La famiglia Rivera

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Ashley non avrebbe mai potuto immaginare che una domanda così innocente, un sogno fatto durante una giornata come tante, potesse avere un significato così orribile, più tetro di quel posto in mezzo agli alberi e cespugli dove si era trovata in sogno.

La madre fece un profondo respiro. "Avrei voluto aspettare ancora un po'", pensava, mentre cercava le parole per rispondere alla figlia.

<<Ash... Io non ti ho mai raccontato la storia della nostra famiglia e c'è un motivo per questo...>>

La ragazza rimase con il fiato sospeso: non aveva mai sentito la madre parlare con un tono così triste e anche un po' freddo.

<<Noi non siamo gli unici esseri sovrannaturali esistenti sulla Terra>>

<<Vuoi dire che ci sono altri vampiri?>> la incalzò Ashley.

Lo sguardo della madre si rabbuiò ancora di più.

<<Non so dire se oltre alla nostra famiglia esistano altri vampiri ma so che esiste un'altra creatura...>>

La madre si alzò dal letto.

<<Aspetta, vado a prendere una cosa.>>

Con la supervelocità, uscì dalla camera per rientrare pochi secondi dopo con un grosso libro tra le mani. Raggiunse nuovamente Ashley e si sistemò accanto a lei; posò il vecchio libro sulle gambe e lo aprì, soffermandosi su una pagina in particolare. Ashley, incuriosita, si sporse un po' verso la madre, osservando il libro, fissando sull'immagine rappresentata in quella pagina.

<<Questo è un licantropo, detto anche lupo mannaro...>>

Ashley rimase inorridita dall'immagine: degli occhi spiritati guardavano verso il lettore, mentre delle grosse zampe tenevano fermo un uomo agonizzante, schiacciandolo sotto il peso della bestia; la bocca, con le labbra alzate, segno che stava ringhiando, lasciava vedere i denti affilati dai quali delle gocce di sangue colavano, depositandosi a terra.

<<Da tanti anni, licantropi e vampiri sono in guerra...>>

La madre fece una breve pausa, per poi riprendere con un tono colmo d'odio:

<<Sono esseri spietati e fuori controllo: una volta al mese, durante la luna piena, qualcosa nel loro DNA si innesca e diventano bestie come quella del disegno>>

Nonostante le linee tracciate a mano, quello sembrava quasi una foto da quanto era realistico.

<<Questo libro lo scrisse tuo nonno, mio padre.>>

Intanto la sua voce si addolcì un poco.

<<Lo scoprii per caso quando ero molto piccola: lo presi per curiosità ma ebbi il tempo di rimanere traumatizzata da questo disegno, prima che mio padre mi vedesse e mi togliesse questo libro dalle mani.>>

<<Tu li hai mai visti, mamma?>>

La donna scosse la testa.

<<Mio padre mi mise in guardia, facendomi promettere che avrei tramandato questo libro ai miei figli...>>

La madre sospirò.

<<Ashley, qua dentro c'è tutta la storia dei Rivera e adesso è tuo; come ho fatto io, spero che un giorno troverai qualcuno con cui sposarti e con il quale avere un figlio a cui andrà questo libro>>

La donna poggiò il grosso volume sulle gambe della figlia, poi la guardò sorridendo.

<<Sembra che da adesso avrai una nuova lettura!>>

Così si alzò ma prima di uscire dalla porta, Ashley la chiamò.

<<Mamma, perché le ultime pagine del libro sono bianche?>>

Ashley aveva sfogliato velocemente il libro, trovandone metà vuoto.

La donna non si voltò ma un sorriso comparve sul suo volto.

<<Feci la stessa domanda a tuo nonno e ti risponderò esattamente con le parole che mi disse lui: "La conoscenza è infinita e adesso sta a te trovare un giusto finale per quel libro". A quanto pare, io non ne sono stata in grado...>>

Senza aggiungere altro, uscì dalla camera, chiudendosi la porta alle spalle.

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