Capitolo 41 (Alexander)

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Oggi 19 giugno è il mio compleanno. Stamattina Flavia non si è svegliata con me, ma molto prima. Giro per casa vedendo mia mamma e mia sorella che addobbano casa "Auguri Alex!!" mi notano e mi vengono incontro per abbracciarmi, ma si bloccano quando mi vedono "Cos'hai fatto? Cos'è successo?" mi domanda mia sorella. "Avete visto Flavia?" domando evitando le loro domande "Si, si sta preparando per stasera, è in camera mia" dice mia sorella. Annuisco sconsolato, "Alex, ti ha perdonato, ma vuole sentirti dire scusa" dice mia mamma, la ringrazio e vado in camera,

C – Auguri amico –

A – Grazie –

C – Cos'è successo? –

A – È così tanto evidente? –

C – Sì, quindi cos'è successo? –

A – Ho fatto incazzare Flavia –

C – Non si direbbe, le ho parlato prima –

A – Ti ha detto qualcosa? –

C – Si mi ha detto di dirti: Sei uno stronzo –

A – Ottimo –

C – Secondo me ti ha già perdonato –

A – Perché lo dici? –

C – Mi ha detto solo questo, avrebbe detto altro –

A – In effetti –

C – Va be dai ci vediamo più tardi –

Dice e mette giù. Se è arrabbiata come dicono sarà facile farmi perdonare, spero.

Voglio sapere come si vestirà oggi. Sarà vestita in tiro per farmela pagare o no?

Visto che sono ancora le 10:30 di mattina vado ad allenarmi in palestra.

A – Vado in palestra vieni? –

Scrivo a Christian e prendo tutte le mie cose e poi mi avvio.

C – Passami a prendere –

Leggo il messaggio di risposta e vado verso casa sua. "Sei sicuro di voler andare? Poi avremo mal dappertutto, sicuro?" annuisco e parto in direzione palestra.

Arrivati entriamo e andiamo ad allenarci.

Dopo quasi quattro ore di pesi vari torniamo a casa. Che sono le 15:50 e vado diretto in doccia. Per riuscire a averla più vicino uso il suo doccia schiuma, mi ammazzerà per questo o no? Finito di lavarmi esco, mi asciugo i capelli e vado in camera a cazzeggiare. Mi ricordo di avere una ragazza che legge h24, vado in camera sua e prendo un libro. Prendo il primo. Torno in camera e inizio a leggerlo. Sono le 18:00 e inizio a cambiarmi per il mio compleanno. Visto che essendo fidanzati io e Flavia dobbiamo fare la scalinata insieme. La vado a cercare. La trovo vicino alle scale, è bellissima, e in tiro. Ha un abitino tutto fatto di brillantini, una giacca in pelliccia chiara con anche essa qualche brillantino, come scarpe indossa degli stivali neri col tacco alto e che arrivano al ginocchio. Si gira verso di me notandomi "Ti muovi, dobbiamo scendere" mi dice e mi affretto a prenderla a braccetto, quando saremo giù dalle scale la prenderò dal fianco. Per ora mi basta questo come segno di possessione.

Appena siamo scesi vedo che tutti la guardano come se non importasse a nessuno che sia la mia ragazza. "Alexander vuoi qualcosa da bere?" mi chiede, sta usando il nome intero, "Si grazie piccola" dico io tirandola vicino a me dandole un bacio a stampo. Lei sorride e va verso il bancone del bere e del mangiare. "Alla fine te la sei presa" mi dice Antony "Si, e graffia bene, la mia schiena conferma" dico e me ne vado.

Mentre vado verso Flavia vedo Martina che mi si avvicina, velocizzo il passo ma mi raggiunge lo stesso prima di Flavia. "Ciao Alex, ti sei davvero messo con Quella e non con me?" domanda come se ce l'avesse solo lei, cerco di fare finta di niente, riprendo lo sguardo di Flavia e le faccio capire che mi deve aiutare, dopo questo mio sguardo la vedo avvicinarsi a me. Cazzo, ora iniziano i giochi. "Mmwww, sento odore di" annusa vicino a lei, "Puttana, perché non te ne vai prima che ti stampi la ruota della moto sul quel muso che ti ritrovi?" cazzo, Martina spalanca la bocca, "Come mi hai chiamata?" "Oltre che puttana sei anche sorda?" risponde a tono Flavia. Martina le tira uno schiaffo, Flavia sorride, "Brutta mossa" dice e le prende la testa dai capelli, mi dà la sua giacca e la porta fuori di casa, seguita da tutti, "Cos'è mi hai portata fuori perché non hai le palle di picchiarmi e quindi cerchi in tutti i modi di scusarti?" dice ma Flavia la lancia per terra con un pugno, "Ne sei ancora così convinta?" chiede guardando Martina dall'alto. "Chi ti credi di essere? Una super donna?" domanda Martina rialzandosi. "Ah e comunque ti ho portata fuori perché se ti avessi picchiata dentro avremmo sporcato tutto il pavimento di sangue" Martina ride, mentre io tremo, ho visto di cosa è capace Flavia, non so quanto le convenga giocare con il fuoco, "Si Si, come no, e dimmi sei stata a vedere i militari lottare?" "No tesoro, io ho fatto il militare, la marina, sono stata presa come tiratore scelto, non ti conviene sfidarmi tanto" dice Flavia e io la guardo, ma quando avrebbe fatto tutto ciò? Martina inizia a tremare leggermente. Mi si avvicina Antony, "La tua ragazza a letto deve essere brava" dice e io mi incazzo, lo lancio verso Flavia e si gira, "Vuoi difenderla" la guarda e le sorride, faccio per avvicinarmi ma mi blocco alla frase di Flavia, "Ottimo, due contro uno, siete pronti a perdere?" domanda, "Alexander non hai le palle di picchiarmi e quindi mi mandi la tua fidanzatina?" "Scusa? Sicuramente ha più palle di te e questo l'ho testato" dice e io la guardo orgoglioso, "Si ma non hai visto le mie" dice Antony, "Ok" dice Flavia e io sto per urlare quando la vedo tirargli un calcio nei coglioni e lui piegato per terra, "Ora non le hai più" dice con un sorrisino, "Comunque non mi hai ancora fatto sputare sangue, minacce al vento le tue" Martina urla, Flavia si gira e le tira un pugno che fa sputare un dente a Martina. "Questo ti basta o ne vuoi vedere altro" dice e si avvicina a noi, tutti si aprono al suo passaggio, prende la giacca e va verso il barman, "Un jack Daniel, con ghiaccio" dice "Uno anche a me" urlo e io mi avvicino a lei, "Bravissima" e la bacio. Quando dividiamo le nostre labbra ci guardiamo. "Come hai osato picchiare mia figlia" dice il padre di Martina, "Se non vuole fare compagnia a sua figlia in ospedale le conviene andarsene e non tornare più" dice con voce fredda e girandosi verso di lui e facendolo scappare.

Quando è finita la festa tutti se ne vanno, "Scusate per la scenata" dice Flavia, non a conoscenza di "Scusarti, hai avuto le palle di dire quello che tutti pensavano, che Martina è una puttana, e che se ne dovesse andare" dice Miriam "Oh beh allora prego" dice e poi prende un'altra tortina "Basta da domani a dieta" dice Flavia, e per cosa, "Perché?" domanda mia mamma, "Mi si vede la pancia, poi non riesco più a ballare, rotolo" dice e va in camera sua.

"Auguri!!" dice venendomi vicino con una scatolina piccola e dandomela, si è cambiata, ha su la divisa per andare in moto con due caschi in mano "Grazie" dico e la bacio, apro il pacchetto e trovo un chiave della moto con un portachiavi. "Questo sarebbe?" dico lasciando la domanda in sospeso, "Seguimi" dice e lo faccio. Arriviamo nel garage dove abbiamo le macchine di famiglia. Vedo una moto verde e nera, "Buon compleanno" ripete e io quasi piango. "Per me?" "No per mio nonno, adesso arriva e la prende. Per chi altri" dice lei prendendomi per il culo. Faccio per salire "No bello, oggi ti porto io in giro" dice e sale, poi mi da il casco in più e mi fa salire, le do la chiave e andiamo a fare un giro. Passiamo da Christian nel ritorno, ci fermiamo e citofoniamo. "Amico, Flavia, cos'è quella?" domanda "È il mio regalo di compleanno" dico "Serio, fra ma è quella che hai sempre voluto" dice "Si lo so" dice Flavia, e allora Christian capisce. "Sei fortunatissimo" mi dice. Lo salutiamo e andiamo a casa. Parcheggiamo e poi andiamo in camera, dormiamo subito, solo il tempo di cambiarci.

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