Capitolo 15 (Flavia)

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Andiamo verso il bagno, mi appoggia al lavandino mentre inizia a togliersi la maglietta, poi i pantaloncini rimanendo coi boxer.

Una volta che è rimasto i boxer guarda me "Vuoi una mano o ce la fai?" "Ci riesco" rispondo alla sua domanda, poi mi tolgo la maglietta del pigiama sotto lo sguardo attento di Alexander, poi sposto il peso dal lavandino ai miei piedi per togliermi i pantaloncini anch'essi del pigiama e ci riesco.

Ora siamo entrambi in intimo lui coi Boxer rossi, io con l'intimo abbinato rosso, Ist das ein Witz?

Mi si avvicina e mi guarda negli occhi come a chiedermi il permesso, annuisco. Lui si abbassa e mi toglie le mutandine, si alza e mi toglie piano il reggiseno, mentre lo fa mi guarda negli occhi.

"Mi prenderò cura di te io, non ti devi preoccupare"

Mi aiuta a camminare e entriamo nel box doccia, "Tranquilla ora li tolgo i boxer" mi dice "Tanto la doccia la devo fare io, quindi anche se li tieni non è un problema anzi" dico io bloccandolo.

Scuote la testa sorridendo, dopodiché mi appoggia al muro contro le piastrelle e si toglie anche i boxer. Siamo nudi l'una difronte all'altro mentre io gli guardo il tatuaggio che avevo intravisto la prima volta che lo vidi senza maglietta, si confermo è un serpente che gli va a finire sulla gamba destra, ok menomale visto che ho pensato male la prima volta.

Si avvicina mi risolleva: "Da cosa partiamo?" "Shampoo" rispondo.

Prende lo shampoo mi gira facendo sì che la mia schiena si adagi al suo petto e inizia a massaggiarmi quella PICCOLA quantità di shampoo sui capelli creando tanta di quella schiuma da sembrare una maschera. Io mi lascio coccolare dai sui movimenti delle dita fino al momento del risciacquo, mi rimette faccia a faccia con lui, prende il doccino e mi sciacqua i capelli.

"Balsamo" detto questo vedo che fa fatica a capire quindi: "Il contenitore nero con la scritta in oro" "Ok trovato" dice dopo la mia breva ma concisa trascrizione. "Questo se permetti lo metto da sola" dico, mi passa molto volentieri il balsamo. Inizio a metterne un po' sulle lunghezze e sulle punte, poi ne metto anche sulla cute e lascio in posa. Nel frattempo metto il...

"Bagnodoccia" dico sapendo già la sua domanda "Non sciacqui il balsamo?" scuoto la testa in segno di negazione "Lo lascio un attimo in posa anche se non serve" lui alza le mani come per dire fai tu. Poi prende il bagnodoccia e se ne versa un po' sulla mano, dall'odore capisco che non è il mio, presumo sia il suo, visto che questo bagno è solo nostro. Inizia a mettermelo sul corpo, massaggiando anche, "Fermo" gli è bastata questa parola per capire, infatti ha smesso di massaggiare ma non di lavarmi il corpo. Mi gira facendo aderire il mio petto alle gelide mattonelle della doccia lavandomi anche la schiena. Momento risciacquo e lava anche il balsamo che ho lasciato in posa.

Una volta finito con me, si lava lui, con shampoo e bagnodoccia.

Usciamo e ci mettiamo su l'accappatoio, io rosso e lui verde.

Ci avviamo verso il lavabo, io vado a testa in giù lentamente così che lui non mollasse la pesa e io non voli per terra come uno straccio, friziono i capelli velocemente per far sì che mi si asciughino più velocemente.

Mi guardo allo specchio e noto che lui lo stava già facendo.

Mi divido i capelli in due parti che porto davanti, prendo la spazzola e inizio a spazzolarmi i capelli, ma Alexander mi sposta i capelli indietro riportandomeli sulla schiena, mi toglie dalle mani la spazzola e inizia a spazzolarmi i capelli lui. Nel frattempo io lo guardo e mi godo questa scena. "Posso chiamarti quando devo spazzolare i capelli?" "DEVI farlo" mi risponde.

Mi riporta in camera, mi fa sedere sul letto: "Vado in camera mia a mettermi qualcosa" mi dice prima di sparire nel bagno.

Anche se la voglia di alzarmi e prendermi i vestiti da sola mi passa più volte per la testa l'idea di non poter più ballare mi blocca ogni volta.

Alexander varca la soglia della porta del bagno poco dopo con addosso una maglietta nera e dei pantaloni del medesimo colore. In mano ha un'altra maglietta, ma verde, e la crema che gli ha dato prima il dottore, mi si avvicina: "Dov'è l'intimo?" "Nel primo cassetto nella cassettiera vicino alla porta, prendi quello che vuoi, basta che sia comodo" rispondo alla sua domanda, precedendo la prossima. Mi sorride e va verso la cassettiera. Apre il primo cassetto e lo vedo che sta scegliendo, sembra combattuto, non sa se accontentare me o lui, alla fine vinco io.

Tira fuori un intimo nero molto semplice con mutanda comoda e reggiseno con ferretto e coppa C. Me lo porta e tirandomi per i polpacci, non toccandomi neanche per errore la caviglia, mi fa sdraiare sul letto. Sa essere anche delicato quando vuole. Mi infila le mutande, poi mi tira su a metà busto "Questo so farlo da sola grazie" dico allungando le mani aspettando il reggiseno che però non arriva mai. "Allora, dammelo!!" ordino io, "L'hai sentito il Dottore, devi stare ferma, farò tutto io, non ti preoccupare" se lo scorda. E mi sdraio. Avendo perso la visione di dov'è lui inizio ad avere paura di quello che possa fare, ma mi tranquillizzo, più o meno, quando lo sento ritirarmi su, e si siede dietro di me, impedendomi di sdraiarmi un'altra volta.

Sbuffo e mi slaccio l'accappatoio e lui mi fa passare davanti la parte con le coppe, la prendo e prima che lui possa anche solo protestare la sistemo io. Allaccia i gancetti dietro e prende la maglietta che aveva messo sul comodino quando io ero sdraiata, e mi infila la testa, le braccia. Si toglie da dietro mi sdraio, ma mi alza il bacino facendo scorrere la sua maglia sotto.
"Questa te la riprendi" dico togliendomi la sua maglietta, "Le mie maglie sono nel secondo cassetto, sempre nella stessa cassettiera mentre i pantaloni sono nel terzo" dico porgendogli la maglietta. "No tieni su la mia, stavolta" dice alludendo a quando eravamo in camera mia a casa mia in Italia, e la rimetto.

"A proposito" comincio io non tanto sicura della domanda che sto per porgli. "Mh" dice lui incitandomi a proseguire, batto la mano sul letto due volte per farlo sedere. "Mi spieghi il senso del tatuaggio?" dico mentre lo vedo che prende la crema e se ne mette una piccola quantità sulla mano per poi cominciare a metterla sulla caviglia e a massaggiare senza premere troppo forte per non farmi male "Certo, se solo lo avesse, piccola mi piaceva e l'ho fatto punto" non so perché mi aspettavo qualcosa di più profondo, bah va beh.

Nel frattempo continua a massaggiarmi la crema. Fino a quando non si asciuga. "Quello che ti rimane sulla mano spalmamelo da qualche parte, così preveniamo" dico per poi ridere quando fa una faccia del tipo -fatti male un'altra volta e ti ammazzo- "Tranquillo non ho intenzione di farmi male un'altra volta" dico e si tranquillizza.

Appena ha finito di pulirsi le mani, gli arriva una chiamata da sua mamma sul cellulare che mette in vivavoce

V – Ciao, è mezzo giorno, scendete a mangiare o vi faccio portare il cibo in camera? –

F – Dipende se dico che scendiamo, poi Alexander mi porti giù in braccio? –

A – Si –

F – Allora no resto su se non è un problema per nessuno –

A – Si mamma RESTIAMO su a mangiare –

F – Non ti preoccupare, vai tranquillo resto su io da sola –

V – Va bene visto che voi non sapete decidere scelgo io, aspettatevi da un momento all'altro che qualcuno bussi –

A – A dopo mamma –

Dice e poi chiude la chiamata con sua mamma.

Cinque minuti dopo sentiamo bussare e Alexander va a aprire, prende il tavolino richiudibile, lo apre e lo mette sul letto, poi prende il cibo e lo mette lì sopra e poi ringrazia, si siede sul letto "Buon appetito" dico e lui mi ringrazia ricambiando e finalmente mangiamo.

Ist das ein Witz? = è uno scherzo?/stiamo scherzando?

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