambulanza arrivare poco dopo insieme alle auto della polizia. Di solito il mio ruolo da medico veniva dopo tutta questa fase di soccorso e trovarsi in prima linea, vedere tutto il lavoro che c'era dietro e sopratutto tutto il pericolo che correvano i vigili del fuoco mi scosse. Un conto è quando arrivano al pronto soccorso quando ormai tutto il pericolo è finito e un conto è vederlo in prima persona. Sapevo che questo lavoro era pericoloso, ma solo ora mi rendevo conto di quanto lo fosse.
Delle finestre scoppiarono producendo un rumore sordo e forte, del fumo misto a fiamme minacciavano di uscire dalle finestre e il mio pensiero andó a Jackie. Sembrava stesse lì dentro da ore. Sentí Teddy urlare qualcosa ad un collega, mi avvicinai a loro per sapere se andava tutto bene all'interno poi lo sentí chiamare i ragazzi all'interno dicendogli che dovevano muoversi ad uscire. Non so quanto tempo passó prima che vidi Josh e altri due uscire uscire con delle persone sulle spalle."Jackie dov'è?" Fece Teddy, i tre si voltarono.
"Era dietro di noi" disse Josh adagiando l'uomo sulla barella dove erano i paramedici.
"Jackie rispondi, devi uscire immediatamente" fece Teddy parlando in radio." Jackie" ripetette.
"Rientro" fece Josh nel momento che un'altra ondanda di fuoco ricoprí l'ingresso rendendo la via d'accesso inaccessibile.
"Jackie, cristo rispondi" continuó Teddy, ma niente ancora silenzio. L'ansia mi fece tremare leggermente e poi sentimmo altri vetri rompersi e qualcuno farsi strada tra le fiamme.
"Rimani qui" disse Josh correndo verso quel qualcuno che tra fumo e fiamme non capivamo chi fosse e poi eccola lí, tra le braccia portava due bambini coperti dal suo giubbotto e a quel punto me ne fregai dell'ordine di Josh e corsi verso di lei."Walker che diavolo ti è saltato in mente" sentí dire da Teddy, mentre alcuni paramedici prendevano i bambini dandogli subito dell'ossigeno. Mi feci strada e subito controllai che stesse bene.
"Ragazzi a lavoro" fece poi Teddy allontanandosi, trascinai Jackie lontano da quel palazzo e la feci sedere sul bordo dell'ambulanza."Sto bene Sarah" disse lei togliendosi l'elmetto e il sotto casco.
"Questo lo decido io" dissi io prendendo a controllarla. "Ti sei bruciata" dissi notando una scottatura sul braccio, evidentemente nel togliersi la giacca per coprire i bambini aveva scoperto il braccio per sbaglio.
"Ma non è niente" disse con sufficienza, ma non l'ascoltai e presi a medicarglila, per fortuna non era nulla di grave.
Dopo qualche ora tornammo in caserma, e appena misi piede a terra la stanchezza della giornata iniziò a farsi sentire.
"Ragazzi io vado grazie per avermi portata con voi" dissi al gruppetto che mi salutarono, poi Jackie mi seguì fuori e ci ritrovammo l'una davanti all'altra di fronte alla mia auto.
"Allora buonanotte e grazie per questo" fece Jackie tirando fuori il portachiavi.
"Grazie a te per avermi portata con voi" lei continuava a guardarmi con quello sguardo che sembrava potesse leggermi dentro.
"Non dirlo al capitano però" disse facendomi ridere.
"Sarà il nostro segreto" le sussurrai continuando a ridere, per poi smettere quando sentí la sua mano sul mio visto.
"Sei sporca di fuligine" mormoró lei, mentre quel contatto a me fece vacillare le gambe.
"Oh.. grazie" riuscí a dire.
"Allora vai piano e st'attenta" annuí.
"Anche tu"
"Buonanotte Sarah" fece lei con uno sguardo intenso.
"Buon lavoro Jackie" le risposi, ma nessuna delle due sembrava volersi muovere.
"Ora sarà meglio che tu vada, sei stanca e si vede" detto questo salí in auto e partí verso casa con uno strano sorriso sul viso.
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Aspettavo Solo Te
RomanceJackie è un vigile del fuoco, ha un passato segnato da un trauma ma è sempre con il sorriso pronta ad aiutare il prossimo, poi c'è Sarah, un chirurgo, trasferitasi in quella enorme città da pochi mesi. Cosa succede quando Jackie e Sarah si incontran...