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SARAH

Ascoltai Jackie guardandola negli occhi, avevo capito che per lei non era affatto facile raccontare la sua storia. Non potevo neanche immaginare la sofferenza che si portava dietro da anni. Non credevo che dietro quello sguardo sempre sorridente potesse nascondersi tanto dolore. Era una donna sorprendente e più la conoscevo meglio più non potevo che pensare altrimenti. Sempre pronta ad aiutare il prossimo, mai un lamento. Credo che lei neanche lo immaginava che forza della natura era.

"Sai" fece Jackie dopo un pó che entrambe eravamo in silenzio "Ti ricordi quel giorno che ci siamo incontrate davanti al ristorante e Tara ti ha dato buca?" Annuì ricordando perfettamente quel giorno e quel quasi bacio.
"Era l'anniversario della morte dei miei genitori... ogni anno, in quel giorno, mi tengo libera spegnendo il cellulare e ho un mio rituale" l'ascoltai non capendo dove voleva arrivare.
"Non è stato un caso che Tara ti abbia invitato proprio in quel ristorante... lo ha fatto a mia insaputa solo per farci uscire insieme"

"In che senso?" Le chiesi.

"Nel senso che, visto che non riuscivo a chiederti di uscire lei ha orchestrato alcune nostre uscite" a quel punto ricordai le varie volte che eravamo usciti, anche con Josh e mi misi a ridere.

"Davvero?" Lei annuí e finalmente vidi un sorriso sul quel bellissimo viso.

"Si, la stronza ci ha preso in giro per un bel pó" disse lei, anche se si vedeva lontano un miglio che nutriva un grande affetto per la sua migliore amica.

"E perché non riuscivi a chiedermi di uscire?" Mi ritrovai a domandare. Ed eccolo il suo imbarazzo, ogni volta si portava la mano tra i capelli e faceva come per grattarsi la testa.

"Lei vuole sapere troppo dottoressa" al che risi ancora di più.

"Vieni da me?" Le domandai ad un certo punto, non volevo doverla salutare, sopratutto ora. Annuí e misi in moto partendo.

Una volta entrate in casa ci mettemmo sul divano.

"Comunque ti è rimasto ancora l'odore del fuoco addosso" le dissi. Era incredibile come lei non se ne accorgeva più.

"Te l'ho detto, devi farci l'abitudine" fece lei ridendo e guardandomi.

"Quindi questo vuol dire che dovremmo continuare a vederci" le risposi io per prenderla in giro. Lei mi guardó e in un attimo fu seria, i suoi occhi verdi si scurirono leggermente.

"Ora che ti ho trovata, non ti lasceró fuggire" lo disse in un modo così travolgente che il mio cuore perse un battito.

"Bene è quello che voglio"le dissi sincera prima di perderci in un bacio travolgente.

In un attimo mi ritrovai nuda con la testa di Jackie tra le gambe mentre faceva qualche magia, perché altro non poteva essere. Muoveva quella lingua in un modo così esperto che più volte ero al limite, ma lei rallentava ogni volta, mandando la mia frustrazione e desiderio alle stelle. Dopo un pó però non resistetti più, così le afferrai la testa con le mani e mossi il bacino più veloce prima di esplodere in un orgasmo senza fine. Ero senza fiato mentre il cuore cercava di rallentare trovando difficoltà. Sentì Jackie muoversi lentamente per risalire verso di me, riaprí gli occhi ritrovando i suoi che mi guardavano con desiderio. Dio che sguardo. Mi alzai dal divano e la trascinai in camera, la guardai, ancora vestita e a quel punto fui io a spogliare lei, ammirando quel corpo tonico e muscoloso in un modo non eccessivo. Quando pure lei fu nuda tornai ai suoi occhi e le sorrisi prima di spingerla sul letto e mettermi sopra di lei. Ridemmo e poi presi a baciarla scendendo lungo tutto il suo corpo arrivando alla sua eccitazione. Le allargai le gambe e la sfiorai con le dita, che si bagnarono di lei. La guardai da quella posizione ritrovando il suo sguardo puntato su di me. Mi venne un brivido lungo la schiena e posai le mie labbra su di lei. Quando iniziai a muovere la lingua lei riportó la testa sul cuscino con un sospiro e presi a farle quello che lei fece a me poco prima. Lentamente la portai all'orgasmo godendomi tutte le sensazioni che stavo provando in quel momento. Quando si fu calmata risalí lungo il suo corpo, che era un piacere non indifferente toccare e la baciai riniziando tutto da capo. Sembrava che non ne avevamo mai abbastanza l'una dell'altra.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora