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"Non mi dirai cosa hai comprato a mia nonna vero?" Mi domandó Sarah. Eravamo in auto in viaggio verso casa dei suoi genitori, che distava circa un'ora.

"No Sarah, smettila di chiedermelo" dissi ridendo quando lei sbuffó.

"Comunque forse i miei fratelli ti vorranno intimidire un pó" mi fermai ad un semaforo guardandola. Era tesa, aveva forse paura che non mi sarei trovata con la sua famiglia?

"Tranquilla Sarah, lavoro con tutti uomini, sono abituata e poi credo che ci sta, alla fine ti ho fatto soffrire, quindi non preoccuparti, sono pronta a tutto" dissi sincera cercando di tranquillizzarla. Lei mi guardó e poi si avvicinó baciandomi con una forte intensità, solo quando quello dietro di noi suonó ci staccammo, ci misi un attimo per riprendermi e ripartire.
Una volta arrivate, parcheggiai e Sarah mi fermó prima che potessi scendere e la guardai confusa.

"Che c'è?" Le domandai.

"Niente" disse lei avvicinandosi di nuovo a me e baciandomi e come ogni volta mi persi in quei baci.

"Wow" mormorai quando si staccó da me.

"Ora possiamo andare" disse lei la guardai e poi iniziai a ridere.

"Aspetta fammi calmare un pó" dissi ridendo e lei arrossí. Stavamo uscendo ormai da un mese, ma ancora non avevamo fatto l'amore. Non so perché stava passando tutto quel tempo, ma era dura stare in astinenza, cavolo devo passare meno tempo con Tara, mi dissi continuando a ridere da sola.
"Sono pronta" dissi infine scendendo dall'auto e prendendo dal bagagliaio il regalo per la nonna di Sarah e un mazzo di fiori per la madre.
Sarah suonó alla porta e una bellissima donna venne ad aprirci.

"Eccovi finalmente" disse la donna.
"Tu devi essere Jackie, io sono Angelina"

"É un piacere conoscerla"

"Dammi del tu per farvore"

"D'accordo, allora questi sono per te" le dissi dandole il mazzo di fiori.

"Grazie, non dovevi sono bellissimi" disse lei guardando i fiori. "Entrate dai" a quel punto entrammo e un uomo si avvicinó a noi.

"Ciao papà" disse Sarah per poi presentarmelo e dopo due chiacchiere passammo oltre e mo presentó i suoi due fratelli con le loro rispettive mogli. Riconobbi quella che si riveló essere Rachel e che io credevo stesse uscendo con Sarah, che odiota che ero pensai chiacchierando con loro e poi passare alla nonna. Ed ecco da chi aveva ripreso quegli occhi, mi dissi quando me la presentó.

"É un vero piacere conoscerla finalmente" le dissi sincera "ora so da chi Sarah abbia ripreso gli occhi" aggiunsi.

"Oh, beh è l'unica nipote che li ha ripresi e per favore niente lei, mi fai sentire vecchia " Sarah fu chiamata un attimo dalla madre e io rimasi sola con la nonna ridendo.

"Sarah mi ha detto che eri un chirurgo" dissi per far conversazione.

"Si, ormai sono cambiate così tante cose da quando ero io ad operare" risi con lei.

"Anche perché ne erano poche di donne vero"

"Si per fortuna sono cambiate molte cose da allora" le sorrisi dopodiché arrivó Sarah facendomi conoscere altri parenti.

SARAH

Guardai Jackie parlare con tutta la famiglia tranquillamente, quella ragazza ovunque la mettevi sapeva stare. In questo momento stava parlando con mio fratello maggiore e sperai che non le stesse facendo qualche discorsetto ero pronta per andare a salvarla quando mia nonna mi chiamó da lei.

"Mi piace" mi disse e mi spuntó subito un sorriso.

"Anche a me" le risposi ridendo sedendomi accanto a lei.
"Forse dovrei andare a salvarla" dissi quando anche Cris andó da Jackie e Brandon.

"Io gli darei fiducia, non mi sembra il tipo che si lascia intimorire" fece mia nonna.

"Effettivamente si" dissi poi guardando Jackie che disse qualcosa che fece ridere i miei fratelli. E io che mi stavo a preoccupare. Dopo un pó andai a recuperare Jackie.
"Ve la rubo un attimo" dissi ai miei fratelli prendendo Jackie per mano. Una volta allontanati da loro mi voltai a guardarla.
"Scusami per averti abbandonata" le dissi.

"Figurati, anzi mi piace molto la tua famiglia, sopratutto i tentativi dei tuoi fratelli di intimidirmi" aggiunse ridendo. Dio che imbarazzo, pensai abbassando la testa.
"Ei, non fare così, sono sincera, mi piacciono molto e poi si vede che stravedono per te quindi ci sta" disse rialzandomi il viso e portando i miei occhi ai suoi. Dio che sguardo.

"Ti va di vedere la mia cameretta?" Mi ritrovai a chiederle, lei annuì e così la portai di sopra.
"Eccoci qua" dissi entrando nella mia vecchia stanza. Duo quanti ricordi. Osservai Jackie guardarsi intorno curiosa, osservando le diverse foto, premi scolastici e altre cose.

"Sai, credo che se ti avessi conosciuta a scuola ti avrei sicuramente chiesto di uscire" disse prendendo una foto di quando ero adolescente.

"Scema" dissi per stemperare il mio imbarazzo. Aveva una capacità assurda nel farmi imbarazzare per il niente.

"Scema a chi?" Fece lei divertita venendomi incontro mentre io indietreggiavo ridendo. Arrivai con le spalle al muro e lei di fronte a me, che aveva smesso di ridere guardandomi le labbra. Mi resi conto solo dopo che mi leccai le labbra, notando gli occhi di Jackie infiammarsi. Avevo capito che lei stava aspettando solo una mia mossa per andare oltre, voleva andarci piano, forse per farmi capire che era una cosa seria, non lo so, ma anche per me non era semplice starle vicina senza sentire l'eccitazione crescere.
Sospiró e fece un passo indietro.
"Sarà meglio tornare di sotto" disse e mi ritrovai d'accordo con lei, perché qualche altro minuto e credo che avremmo perso il controllo entrambe.
Una volta scese arrivó il momento della torta e l'apertura dei regali, ero così curiosa di sapere cosa Jackie le avesse regalato di così misterioso. Quando arrivó il momento del regalo di Jackie mi avvicinai di più per guardare meglio, la vidi scartare e tirare fuori una cornice, la guardai incuriosita e non ero l'unica, dopodiché vidi il viso di mia nonna aprirsi in un sorriso sorpreso, alzó lo sguardo verso Jackie e di nuovo verso la cornice.

"Grazie, davvero" disse mia nonna lasciando la cornice sul tavolo e andando ad abbracciare Jackie, a quel punto curiosa com'ero afferrai la cornice e rimasi senza parole. Erano due articoli, uno molto vecchio che parlava della tecnica che aveva inventato mia nonna quando aveva più o meno la mia età e l'altro, più recente, che parlava di una tecnica inventata da me. Ma la cosa che mi sorprese era che aveva dovuto fare una ricerca bella approfondita per trovare questo articolo su mia nonna. La guardai sempre più sorpresa e non potei che provare amore per quella donna.

Aspettavo Solo TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora