Capitolo 49 (Flavia)

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Sono passati quindici giorni dal mio matrimonio con Alex. Non mi sento bene. Tutte queste mattine mi sveglio da sola e non vedo Alex e inizio a preoccuparmi.

Decido di andare in farmacia e prendere un test di gravidanza. I sintomi mi sembrano evidenti, ho la nausea h24, vomito quasi sempre anche senza motivo, e il ciclo non viene. Alexander non ha usato precauzioni e io mi sono dimenticata la pillola.

Ora come la prenderà Alex?

Sono davanti alla farmacia, compro quattro test e torno a casa.

Li provo tutti e mi danno tutti quanti positivo.

E dopo anni che non lo facevo. Piango, piango a dirotto, mantenendo i singhiozzi. Per fortuna che Alex non è a casa. Altrimenti mi avrebbe chiesto il perché, vero? Me lo avrebbe chiesto?

Devo trovare il modo di dirlo a Alex. Ho scartato tante ipotesi, ma una mi piace di più, l'occorrente è: una scatola, un foglio, e uno dei miei test di gravidanza, dei nastri e u pennarello.

Dopo questo vado in un negozio per bambini, scelgo delle scarpine da bimbo neutre, che andranno bene sia a una femmina che a un maschio. Le prendo marroni chiaro con la faccina dell'orsetto, i nastri rossi e il pennarello nero.

Torno a casa e vado in camera, predo il cellulare metto play a qualche canzone e parte Amor de mi vida, è una canzone che ha accompagnato tanti anni della mia adolescenza. Inizio a addobbare la scatola all'interno con dentro i fili rossi a fare da supporto, sopra ci metto le scarpine e anche il foglio. Chiudo tutto e lo metto nel suo armadio. Quando riprendo il cellulare per togliere la musica, vedo un messaggio da WhatsApp, apro e vedo che è il numero che usava prima il mio stalker, la foto che vedo mi fa bloccare all'istante. Quando mi sono ripresa esco dalla camera correndo e chiamando a gran voce Francesco, "Francesco!! Fra!! Dove sei? Francesco!!" lo vedo uscire dal suo studio e appena mi vede in quelle condizioni mi abbraccia portandomi in quella stanza. Quando mi chiede il perché sono così non faccio altro che mostrargli quella foto. 

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