Capitolo 14 (Flavia)

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Dopo circa 1 un'ora che Alexander mi ha riportata in camera arriva un signore vestito di tutto punto: "Buongiorno signorina, sono il Dottor Bianchi e sono qui per visitarle la caviglia" "Grazie di essere qui. Lei dice di essersi slogata la caviglia destra ballando e poi ha continuato a ballare dando il massimo" risponde Alexander prima che possa farlo io, guardandomi come se volesse sgridarmi.

"Ma non è nulla che con un po' di ghiaccio e del sano riposo non possano curare, cosa che ho detto anche a loro ma a quanto vedo l'hanno chiamata lo stesso". "Questo lo verificheremo subito" dice prima di sedersi sul mio letto e cominciare a guardare la mia caviglia leggermente più gonfia dell'altra.

Prende in mano il mio piede e inizia a fare dei movimenti che non mi fanno male. "Sente dolore?" "No nulla" rispondo alla sua domanda.

Il dottore mi guarda come se fossi un mostro "Signorina quello che le sto facendo dovrebbe farla urlare dal dolore, vista la condizione della sua caviglia.", "Che le devo dire se non mi fa male mica è colpa mia. Non è la prima volta che mi slogo la caviglia, quindi so cosa posso o non posso fare ORA" dico marcando la parola ora, "Si ORA, mentre ballavi no? Non ti è venuto in mente di dire basta mi fermo?" scuoto la testa in senso di diniego.

"Signorina guardi che con questa caviglia dovrà stare ferma per almeno 2/3 settimane senza fare niente se vuole tornare a camminare, ho visto che ha il piede da ballerina" "Si guardi" dico facendo la punta mostrando il mio collo del piede abbastanza pronunciato e il mio En dehors che è quasi perfetto senza alcuno sforzo, e non mi fa neanche male.

"Signorina deve tener fermo sto piede, altrimenti glielo ingesso, scelga lei" dice mettendomi alle strette.

"Va bene starò ferma, ma per un massimo di 2 settimane" dico io cercando di scendere a patti, "Signorina non decide lei per quanto tempo dovrà stare ferma, nel frattempo metta su il ghiaccio e faccia dei massaggi con questa crema tutti i giorni" dice passandomi una pomata che Alexander prontamente prende al posto mio. "Ci rivediamo tra 2 settimane e allora le dirò se potrà tornare a camminare. Se resterà ferma potrà tranquillamente tornare a ballare tra meno di un mese, ma deve fare quello che le dico".

Detto questo esce dalla stanza. "Alexander puoi chiamare tua sorella e le chiedi di venire ad aiutarmi a fare la doccia, sono due giorni che sto senza, in più oggi ho ballato quindi ho sudato e puzzo, Grazie" dico cercando di mandarlo via ma lui sorride "No piccola, la doccia la fai con me" scuoto la testa negando in maniera velocissima, "Prometto che non ti tocco a meno che non sia per sorreggerti" dice facendosi la croce sul cuore, io sorrido a questo gesto.

E a malincuore accetto.

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