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Qualche giorno dopo rividi Sarah al pronto soccorso, purtroppo non era facili incastrarsi tra i suoi e i miei turni, quindi eravamo andate avanti a messaggi.
Ora insieme a Josh avevamo deciso di passare a salutare le due ragazze, eravamo ancora in servizio, ma visto che eravamo nella zona ci eravamo detto che una piccola pausa non sarebbe stato un problema.

Vedemmo Tara arrivare da un corridoio al fianco di una specializzanda che parlavano di qualcosa, mentre Sarah era dietro il bancone delle infermiere a scrivere qualche cartella molto probabilmente.

Io e Josh ci dividemmo e mi incamminai verso l'accettazione. Guardai Sarah concentrata, non si accorse subito di me, ma quando forse si sentí osservata alzó lo sguardo e due occhi azzurri con un sorriso sorpreso fecero capolinea.

"Ciao" le dissi.

"Tutto bene?" Disse lei preoccupata e la cosa mi fece ridere, in effetti quando arrivavamo lì era sempre per qualche problema.

"Sisi, hai due minuti?" Le chiesi, lei annuì mise qualche firma e poi si alzó notando anche Josh che parlava con Tara. Fece il giro del bancone e uscimmo fuori dal pronto soccorso.

"Come mai qui?" Domandó lei una volta fuori.

"Eravamo in zona e ci siamo detti perché non passare?" La vidi arrossire ed era bellissima.
"Comunque domani sono libera" iniziai a dire ritrovandomi di nuovo a balbettare come una quindicenne "quindi mi chiedevo se ti andava di uscire" aggiunsi. Stavolta fu lei a sorridere per il mio modo di esprimermi.

"Si ho il turno di mattina quindi il resto della giornata sono libera"

"Perfetto allora" dissi più felice che mai di poter riuscire con lei, tanto che le afferrai la mano stringendola nella mia. Lei seguí i movimenti e poi rialzò lo sguardo a guardarmi con un sorriso, prima che sentimmo Josh uscire con Tara.

"Sarah dobbiamo andare" disse Tara.

"Arrivo" disse Sarah per poi tornare a guardare me.
"Ci vediamo domani allora" annuí e lei si avvicinó a me e mettendosi sulle punte mi diede una bacio sulla guancia prima di lasciare andare la mia mano e seguire Tara all'interno.

"Ma guarda che faccia che hai" mi prese in giro Josh ridendo.

"Ma smettila" dissi spingendolo via e facendolo ridere ancora più forte. Dopodiché anche noi tornammo a lavoro.

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Le cose con Sarah andavano bene, eravamo uscite per ben 4 appuntamenti ufficiali più qualche altra uscita con Tara e Josh, l'unica cosa che ancora non accadeva era un bacio. Ancora non ci eravamo baciate e questo mi stava mettendo in crisi abbastanza. Di solito se non è al primo almeno è al secondo appuntamento il bacio, quindi mi chiedevo perché ancora non ci baciavamo? Ero nel turbine dei miei pensieri quando mi ridestai da essi quando il capitano ci urló che era scoppiato un incendio in un vecchio capannone poco fuori città. Così ci preparammo a partire.
Diverse ore più tardi quando il fuoco era ormai spento, iniziammo a fare dei rilievi per capire come era potuto scoppiare un incendio in un capannone abbandonato. E tutte le tracce portavano alla stessa conclusione. Incendio doloso. La mia mente partí subito a lavorare, cercando similitudini con gli ultimi incendi dolosi. Sia il mio capitano che Anderson mi avevano messo un freno con la storia del piromane, per paura che la notizia fosse arrivata ai giornali e fosse poi scoppiato il panico, ma io sapevo che esisteva questo qualcuno e che si stava divertendo a prenderci in giro depistandoci con tracce false.
Tornammo in caserma, e subito andai nell'ufficio del capitano. Discutemmo animatamente per un bel pó e poi uscí dal suo ufficio sbattendo la porta. Tutta la caserma poté sentire la nostra discussione e infatti avevo molti sguardi addosso, ma passai oltre e mi andai a cambiare. Non avrei permesso a qualche piromane malato di mente di ferire o uccidere persone solo per il suo desiderio.

Entrai nello spogliatoio sbattendo un'armadietto e sedendomi sulla panca prendendomi la testa tra le mani e sospirando chiudendo gli occhi. Jackie stai attenta, sai queste emozioni dove ti portano, mi dissi mentalmente. Poi sentí dei passi, qualcuno avvicinarsi e poi prendere posto accanto a me.

"Ryan non è il momento" dissi senza riaprire gli occhi, di solito era lui l'unico che mi conosceva al meglio, sapendo perché me la stavo prendendo così male. Ma lui non rispose e quando riaprí gli occhi vidi che non era Ryan, ma Sarah che mi guardava con un sorriso dolce. Non so quale potere avesse quella ragazza, ma le bastava uno sguardo per farmi calmare.

"Tutto bene?" Mi chiese con dolcezza.

"Ora che ti vedo si" dissi dando voce ai miei pensieri, lei arrossí e prese poi la mia mano tra le sue.

"Ti va una passeggiata?" Mi domandó lei, la guardai un sorriso apparve sul mio viso e mi ritrovai ad annuire felice che lei fosse lí.
"Ti aspetto fuori allora" mormoró lei prima di alzarsi e lasciarmi lì per cambiarmi.

Una volta cambiata uscí fuori trovandola a chiacchierare con Ryan, quando mi vide mi sorrise e li raggiunsi. Salutai Ryan e mi incamminai con Sarah prendendole la mano. Non riuscivo a farne a meno, lei l'afferró stringendola e facendomi sorridere stavo iniziando ad amare quel contatto. Anche se semplice era qualcosa di bellissimo.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora