" ... per questo motivo devo trovare Black e salvare –"
La mano del ragazzo si fermò, "Chi devo salvare?".
Tyler stava compilando un'altra pagina del diario, seduto sul letto di camera sua, ma c'era qualcosa di strano; "Cosa volevo scrivere?" si chiese il ragazzo, osservando la sua mano che impugnava la penna. Alzò poi la testa dal suo quadernino, fissando un punto di fronte a lui: l'unica cosa che riusciva a distinguere era il muro bianco, il resto che lo circondava appariva sfumato, come se gli oggetti si stessero materializzando ma qualcuno avesse fermato il processo. Gli occhi scuri del ragazzo erano vuoti, non esprimevano alcuna emozione; "Cosa... cosa dovevo fare..." Tyler provò a guardarsi attorno "dove sono?". Voleva alzarsi ma il suo corpo non rispondeva ai comandi, in quel momento sentì una voce che rimbombava per la stanza, ovattata, rendendo impossibile al ragazzo capire la direzione di provenienza:
<<Tyler! Tyler svegliati!>>
<<Chi sei?>> chiese lui con un tono piatto, privo di emozioni.
<<Tyler, Devi aprire gli occhi...>> la voce iniziò a farsi più chiara e il ragazzo percepì un tono femminile.
<<Ashley...>> pronunciò quel nome come se fosse in uno stato di trance.
In quell'istante, la stanza iniziò a tremare.
<<Per favore...>>
La frase riaccese qualcosa nel petto del ragazzo. Tyler si sentì percorso come da una scossa e le strane immagini di oggetti intorno a lui incominciarono a muoversi, sfumandosi ancora di più come se avessero ripreso il loro processo di smaterializzazione.
<<Ashley!>> urlò lui, alzandosi dal letto e ritrovandosi seduto sul sacco a pelo.
Si voltò, trovando la rossa che piangeva accanto a lui mentre lo fissava; teneva una mano sulla bocca e aveva gli occhi spalancati, in segno di stupore.
<<Ash->> Tyler non ebbe il tempo di terminare la parola che la ragazza si gettò al suo collo, stritolandolo in un abbraccio disperato.
<<Ahi.>> fu l'unica risposta del moro, ancora stordito.
<<Scu... scusa...>> balbettò la rossa, staccandosi.
I suoi occhi smeraldini erano ancora lucidi per il pianto e dei singhiozzi le facevano fremere il corpo.
<<Ehi... cosa è successo?>> domandò Tyler, accarezzando il viso della ragazza per togliere le lacrime che lo stavano inondando.
<<Non mi hanno spiegato i dettagli perché non ero in vena... ma ti hanno portato qui sanguinante e con una brutta ferita da morso al collo.>> Ashley cercava di spiegare con il tono più tranquillo possibile, anche se il ricordo della sera precedente era straziante.
Tyler si toccò il collo, sentendolo avvolto dalle garze; sospirò poi rivolse il sorriso più rassicurante che gli veniva ad Ashley.
<<Sto bene adesso.>>
Ashley lo fissò per qualche istante ma poi ricambiò il sorriso, annuendo. Tyler allungò una mano verso le spalle della rossa, tirandola poi dolcemente verso di lui. La ragazza lo abbracciò nuovamente ma questa volta cercò di non toccargli i punti fasciati; anche il moro la strinse a sé, accarezzandole poi i capelli e rassicurandola.
Dopo diversi minuti passati in completo silenzio, i due sentirono la cerniera della tenda che veniva aperta.
<<Ashley? Ci sono novità?>> chiese Jacob, facendo capolino con la testa dall'entrata. Rimase però a bocca aperta quando, girandosi nella direzione dell'ala della tenda dove stava riposando l'alfa, lo vide seduto che gli rivolgeva un sorriso che era a metà tra il dire "Questo che ci fa qui?" e "Che piacere rivederti".
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The Sun and The Moon
ParanormalDa tanti anni, nel mondo soprannaturale, composto da vampiri e lupi mannari, imperversa una guerra ma, in particolare, essa coinvolge due famiglie: i Wilson e i Rivera. Tyler ed Ashley si ritroveranno in mezzo ad una battaglia che non gli appartiene...