Casa

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Tyler era a capo del branco e fu il primo a mettere una zampa fuori dalla boscaglia. Mancava un'ora o poco più all'alba ma il giovane alfa si prese qualche secondo per osservare il paesaggio di fronte a lui: un vasto prato faceva da confine tra il bosco e una casa gigantesca, quest'ultima però pareva un po' rovinata e si vedeva che il prato non veniva curato.

<<Tyler?>> Ashley lo affiancò, risvegliandolo dai suoi pensieri.

L'alfa si trasformò in umano e, con uno scatto, raggiunse la porta d'entrata di quella villa, suonando il campanello. Rimase in attesa per un po'di tempo e venne intanto raggiunto anche da Ashley e dagli altri undici lupi. Tyler si perse ad osservare la porta: il legno era scheggiato in diversi punti e, probabilmente, anche i cardini erano messi male. All'improvviso la lastra si scostò rivelando una donna sulla cinquantina, molto più bassa di Tyler e con i capelli ricci un po' schiacciati, segno che probabilmente stava dormendo. Il ragazzo e la donna rimasero per qualche istante a fissarsi finché lei non spalancò gli occhi, i quali divennero quasi subito lucidi.

<<Ty... Tyler?>> borbottò lei, con gli occhi pieni di lacrime e la bocca spalancata.

<<Ciao Margaret.>> il ragazzo le sorrise per poi ricambiare un abbraccio disperato della donna, un abbraccio di cui entrambi avevano bisogno.

<<Non sai quanto sono stata in pensiero.>> disse lei, singhiozzando

<<Sono tornato a casa.>> sussurrò il moro, come a volerlo dire più a se stesso che a lei e strinse l'anziana donna un po' di più.

"Caro diario, ieri sera ho varcato la soglia della mia vecchia casa dopo circa dieci anni! Margaret stava per svenire quando le ho spiegato che tutto il branco avrebbe alloggiato nella villa; dopo un veloce giro della casa, si erano già disposti nel salone per riposarsi: è una sistemazione momentanea dopodiché si divideranno nelle stanze per gli ospiti, mentre Ashley starà con me nella mia camera.

Io e Margaret ci siamo seduti attorno al tavolo della cucina e, mentre lei stava preparando del tè, ha cominciato a chiedermi cosa fosse successo quella sera di tanti anni fa, cosa fosse accaduto anche a Rafael visto che era partito il mattino dopo senza poi fare ritorno. Così sono venuto a sapere che lei era già a conoscenza dei lupi mannari e che già sospettava della mia licantropia. Siamo rimasti a parlare per un paio d'ore: le ho raccontato ogni cosa, il mio viaggio fino a St. Jacob, il primo incontro con Ashley, la verità su Rafael e di come mi sono ritrovato alla guida del branco. Verso le tre e mezza del mattino, ho raggiunto Ashley nella mia camera: ero entrato già prima per assicurarmi che non ci fossero possibili fonti di luce così che lei potesse riposarsi, ma rientrare da quella porta... mi ha fatto provare molta nostalgia. Sono rimasto piacevolmente sorpreso: Margaret ha lasciato ogni mobile esattamente dov'era e anche l'aspetto delle altre stanze... nonostante sia rimasta da sola, ha continuato a prendersi cura della casa. Mentre facevo accomodare Ashley, mi sono perso a osservare il tavolino sul quale avevo lasciato le lettere e penso che se in quel momento fossi stato solo, sarei scoppiato a piangere: quel tavolo era anche lo stesso sul quale, diverse volte, mi ero ritrovato a chiacchieravo con Rafael soprattutto durante il periodo delle prime trasformazioni.

Appena ho raggiunto Ash, mi sono disteso accanto a lei abbracciandola; non mi sembra vero di essere finalmente sopra un materasso e credo che sia la stessa cosa anche per lei visto che è crollata a dormire appena si è distesa. Adesso sono le –"

"toc toc" qualcuno bussando interruppe la scrittura di Tyler. La porta si aprì lentamente e dal piccolo spiraglio si fece largo una luce che però non arrivava ad illuminare il letto. Il materasso era posizionato in modo tale da avere un lato appoggiato al muro e l'altro rivolto alla porta, con la testata rivolta verso il tavolino alla sinistra dell'entrata. Ashley era "incastrata" tra Tyler e il muro mentre il ragazzo aveva dormito dando le spalle alla porta.

La testa di Margaret fece capolino dallo spiraglio, coprendo la poca luce che si era intrufolata nella camera. Squadrò per un attimo il ragazzo, trovandolo girato con la pancia sul materasso e la penna in mano; sul cuscino c'era il suo diario, illuminato parzialmente da una lanternina posta sul comodino accanto al letto.

Tyler rivolse la sua attenzione alla donna, dovendosi scostare una ciocca di capelli da davanti agli occhi per poterla osservare meglio. Margaret gli fece cenno di venire da lei; il moro si voltò a guardare Ashley che dormiva beatamente, sorrise nel vederla così rilassata, poi si girò lentamente; chiuse il diario, posandolo insieme alla penna sul mobile. Poggiò i piedi per terra, cercando si alzarsi facendo muovere il letto il meno possibile. Raggiunse così Margaret, facendo attenzione a chiudere la porta senza fare troppo rumore.

<<Che succede?>> chiese stiracchiandosi il moro.

<<Beh, sono già le dieci del mattino e alcuni tuoi amici sono svegli da un po'... Perdonami Tyler, so che non avrei dovuto svegliarti, però...>>

<<Non preoccuparti, ero già sveglio da un po' e se è così tardi ho dormito anche troppo! Ti hanno creato dei problemi?>> le sorrise Tyler.

<<No no, anzi, hanno bevuto del tè e li ho accompagnati nelle stanze degli ospiti così che potessero parlare senza disturbare gli altri.>>

Tyler le fece un cenno d'approvazione con la testa e stava per incamminarsi verso le scale ma la donna lo fermò.

<<Tyler, penso che forse dovresti farti un bagno e darti una ripulita...>>

Il ragazzo si guardò i vestiti: indossava ancora la vecchia camicia ormai strappata e macchiata, i pantaloni erano anch'essi distrutti e le scarpe ormai non avevano nemmeno la suola.

<<Beh... non hai tutti i torti in effetti...>> rise lui imbarazzato.

<<Va bene, vai a fare colazione, intanto ti preparo il bagno e dei vestiti puliti, spero che ti stiano ancora...>>

<<Sì, grazie.>> rispose lui, girandosi di nuovo.

Stava per scendere i primo gradino quando si bloccò di nuovo.

<<Margaret?>>

<<Sì?>> rispose la donna che intanto si stava dirigendo verso il bagno.

<<Sai tagliare i capelli?>> chiese lui guardandola.

La donna lo squadrò un attimo.

<<Posso vedere che riesco a fare, ma se vuoi chiamo un barbiere.>>

<<No no, vorrei solo che me li accorciassi un pochino.>> rispose lui.

<<Ok, dopo il bagno te li taglierò.>> sospirò Margaret.

Tyler le rivolse un sorriso di gratitudine per poi imboccare le scale e raggiunse la sala principale.

The Sun and The MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora