Quando esco dalla doccia lo vedo lì sdraiato sul letto con in mano un libro. "Cosa ci fai con il mio libro?" "Sto leggendo il capitolo tredici, molto bello, come si chiama?" "Punk 57 " dico e collego subito il capitolo a cosa succede tra i due protagonisti, o meglio quello che fa lei e poi quello che fanno. "Ti piace?" chiedo con voce strozzata. "Molto, lo ricreiamo?" chiede chiedendo quello che io speravo, Lo speravo.
"Non possiamo, non abbiamo l'occorrente" dico, "Possiamo andare direttamente al punto successivo" controbatte. "Cambiamo capitolo, torna al 10" dico e lo vedo agitarsi, "Sei seria? Sarà difficile trovare una scuola con i poliziotti dentro" dice, "Passiamo al momento in biblioteca, se lo vuoi ovvio, mi sembra il contrario. È così?" domando facendo la stronza. Lo vedo, lo vuole, cazzo se lo vuole. "Ti è già venuto duro?" domando senza filtri a pochi centimetri dalla sua faccia. L'unica risposta che ricevo è un gemito. "No facciamo a modo mio, non so se lo fanno anche loro, io lo voglio così" dice e mi tira sopra a lui. "Facciamolo con te sopra che mi cavalchi da brava cavallerizza, anche se non lo sei, diventa come quando hai ballato sui tacchi. Un giorno ne farai uno solo per me, e sarà poco prima che io ti scopa, lo farai al matrimonio" "Davanti a tutti, come balletto, ci stavo pensando anche io" dico e muovo il bacino sopra il suo inguine. "Così, brava, no solo davanti a me, gli altri non ti possono vedere come ti vedo io" dice gemendo, "Tu vuoi farlo?" mi chiede, "Si, tu no?" chiedo io "Sempre" dice, e io scrollo la testa. "Ho tutto questo controllo su di te, da farmi desiderare sempre da te?" annuisce a corto di fiato, "Non ti ho sentito" dico facendo la stronza "Sì, smettila di torturarmi" urla e io fermo il bacino. "Perché ti sei fermata?" "Tu me l'hai detto" dico "No ho detto torturarmi, questa non è una tortura, continua" dice e riprendo il movimento, e lui geme.
Si tira su a mezzo busto e mi bacia il collo, lasciando altri succhiotti vicino all'altro, "Dov'è l'altro?" chiede, "L'ho coperto col trucco" dico e lui stringe la presa sul mio culo "Cattiva bambina, ti sei meritata una punizione" dice e stavolta a gemere sono io. Cambia le posizioni, "Cosa fai?" chiedo imbarazzata quando lui si ributta giù aprendo il nodo dell'accappatoio, che io chiudo. "Aspetta, tra poco ti devi vergognare, ma solo di come gemerai al mio tocco" dice e io lo guardo interrogativa. Mi prende per i fianchi e mi butta sopra la sua faccia, cerco di togliermi ma lui apre la bocca e lecca, io gemo forte. "Alex, cosa fai, lasciami?" dico mentre il mio corpo mi contraddice buttando la testa indietro, "Guardati, ne sei così sicura?" mi domanda "Continua, per favore" gli dico "Subito principessa" dice e riprende. Gemo senza la capacità di trattenermi. "Piccola metti le luci rosse" dice e io tiro su la testa, "Dov'è il telecomandino?" domando con non poca difficoltà, lui indica un punto sul suo comodino, lo prendo e cambio le luci. Una volta con le luci cambiate riprende a leccarmi. Le gambe non mi reggono più e le ginocchia scivolano verso l'esterno, "Così è meglio" dice e riprende a leccare. "Alex sto per..." "Shh lo sento, vienimi in bocca piccola" dice ricomincia quella piccola dolce tortura, dopo pochi secondi vengo travolta da un senso di pienezza, e vengo. "Piccola lo sai di essere buona?" dice e io gemo, mi sposto, mandando il mio bacino verso il suo. Poi lo porto ancora più in basso, mentre scendo gli levo i pantaloni e i boxer, liberando il suo membro dolorante per essere ancora nei jeans. Sento che aspettava solo questo perché Alex geme. "Piccola, fallo solo..." stava per dire altro la inizio a leccarlo, prima andando verso il basso, e portando la lingua verso la punta, lo lecco tutto senza però prenderlo in bocca. "Ora mi stai torturando" dice interrotto dai gemiti che gli procuro. Allora lo prendo in bocca, solo la punta e lecco, la lingua, la faccio girare intorno, "Piccola, sei brava" dice e io ne prendo ancora un po' in bocca, e continuo a leccare. "Devo riempirti di complimenti per far si che tu lo prenda tutto in bocca?" dice, vedo che ha capito il mio gioco. "Sei bellissima" dice e me ne metto ancora un po' in bocca, "Sai ballare benissimo" mi entra in bocca ancora un po', "Solo tu mi abiti nella testa" dice e prendo più pelle, "Solo tu mi torturi così bene, sembri Mercoledì Addams" dice, e io amando Mercoledì Addams prendo ancora più pelle, gli resta un solo complimento da farmi per far sì che io lo prenda tutto in bocca, "Solo tu puoi scoparmi" dice e io lo accolgo completamente dentro di me. Geme, forte, lo sento, faccio avanti e indietro con la testa, piano per continuare la mia piccola tortura.
Lo sento mettermi una mano sulla testa prendendo i miei capelli in un pugno, che stringe, e così facendo detta lui il ritmo della mia testa. Lo sento ingrandirsi dentro di me e capisco che sta per venire. Quando urla il mio nome sento che si libera dentro di me, allontano un po' la testa da lui, arrivando con le labbra vicino alla punta, e le lascio lì finché non ha finito. "Piccola, mi hai torturato per bene" dice e mi tira su vicino a lui, "Leviamolo questo accappatoio" dice togliendomelo. E lo abbraccio, facendo così noi siamo petto contro petto e il mio seno schiacciato contro il suo petto. E ci addormentiamo così nudi pelle contro pelle.
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You're mine
RomanceE se lei una semplice liceale che conosce il figlio di un mafioso a casa sua, perché i suoi genitori non sono riusciti a pagare una cosa misteriosa. E viene venduta per riuscire a pagarla e fatta sposare con questo ragazzo del tutto a lei sconosciut...