Un sogno per due

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<<Aspetta!>>

"Erano lì, potevo sentirne gli ululati ma ero troppo stanca per continuare a correre"

<<Sbrigati! Dobbiamo trovare un riparo!>>

"Era lì"

<<Attenta!>>

"Stavo tentando di trasformarmi ma il tempo era agli sgoccioli: Black era proprio dietro di lei"

"Qualcosa mi saltò sulla schiena, facendomi cadere per terra"

<<Tyler! Aiutami!>>

"Non sapevo il nome di quella ragazza, l'avevo già vista in altri sogni ma non mi ero mai ritrovato ad essere nello stesso posto nel quale era lei: solitamente, in quei sogni, sono sempre uno spettatore ma questo era diverso"

<<Ashley!>>

"Chiusi gli occhi terrorizzata: non sapevo chi fosse quel ragazzo né come facesse a conoscere il mio nome ma poco dopo sentii un ululato e, improvvisamente, non percepii più il peso della bestia sulla mia schiena"

"Graffi, morsi, ringhi... Sentivo solo il bisogno di proteggerla dal quel mostro. Anche se era stato solamente un sogno, alcuni colpi mi sembra di risentirli tuttora. Addentai il collo di Black, facendolo guaire. Un graffio sul muso, un altro morso alla zampa e il combattimento si chiuse con la mia vittoria"

"Mi tirai su a fatica e vidi due lupi che combattevano... Probabilmente uno era il ragazzo con il quale stavo scappando. Chiusi nuovamente gli occhi per qualche istante, mentre delle goccioline cominciavano a bagnarmi i capelli. Quando li riaprii, vidi il lupo più chiaro avvicinarsi zoppicando a me, per poi ritrasformarsi nel ragazzo e accasciarsi al suolo"

"L'ultima cosa che ricordo è la voce della ragazza, rotta, come se stesse piangendo. Correva verso di me mentre chiudevo pian piano gli occhi. Così mi sono svegliato di soprassalto"

"Mi sono svegliata terrorizzata, mettendomi subito a sedere, cercando di regolare il respiro e il battito cardiaco. L'ultima cosa che ricordo sono gli occhi del ragazzo che si chiudevano piano piano, dopo aver rischiato la vita per salvarmi"

Era il 17 Maggio 1945 quando Ashley guardò fuori dalla finestra della sua camera, rendendosi conto che il sole stava tramontando. "Era solo un sogno e probabilmente sono stata influenzata dalle parole del libro del nonno". La ragazza fece un profondo sospiro, si scostò la coperta dalle gambe e si mise seduta sul bordo del letto. "Il viso... Non sono riuscita a vederlo bene... Questo dimostra che non lo conosco e che probabilmente è solo frutto delle mia immaginazione". La ragazza si calmò completamente e si alzò, dirigendosi alla porta: era ora di andare a mangiare qualcosa.

Era l'alba dell'8 Gennaio 1936 quando Tyler si risvegliò di soprassalto dal sogno più dettagliato, ma anche terrorizzante, che avesse mai fatto. "Era solamente un sogno: ieri ho incontrato Black e, ultimamente, avevo sognato quella ragazza... Il mio cervello avrà voluto mettere insieme le due cose". Il ragazzo cercò, invano, di ricomporsi. Si sporse dal letto, cercando di raggiungere il cassetto contente il diario. In un modo un po' impacciato, per il quale per poco non cadde dal materasso, agguantò il libretto e la sua penna, posta sopra il mobiletto. Aprì il diario fermandosi alla prima pagina bianca, senza scrivere niente. "Il suo viso... Neanche questa volta son riuscito a scorgere gli occhi". Con questo ultimo pensiero, cominciò a compilare anche quella pagina, raccontando cosa era successo la sera precedente con Black; successivamente, passò al sogno, scrivendo ogni singolo particolare che riusciva a ricordare.

Si fermò poi per qualche secondo, riflettendo sul da farsi. Si guardò le mani, ripensando a quell'incontro, poi rilesse attentamente ogni parola che aveva scritto, rivivendolo nuovamente. "Ho deciso."

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