"Jackie con me, dobbiamo andare a controllare se ci sia una perdita di gas in un palazzo" alzai lo sguardo verso Ryan e annuí.
Era passata una settimana da quando avevo passato la giornata con Sarah, Josh e Tara e dovevo dire che mi ero più volte fermata a pensare a quella dottoressa dagli occhi azzurri. Forse aveva ragione Ryan e dovevo solo chiederle di uscire, ma non capivo perché con lei mi era sempre difficile farci una conversazione. Scossi la testa e salí in auto con Ryan."Come stanno i miei figliocci?" Domandai a Ryan quando risalimmo in auto dopo aver controllato che fosse tutto apposto.
"Bene, chiedono quando verrà la zia Jackie a giocare con loro" lo guardai con un sorriso. Non sapevo se era una cosa solo dei vigili del fuoco, ma eravamo come una grande famiglia con tutti gli altri della caserma. Eravamo sempre pronti a correre l'uno per l'altro. Forse essendo un lavoro dove rischiavi la vita ogni giorno era inevitabile doverti fidare di chi ti copriva le spalle e dovevi essere pronto a rischiare la vita per loro.
"Verrò a trovarli" risposi infine. Tornammo verso la caserma quando un'altra chiamata ci fece cambiare rotta.
"Mai un attimo di pace" disse Ryan azionando le sirene e correre lungo le strade. In poco arrivammo nel luogo di un grosso incidente, fermammo l'auto è scendemmo.
"Eccovi, l'ambulanza sta arrivando dobbiamo riuscire a tirarli fuori da lí " osservai la scena davanti ai miei occhi, una macchina era ribaltata, una era finita fuori strada contro un albero e un'altra era quasi accartocciata su se stessa.
"Bene mettiamoci a lavoro" e così dicendo ci mettemmo tutti all'opera. Io, Ryan e John ci occupammo dell'auto finita contro l'albero.
"Cristo" fece John vedendo il conducente con un ramo dell'albero conficcato nella parte più esterna dell'addome. Un paramedico arrivó in quel momento a controllare i segni vitali, mentre noi tre prendemmo a discutere su come agire.
Con la consapevolezza che qualunque nostra mossa sbagliata poteva far morire quel ragazzo."Pronti?" Fece Ryan dopo che prendemmo tutti gli attrezzi per tirare fuori il ragazzo di lí.
"Eiei, guardami non chiudere gli occhi" dissi al ragazzo mentre John prese a tagliare il ramo dai posti posteriori.
"Non voglio morire" mormoró lui. Il sangue che gli copriva il viso e non solo.
"Non morirai, ma continua a parlarmi" dissi, so che non dovevo promettere mai nulla a qualcuno, ma era impossibile in queste situazioni. Nel giro di poco tirammo fuori il ragazzo che mettemmo sulla barella steso su un fianco dato che non potevamo rimuovere il ramo e salí subito in ambulanza.
"Jackie vai con loro" annuì salendo sull'ambulanza e aiutando il paramedico a tenere il ragazzo fermo mentre lui prendeva a fare degli esami e subito partimmo. Arrivati al pronto soccorso lo sportello si aprí medici e infermieri erano già pronti per agire, scendemmo dell'ambulanza e il mio sguardó andó su Sarah. Bellissima come al solito. Con l'aria concentrata e professionale. Ci scambiammo uno sguardo veloce ma intenso e poi corsero nelle sale operatorie mentre io era libera di andare.
Poco dopo arrivó Ryan a prendermi e tornammo in caserma.//
Tutti conosciamo i rischi del nostro mestiere, ma tutti speriamo di non doverli mai affrontare. Era iniziato tutto come al solito, la campanella suonó, ci preparammo salendo poi nei vari mezzi e partimmo. Arrivammo nel luogo in questione, una ricognizione veloce, un piano di azione e poi pronti ad entrare. Ci dividemmo come al solito in coppie da due e proseguimmo alla perlustrazione di qualche superstite. Quel giorno però qualcosa era andato storto, eravamo al quarto piano, da dove era partito l'incendio e avevamo poco tempo prima che tutto intorno a noi diventasse cenere. Stavamo quasi per tornare fuori quando uno scoppiò in una stanza ci bloccó il passaggio e Ryan fu scaraventato a terra. Corsi da lui, le fiamme sempre più alte, una trave di legno era caduta sopra la sua gamba bloccandolo a terra.
"Dovete uscire immediatamente" sentì io capitano parlare dalla radiotrasmittente, ma non avevo tempo per rispondere. Afferrai la trave con tutte le mie forze provando a sollevarlo, ma era troppo pesante e Ryan aveva perso i sensi.
"Non perderò anche te" dissi tirando poi di nuovo la trave con tutta la mia forza mentre il fuoco ci aveva quasi raggiunto. Quando lo ebbi liberato lo trascinai un pó per poi prenderlo in spalla come ci avevano insegnato all'accademia e come ogni giorno lo facevamo in caserma, sopratutto per me che era l'unica donna. Mi lancia tra le fiamme cercando una via d'uscita, ma non ne trovai nessuna poi mi avvicinai a una finestra ormai distrutta e mi affacciai mentre il fumo nero rendeva la visuale quasi impossibile. In poco allungarono la scala e Josh e John salirono, presero Ryan iniziando a portarlo giù e subito dopo anch'io feci lo stesso e appena i miei piedi si posarono a terra un'altra scoppio arrivó dalla finestra da cui eravamo appena fuggiti. Nel frattempo gli altri cercavano di spegnere l'incendio, ma il mio pensiero era rivolto a Ryan che fu caricato in ambulanza di cosa e io salí con lui. Il viaggi fu veloce e caotico mentre continuavo a guardare il mio mentore ancora svenuto. I ricordi tra il viaggio e l'arrivo in ospedale furono frammentati, ricordo solo che arrivó Tara che mi lanció uno sguardo preoccupato prima di andare in sala trauma per visitare Ryan.
Io mi accasciai su una sedia e chiudendo gli occhi sospirai."Ei" aprí gli occhi ed eccola lì.
"Ei" risposi anch'io ma era a malapena un sussurro.
"Ryan starà bene" disse lei con un sorriso dolce mettendo la sua mano nella mia. Guardai quel gesto e poi riportai lo sguardo su di lei.
"Grazie" mormorai io. Poco dopo arrivó Tara e subito mi alzai.
"Sta bene Jackie, ha solo una gamba rotta e qualche graffio, ma si riprenderà" disse e io tornai a respirare di nuovo. Qualche minuto più tardi il pronto soccorso si riempì di vigili del fuoco che chiedevano di Ryan e arrivó Lina, sua moglie, di corsa e piena di preoccupazione. Non doveva essere facile per lei avere un marito che rischiava la vita ogni giorno.
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Aspettavo Solo Te
RomanceJackie è un vigile del fuoco, ha un passato segnato da un trauma ma è sempre con il sorriso pronta ad aiutare il prossimo, poi c'è Sarah, un chirurgo, trasferitasi in quella enorme città da pochi mesi. Cosa succede quando Jackie e Sarah si incontran...