"Dove sono? Come ci sono finita in questo posto?" Ashley era seduta per terra con mani e piedi legati e un bavaglio che le impediva di proferir parola. La testa le girava, sintomo della mancanza di sangue: quella notte non era riuscita a cacciare molto e il colpo che le avevano dato per metterla fuori gioco, l'aveva definitivamente indebolita. Davanti a lei, delle sbarre di ferro le ostacolavano la visuale e, a circa un paio di metri, una porta anch'essa in ferro, la separava dall'uscita. Cercò di aguzzare l'udito, percependo alcuni rumori provenire dall'esterno: si sentivano ogni tanto dei cinguettii ma il rumore che prevaleva e che la ragazza sentiva anche senza il suo potere, era lo scroscio dell'acqua di una cascata.
La ragazza riconosceva quel rumore familiare ma non ebbe il tempo di elaborare altro, che la porta di ferro si aprì e un uomo, all'apparenza abbastanza anziano, sbucò da dietro. Indossava una camicia bianca a maniche corte e un paio di pantaloni neri, come se volesse mostrarsi il più elegante possibile. Ashley non reagì, aspettando una qualsiasi azione da parte dell'uomo.
<<Vedo che ti sei svegliata...>>
Lui si avvicinò alle sbarre e Ashley vide un flebile raggio di sole entrare dalla porta poco prima che venisse richiusa.
<<Immagino che sarai stanca ma non temere: questa sera si concluderà tutto, in un modo o nell'altro.>>
Ashley aprì un po' di più gli occhi, cercando di mettere a fuoco quella figura.
<<Oh, che sbadato che sono, non mi sono ancora presentato.>>
Lui inclinò leggermente la testa, squadrando meglio la ragazza.
<<A pensarci bene, al posto di fare le presentazioni due volte, sarà più divertente rimandare tutto a questa sera... Sempre ammesso che il signorino Tyler si faccia vedere. Che cosa ne pensi, Ashley? Avrà abbastanza coraggio per venire qui e sfidarmi? Oppure mi darà il diario, pregandomi di liberarti?>>
L'uomo puntò i suoi occhi sulla fascia che copriva la bocca della ragazza.
<<Quanto mi piacerebbe avere una tua risposta... Ma penso proprio sia meglio così: la parte divertente in un gioco è scoprire la prossima mossa dell'avversario; quel brivido che si prova non sapendo come questo agirà e quell'adrenalina che ti sale quando devi contrattaccare...>>
Ashley cominciò a dimenarsi, nella speranza di rompere quelle manette che le impedivano di muovere le mani.
<<Oh, io non lo farei fossi in te: qua fuori ci sono decine di lupi pronti a sbranarti se ti vedranno, oppure il tuo nemico mortale ti brucerà prima? Sarebbe interessante scoprire quanto ci mette un vampiro a bruciare... D'altronde, il nostro vecchio capo ci impedì di bruciare quel vampiro... Come si chiamava? Mh... Non è che ricordo i nomi di tutte le persone che uccido ma di vampiri ne ho fatti fuori solo due e, se devo essere sincero, il primo lo uccisi solo per un ordine...>>
L'uomo si mise due dita sotto al mento, facendo finta di riflettere.
<<E sai qual è la cosa divertente? Sono sicuro che tu lo conoscessi... Jacob? No no, non era questo...>>
Ashley cominciò a capire di chi stesse parlando quel pazzo che si trovava di fronte a lei.
<<Ah giusto, James! James Rivera, era tuo parente, no?>> le chiese lui, mostrandole un sorriso di gioia.
Ashley rimase immobile per alcuni secondi, metabolizzando ciò che aveva appena sentito.
<<E vuoi sapere un'altra cosa? Hai davanti Black in persona e prima di diventare io stesso capo branco... sai chi era il mio superiore? A chi dovetti ubbidire e per chi uccisi quel vampiro?>>
Ashley ormai aveva gli occhi puntati su di lui: aveva ottenuto quello che voleva e la ragazza gli rivolgeva tutta la sua attenzione.
<<Il primo e probabilmente anche l'ultimo lupo bianco che sia mai esistito... Il tuo ragazzo non ti ha raccontato mai niente sulla sua famiglia? Sul suo passato?>>
Ashley abbassò lo sguardo: aveva capito dove l'uomo voleva andare a parare o, almeno, stava cominciando a capire le sue intenzioni ma non sapeva come potergli dare torto: non aveva alcuna prova che quello che diceva fosse falso eppure lei si fidava ciecamente di Tyler; anche se non erano una coppia, ci stavano arrivando e non voleva mettere in discussione la fiducia che riponeva in lui.
<<Allora? Hai capito adesso?>>
L'uomo sospirò divertito.
<<Ah, la famiglia Wilson! Una famigliola come le altre ma, al contempo, la più sfortunata che esista: una madre morta di tumore e un padre che in realtà era un lupo mannaro. Defunti entrambi... E il piccolo Wilson, lasciato da solo e cresciuto con una manciata di camerieri. Può sembrare una storia molto triste ma la verità è un'altra: il signor Wilson aveva abbandonato suo figlio già dalla morte della madre, concentrandosi sul branco e dando la caccia a qualsiasi cosa potesse minare la sua incolumità e quella della sua villa. Pensava così di proteggere Tyler ma ha ottenuto l'effetto contrario: mi ha sfidato e, per colpa sua, sono morti tanti altri licantropi innocenti e il ragazzo è rimasto definitivamente orfano.>>
Black notò che la ragazza non lo stava più guardando così si accovacciò, arrivando più o meno alla sua altezza.
<<Ashley, guardami... Alza la testa.>>
Lei obbedì: i suoi occhi erano pieni di lacrime ed esprimevano solo paura. Era confusa, non voleva più saperne niente ma non poteva fermare quell'uomo in nessun modo.
<<Ѐ vero che ho contribuito a rendere orfano il povero Tyler ma ho anche debellato un virus della società dei licantropi: eravamo in guerra, e lo siamo tuttora, con la fazione dei vampiri ma quel lupo... Non ha contribuito alla pace, anzi, ha solo gettato benzina sul fuoco, uccidendo James Rivera. E sai come dice il detto? Tale padre tale figlio: hai visto gli occhi di Tyler, vero?>>
Lei mosse piano piano la testa su e giù.
<<Bene, hai visto come perde facilmente il controllo, no?>>
Ancora una volta lei annuì.
<<Come puoi fidarti di una persona il cui padre ha guidato per un po' di tempo la guerra ai vampiri? Come puoi fidarti di una persona che appena viene stuzzicato perde il controllo e uccide senza pietà?>>
Ashley non rispose più, tornò a guardare per terra e delle gocce salate caddero sul pavimento.
<<Non ti ho raccontato questa storia per farti piangere ma perché tu capisca il pericolo di stare con una persona del genere... Sceglierai questa sera cosa fare, ma fossi in te fuggirei il più lontano possibile e lascerei che questa battaglia termini com'è iniziata: era una lotta interna del branco e, come tale, dovrebbe finire.>>
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The Sun and The Moon
ParanormalDa tanti anni, nel mondo soprannaturale, composto da vampiri e lupi mannari, imperversa una guerra ma, in particolare, essa coinvolge due famiglie: i Wilson e i Rivera. Tyler ed Ashley si ritroveranno in mezzo ad una battaglia che non gli appartiene...