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JACKIE

Qualche ora prima

Do giusto un'occhiata, mi dissi entrando nel vecchio edificio, mi guardai intorno cercando di capire se stava succedendo qualcosa. Salí le scale, e quando sentí qualcosa cadere in lontananza, mi feci coraggio ed avanzai.
Ed è li che lo trovai. Di spalle, mentre versava a terra qualcosa, probabilmente qualche tipo di accellerante. Forse sentí i miei passi e si voltó a guardarmi. Rimasi immobile a guardare quell'uomo, non so cosa mi aspettavo di vedere, tutti questi anni a cercarlo ed ora eccolo lí. Non era quello che mi aspettavo.

"Ti conviene non fare un altro passo" mi disse lui facendomi vedere alcune taniche piene poco più in fondo.

"Perché lo hai fatto?" Gli domandai invece io, volevo delle risposte. Lui mi fissó, aveva gli occhi strani, vuoti, senza nessun sentimento.
"Rispondimi" gli urlai. Feci un passo avanti e lui subito tiró fuori dalla tasca un accendino.
"Credi che abbia paura?" Gli dissi avanzando di un altro passo.

"Sai, sapevo che eri tu a scrivere in quel sito.... una parte di me diceva di ignorarti, ma un'altra mi diceva di provocarti... non credevo che ti avrei trovata qui... ti ho sottovalutata" il suo tono di voce era rivoltante.

"Provo solo una gran pena per te" lo provocai "ti nascondi lontano dalle fiamme, rimani a distanza dal fuoco.... inizio a pensare che sei solo un tizio che si crede chissà chi, ma che non è nessuno" il mio tono era gelido. Non avevo mai provato odio verso qualcuno, come in quella persona. Lui scoppió a ridere in una fragorosa risata, voleva farmi innervosire, lo avevo capito, ma ero stata addestrata per rimanere concentrata anche sotto pressione, non avrei assecondato il suo gioco.

"Te lo richiedo" dissi "Dimmi perché lo hai fatto"

"Facciamo così, se riesci a prendermi prima che questo posto sia cenere te lo diró" disse nel momento esatto in cui lanció l'accendino a terra e prese a correre.
"Se moriremo qui, insieme, sarà l'epilogo perfetto" lo sentí urlare.
Le fiamme in un attimo si alzarono mentre presi a rincorrerlo lungo le scale, non so con cosa mi colpí, ma mi fece cadere a terra e rotolare lungo le scale, sentí un dolore lancinante togliermi il fiato. A fatica riuscí a rimettermi in piedi e riprendere le scale, non lo avrei fatto fuggire. Presi il cellulare per chiamare Ryan, per avvisarlo dell'incendio, quando con la coda dell'occhio lo vidi e mi spostai velocemente mentre il mio cellulare cadde a terra. Mi si avvicinò brandendo un bastone di ferro e iniziammo così a lottare, mentre uno scoppio al piano di sotto ci fece capire che il fuoco era arrivato alle taniche piene. Il fumo iniziò ad arrivare anche da noi, ma continuammo comunque a lottare, riuscí ad assestargli un colpo che lo fece finire a terra. Iniziai a tossire a causa del fuoco, mentre lui era a terra e sembrava aver perso i sensi. Avevo poco tempo, con una mano mi corpí naso e botta e con l'altro lo trascinai verso le scale per poter uscire da lí, prima che tutto intorno a noi bruciasse. Con una forza che non sapevo di avere me lo misi sulle spalle e mi avvicinai alle scale per tornare al piano di sotto e uscire, quando sentí qualcosa entrarmi dentro l'addome, ci misi qualche secondo per capire che mi aveva appena conficcato un coltello addosso. Le gambe cedettero e caddi per le scale, portando anche lui con me. Poi più niente. Buio totale. L'ultima cosa che ho pensato sono stati gli occhi di Sarah. Così azzurri. Già Sarah. Mi chiesi se ne era valsa la pena, perdere anche lei, per questo.

"Mi dispiace" mormorai prima di perdere completamente i sensi.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora