Capitolo 6 (Alexander)

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Sul jet abbiamo un impianto stereo che funziona benissimo. Ed è partita Hola Señorita. Sento il Mostriciattolo che ho affianco canticchiarla sotto voce cercando di non farsi sentire.

Dopo poco si addormenta sulla mia spalla. "Portala in una camera che abbiamo e falla dormire sarà stanca" dice mio padre non staccando gli occhi dal giornale, mi prende dal braccio e guardandomi negli occhi dice "Non lasciarla sola, stai con lei e coccolala, alle donne piace" me ne vado con lei in braccio rimuginando su quanto mi è stato detto da mio padre.

Arrivato in una camera da letto matrimoniale la adagio sul letto e mi sdraio affianco a lei come mi ha consigliato/obbligato mio padre, l'abbraccio e lei mi si avvicina subito adagiando quel suo bel culo sodo sul mio punto debole e io con tutto il controllo che non credevo di avere resto così per tutto il resto del volo, che per fortuna dura poco.

È una ragazza che parla nel sonno, ma non scandisce le parole, quindi non riesco a capirla.

Ogni tanto cerca il mio braccio con le sue mani come per assicurarsi che io non scappi e quando lo fa poi per circa 2 minuti mi stringe a sé, dopo si rilassa.

Dopo questa oretta di volo atterriamo e cerco di svegliare Flavia ma non ci riesco, allora decido di prenderla in braccio e di portarla io in macchina per far si che continui a dormire.

Oltrepassato tutto l'aereo inizio a scendere le scale. Il ragazzo che prima ci stava provando con Flavia, mi si avvicina come per dirmi che l'avrebbe portata lui, ma lo guardo con lo sguardo alla -papà quando qualcuno si avvicina a mamma o alla mia sorella- (che ha 23 anni). E si ferma seduta stante. "Joseph prendi le mie cose e caricale tu sulla macchina poi partiamo", dico rivolgendomi alla guardia privata di mio padre, e lui lo fa. alla fine no ci ha più portato quei succhi.

Appena entriamo in macchina Flavia si stringe più a me come se la sua vita dipendesse da me. Mentre la sua testa è appoggiata al mio petto vicino alla sua mano che stringe leggermente la mia maglia.

Appena Marko, che si è dato il cambio con Richard su chi dovesse guidare, nota Joseph passargli accanto con la macchina mette in moto e partiamo. In tutto questo Flavia resta sempre li in quella posizione senza muoversi.

Appena arriviamo davanti casa vedo mia madre uscire per venire a salutare sia me che mio padre. Io esco con lei tra le braccia e mamma mi guarda come se lei fosse già vestita di bianco. Dio mio ora per giorni torturerà sia me che mio padre su sta storia. Finché papà non le dirà la verità e allora lei si arrabbierà tantissimo.

"Alex" ecco quella rompi palle di mia sorella che arriva ad abbracciarmi come al solito, o così pensavo visto che lo fa sempre ma non stavolta si ferma appena la vede tra le mie braccia sorridendomi.

Allora mamma mi si avvicina e con tono basso per non svegliarla mi dice di entrare e di poggiarla nella sua camera, e così faccio, mentre lei prende a braccetto mia sorella e la porta in casa con sé.

"Alex avvisami quando si sveglia che poi andiamo a fare una giornata solo donne, così le prendiamo cose per lei ma con interessi tuoi" sorride e va. Sul momento non capisco cosa intenda ma poi ci arrivo, scuoto la testa disperato. Ne uscirò pazzo se le farà indossare quello a cui sto pensando.

Detto ciò porto Flavia nella sua camera, spero si svegli il più tardi possibile.

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