Ricevo una chiamata da un numero sconosciuto
F – Pronto? –
NS – Ciao bambina, sono qui col tuo maritino –
F – Se gli hai fatto qualcosa –
NS – Cosa vieni qui e mi ammazzi? –
NS – Aspetto solo quello –
NS – No amore non venire –
NS – Stai zitto –
F – Amore, aspettami –
Dico e poi attacco, corro in camera, mi cambio e metto la tuta da combattimento, era in una scatola nascosta, nessuno avrebbe potuto vederla.
Scendo vado verde Francesco "Dove tenete le armi?" domando e lui con un cenno fa aprire una stanza, entro è un armamentario completo. "Sei solo una bambina Flavia, non fare mosse avventate, non li sai usare questi cosi" mi dice Francesco, ma io lo correggo. "I ero una bambina" dico, mi armo bene, qualche arma bianca, armi da sparo, di grande e di piccolo calibro e vado verso la macchina. "Flavia dove stai andando? Sai dov'è?" mi domanda rincorrendomi Francesco annuisco, "Sono sotto a una stazione dei treni, si è sentito. Il tipo che annunciava la fermata, quante stazioni vuoi che ci siano a Ratisbona col treno diretto a Milano?" "Andiamo seguimi, so esattamente dove sono" mi dice e saliamo in macchina.
Appena siamo arrivati scendiamo nei sottopassaggi, prendiamo una strada che porta a un vecchio palazzo. Saliamo in silenzio, andando di un piano sopra. Notiamo che c'è un buco, io tiro fuori una corda, mi imbrago bene, la allaccio a un muro portante e piano mi preparo per calarmi.
Poi mi nascondo dietro a una parete lì vicino
E cerco di guardarlo.
Quando lo vedo mi avvicino di soppiatto da dietro al mio Stalker, e gli punto l'arma contro
"Surprise motherfucker" dico e si gira verso di me, all'inizio non mi riconosce visto che ho alzato la bandana sul volto fino al naso
Quando poi mi guarda butta la pistola, mi avvicino a Alex, lo slego e usciamo
"Come stai? Alex rispondimi?" dico preoccupata.
Quando siamo vicini alla macchina sento degli spari, mi accorgo che Francesco non ci ha seguiti. Lancio Alex in macchina e lo chiudo dentro. Torno su ma nel mentre degli scagnozzi del mio Stalker mi hanno accerchiato, "O la va o la spacca" dico e sistemandomi il kalashnikov sulle spalle prendo due pistole e mi butto in mezzo alla mischia, sparo due colpi, uno da quella nella destra e uno da quella nella sinistra e ne prendo due precisi in fronte.
Appena li ho oltrepassati tutti, trovo dei barili, appoggio kalashnikov sul sostegno (I barili) e poi mi concentro.
Prendo la mira e sparo. Un solo colpo che finisce dritto nella testa di quello stronzo di uno Stalker. Vedo Francesco girarsi, ha solo un piccolo graffio sulla guancia, lontano dall'occhio.
Quando poi scende mi abbraccia per ringraziarmi. "Andiamo da Alex" dico e ci avviamo alla macchina.
Lo vedo, sta dormendo, vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi a un ritmo regolare. Entro, "Francesco, riesci a guidare?" chiedo e lui mette in moto la macchina e partiamo. Io nel frattempo sono dietro vicino a Alex.
Arrivati a casa con l'aiuto di Francesco porto Alex in camera e poi lo saluto. Quando rimaniamo solo noi lo cambio, gli metto il pigiama e poi dormo anche io.
La mattina dopo mi alzo e scendo in cucina per fare la colazione trovo tutti, mi fanno tante domande, ma io non rispondo.
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You're mine
RomanceE se lei una semplice liceale che conosce il figlio di un mafioso a casa sua, perché i suoi genitori non sono riusciti a pagare una cosa misteriosa. E viene venduta per riuscire a pagarla e fatta sposare con questo ragazzo del tutto a lei sconosciut...