Trasferimento

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"Caro diario, probabilmente questa sarà l'ultima volta che ti scrivo da Pennsylvania Hills. Ieri mattina ho raccontato agli altri quello che è successo a Jessica e Lucas ha avuto la mia stessa reazione, confermando le mie paure: anche se non era il loro obiettivo iniziale, ora i nostri nemici ci avrebbero senz'altro dato la caccia visto che uno dei due lupi era un vecchio membro del branco, uno dei lupi neri che si era allontanato dopo la morte di Black. Abbiamo passato l'intera giornata nella mia tenda, così da rendere partecipe anche Ashley riguardo le nostre conclusioni. Abbiamo deciso che partiremo questa sera; sarà un viaggio più lungo e stancante rispetto al primo: nello stesso tempo in cui siamo venuti qui da St. Louis, dovremo distanziarci almeno del doppio per poter mettere più strada possibile tra noi e i lupi neri: avremo solo una notte.

Abbiamo anche stabilito dei turni di guardia, sia per la scorsa notte, sia per coprire la giornata di oggi. Adesso devo sbrigarmi a preparare gli zaini con le cose essenziali: le tende e i mobili che ci siamo comprati e costruiti con tanta fatica dovranno restare qui, porteremo via solo i sacchi a pelo, qualche vestito e i diari."

Il giovane alfa chiuse con un sospiro il diario, mettendolo insieme a quello della compagna per poi chiuderli insieme con un laccetto in cuoio. Poi si fermò a fissare pensieroso gli altri due quadernini, posanti sul tavolo di fianco al suo braccio. Scostò il primo, The Sun and The Moon, per afferrare il secondo. "Padre" pensò, girandosi il libretto tra le mani; lo stava per sfogliare quando una voce attirò la sua attenzione.

<<Tyler?>>

Il ragazzo si voltò, vedendo Ashley alzarsi per mettersi seduta e stiracchiarsi subito dopo. Al moro venne spontaneo sorridere: di fronte a tutte le sue preoccupazioni, alle minacce nemiche, alle incognite sul posto tanto citato da James Rivera, Ashley era l'unica cosa che irradiava una luce tale da fargli dimenticare, seppur per poco, ogni cosa al solo guardarla.

Le andò incontro, sedendosi accanto a lei e abbracciandola.

<<Scusa se ti ho svegliata.>> le sussurrò Tyler.

La tenda era quasi completamente buia, illuminata solo dalla luce arancione di una lanterna posizionata sul suolo.

La ragazza sorrise, incrociando le sue dita con quelle del moro.

<<Andrà tutto bene, Tyler... siamo preparati ad ogni possibile attacco e abbiamo già deciso la prossima destinazione.>> provò a rassicurarlo Ashley.

Il ragazzo sospirò.

<<Vorrei solo non dover essere costretti a spostarci in continuazione... mi piaceva questo posto e penso che mi mancherà.>> rispose Tyler, sciogliendo poi l'abbraccio e fermandosi a fissare Ashley ancora per un po'.

<<Adesso riposati, io sistemo le ultime cose e poi vado a vedere se gli altri sono svegli e se hanno bisogno di aiuto.>> concluse lui, sforzandosi di sorridere; lei, in risposta, gli accarezzò una guancia con il dorso della mano.

<<Sei probabilmente l'alfa migliore che sia mai esistito, pensi sempre prima agli altri, solo tu meritavi questo ruolo... sono sicura che anche gli altri la pensino così e sono sicura che in parte comprendano tutte le scelte che ti sei trovato a fare ma che, al contempo, stai cercando di compiere le mosse più giuste per la loro sicurezza.>>

Senza aggiungere altro, Tyler le lasciò un dolce bacio sulle labbra per poi alzarsi e dirigersi agli armadietti dei vestiti. Ashley lo osservò ancora per qualche secondo ma poi la stanchezza prese il sopravvento e si addormentò appena poggiata la testa sul cuscinetto.

Tyler aveva appena finito di chiudere anche lo zaino di Ashley quando, voltandosi pronto per uscire, vide la rossa dormire profondamente. Il suo viso rilassato e i capelli leggermente scompigliati trasmettevano a Tyler un senso di tranquillità. Sarebbe voluto restare lì, nella tenda; avrebbe voluto tornare nel sacco a pelo accanto alla rossa, per poterla stringere a sé.

Delle voci esterne lo riportarono alla realtà, ricordandogli il loro piano, tutte le minacce che incombevano su di loro come una gigantesca spada di Damocle. "Te lo prometto, Ashley: farò tutto quello che è in mio potere per proteggervi e garantirvi una vita tranquilla e dignitosa... è il minimo che meriti". Il moro ringraziò mentalmente la fidanzata per essere rimasta con lui nonostante i pericoli che sapeva di correre, poi si diresse più convinto di prima verso l'uscita, aprendola cerniera della porta della tenda. Uscì lentamente, facendo attenzione poi a richiudere per evitare incidenti con la luce solare; cominciò a guardarsi attorno, studiando con gli occhi ogni pietra, cespuglio e albero: "Sì, mi mancherà tanto questo posto".

The Sun and The MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora