Il mercato

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"Caro diario, sapessi cosa mi è successo ieri notte: sono finito in una trappola per orsi! Per fortuna, uno dei poteri che offre la licantropia è la guarigione rapida. Mi sono ripreso quasi subito ma non è stata l'unica tagliola che ho trovato: qua intorno ne è pieno! Ho disattivato con un bastoncino tutte quelle che ho incontrato ma devo prestare molta attenzione perché, se ci sono le trappole, sicuramente in questi boschi si aggirano i cacciatori. L'orologio che mi sono portato segna le undici... Calcolando che sono tornato all'alba e considerando il viaggio che ho fatto per arrivare fin qui... Diciamo che non ho dormito moltissimo ma va bene così. Adesso andrò a fare un giro per il paese: come prima cosa, andrò a cercare qualcosa da mettere sotto i denti e poi vedrò se c'è qualche negozio dove posso prendere almeno un sacco a pelo. "

Il ragazzo si infilò il cappotto, tirandosi su il cappuccio. Prese poi una piccola parte dei soldi che si era portato, li infilò in una tasca interna e uscì dall'angusta baracca dove aveva alloggiato per quella notte.

Camminò per qualche minuto, fermandosi una volta arrivato al margine del bosco. Prima di entrare in paese decise di osservare cosa stava succedendo: le strade erano decorate da bancarelle di tutti i colori e tipologie; un fiume di gente passeggiava tra le diverse cose esposte, dai giocattoli ai vestiti, agli alimentari come frutta, verdura, carni e latticini. Tyler decise di togliersi il cappuccio visto che sarebbe stato sospetto il fatto che, in mezzo a quella festa, un ragazzo girasse con il viso coperto. Uscì dal bosco, passando tra due bancarelle per poi ritrovarsi sulla strada principale. Qualche venditore urlava le sue offerte per attirare i passanti; dei bambini stavano comprando delle caramelle da una bancarella piena di dolciumi di mille colori. Alcune signore anziane parlavano con un venditore di oggetti per il cucito, mentre un altro gruppo di ragazze studiava i vestiti appesi a degli espositori. Nonostante si fosse ripromesso di essere discreto, non poté ignorare l'aria allegra che si respirava né poté costringersi a sopprimere la curiosità che gli ispirava tutto quello che lo circondava: non era mai stato ad un mercatino prima di allora... ogni tanto venivano organizzati anche vicino a casa sua ma non aveva mai avuto un motivo per andarci.

Mentre passeggiava, comprò alcune cose che avrebbe mangiato il giorno stesso, tra cui un po' di frutta e della carne che avrebbe provveduto a cuocere su un falò. Arrivò in fondo alla strada e dove terminava il mercato c'era qualche bottega tra cui una di oggetti sportivi. Entrò, sperando di trovare l'agognato sacco a pelo. Si guardò attorno: nonostante da fuori sembrasse piccolo, il negozio era ben fornito di vari oggetti anche per campeggio e caccia. A terra erano disposte alcune tende da esposizione mentre il muro sul lato destro era pieno di scaffali su cui erano posizionati oggetti che andavano dai caschi per arrampicata e per bicicletta alle borracce. Nella parte opposta c'erano degli espositori di canne da pesca con accanto un paio di scaffali con esche e vari utensili; a fianco, manichini con indosso tute e giubbotti adatti alle uscite in montagna riempivano l'ultima parte di muro. Vicino alle tende da esposizione posizionate al centro del negozietto c'era una scaffalatura sulla quale erano riportati i loro prezzi e su altri ripiani erano sistemati dei sacchi a pelo. Tyler ne prese uno e stava per dirigersi alla cassa quando un'altra scaffalatura attirò la sua attenzione: lì c'erano dei piccoli frigoriferi portatili, adatti al campeggio, affiancati anche da fornelli da campo. Decise di acquistare anche quelli, così da poter conservare meglio i cibi e cucinare più comodamente; si diresse velocemente alla cassa, pagò e uscì, tornando alla casetta per riposarsi un po'.

Il sole era appena tramontato quando Tyler riaprì gli occhi. Al ritorno, il ragazzo si era fermato a comprare delle buste di ghiaccio da poter mettere dentro il frigo. Uscì per sistemare a terra il suo fornello da campo e prese la carne che aveva acquistato. La posizionò sopra la piccola griglia e cominciò a mangiare un po' di frutta mentre aspettava che fosse pronta.

Guardò in alto, perdendosi nell'immensità del cielo e in quelle luci che lo adornavano; sembrava che danzassero, coordinandosi perfettamente con le altre e formando coreografie con le compagne; il cielo senza lo smog e le luci della città era semplicemente uno spettacolo mozzafiato.

La carne sulla griglia cominciò a sfrigolare e Tyler prese un bastoncino che aveva intagliato poco prima, così da poter girare i pezzetti e riprese a fissare il cielo, ponendosi mille domande; "A quest'ora Rafael e gli altri avranno letto le lettere", pensò ."Spero che Rafael gli impedisca di perdere tempo con le ricerche ma mi auguro che non si faccia sfuggire nulla". Abbassò lo sguardo, osservando la carne cuocere lentamente, "E Black? Sarà già sulle mie tracce? Magari mi stava osservando e mi ha visto prendere il taxi e poi il treno diretto alla stazione più vicina a questo paesino". Girò di nuovo i bocconcini di carne. "Avevo talmente tanto sonno che ho dormito molto profondamente... Quanto ero indifeso in quel momento". Ne prese uno, ci soffiò un po' per poi assaggiarlo; si assicurò che fosse cotto e spense il fuoco, mangiando con calma. "Spero di sognarla di nuovo questa notte... Anche se non sempre l'ambientazione è piacevole, è l'unica cosa bella che mi è rimasta". Tyler continuò a mangiare in completo silenzio nonostante nella sua testa il caos regnasse sovrano.

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