Capitolo 17 (Alexander)

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Sta mattina io, Christian e papà andremo a fare una giornata solo uomini, papà ci guiderà in negozi, resteremo a mangiare fuori, ho già avvisato mamma e Miriam, Flavia finché non mi manda un messaggio non posso scriverle. A proposito avrà trovato il mio bigliettino?Verso le 9:00 andiamo a prendere Christian, "Ciao amico, ciao Francesco" ci saluta entrando in macchina Chri. Alle 10:00 siamo arrivati in questo enorme centro commerciale, io e Chri seguiamo papà verso un barbiere. Entriamo e ci accoglie un uomo sulla 30ntina che ci porta direttamente sui seggioloni, e ci chiedono cosa vogliamo, "Io vorrei lasciare la mia lunghezza e fare soltanto qualche ricciolo in più, definirli ecco" dico io, "Io il taglio dei ragazzi", e gli mostra una foto "Sul lato invece questa lettera", dice papà "Io invece voglio solamente sistemare il taglio che ho già" dice Christian detto questo i ragazzi ci annuiscono e iniziano a tagliare, spuntare, definire.Usciti da lì andiamo in un negozio di vestiti dove prendiamo tanta roba, a partire da magliette, pantaloni, canottiere per uscire, per fare degli esercizi, io e Chri li facciamo insieme a casa, infatti abbiamo preso qualche completo uguale, mutande, andiamo nei camerini per provarli, scartando quello che non ci va di taglia.Vado in un altro negozio e mi dirigo nel reparto delle donne con l'intenzione di fare un regalo a Flavia. Appena arrivo non so dove andare, una ragazza mi si avvicina "Hai bisogno?" chiede con voce da gattina, ci sta palesemente provando con me "Si, vorrei fare un regalo alla mia ragazza" sentita questa parola gira i tacchi e se ne va, siamo seri? Poi ne arriva un'altra un po' più vecchiotta "Scusi per il comportamento di Luisa ma è nuova. Se ha bisogno chieda" "Si ecco vorrei fare un regalo alla mia ragazza, ma non so cosa" "Ok, sa per caso le sue taglie, vuole stare sull'intimo o su pigiama, qualche costume" la interrompo "Intimo" la signora mi conduce nel reparto intimo donna, "Ora mi servono i colori e le taglie della ragazza" lì vado in panico "Allora come colori sicuramente verde e nero mentre per le taglie dovei chiamare mia sorella che magari se le ricorda visto che sono andate insieme a fare shopping" "Ma certo la chiami pure intanto guardo cos'ho di verde e nero" le sorrido e chiamo mia sorella non appena si allontanaM – Ciao, dimmi, sei già stufo, ti manca la tua cara Flavia? –A – A proposito di lei mi serve sapere ti ricordi le sue taglie? –M – No, mi dispiace ma la mamma sicuramente sì –A – Grazie lo stesso –M – Aspetta la mamma è qui con me te la passo –A – Ok grazie –M – Pronto di cosa hai bisogno? –A – Le taglie di intimo di Flavia te le ricordi? –M – Certo la M per il pezzo sotto e la quinta sopra –A – Grazie –Dico per poi riattaccare. La signora nel frattempo mi si è riavvicinata "Ora le sa?" "Si la M per il sotto e la quinta per il sopra" annuisce e va a prendere quattro completi, me li mostra "Questo è tutto nero in pizzo col motivo di rose, invece questo è tutto verde con delle lettere sopra, questo è sopra verde scuro e sotto nero con pizzo e motivo di lupo, l'ultimo è uguale a quello prima solo che i colori sono invertiti" "Gli ultimi due" "Ok prego" dice porgendoli, "Mi segua" dice prima di dirigersi verso le casse, mi porta in una cassa finora chiusa e inizia a farli passare sotto alla cassa, "Facciamo il pacchetto regalo, lo vuole?" "Si grazie" dico "Ok allora prego" dice dandomi una penna e un bigliettino rosa, "Se vuole può scrivere qualcosa su quel bigliettino che lo possiamo mettere noi dentro al pacchetto" prendo la penna e scrivo -A te che ti sei fidata di me- spero che capirà a cosa mi riferisco. Glielo porgo lo mette dentro senza neanche leggerlo. Poi pago e mi dà il pacchetto.Poi torno nel negozio di prima, dove stanno mio padre e Chri, entro nel camerino prendo tutto quello che mi va bene, e dopo poco escono anche papà e Chri. Andiamo verso le casse e andiamo a pagare.Uscirti di lì sono le 13:00 e decidiamo di andare a mangiare.Finito lì andiamo a fare un giro per il centro ma non ci attira nient'altro quindi decidiamo di tornare a casa.Siamo sotto casa di Christian alle 17:00, lo lasciamo giù saluta e entra in casa.Alle 17:10 siamo già a casa. Salgo in camera entro e metto tutto via. Vado verso camera di Flavia e sento una voce maschile dal suo telefono, e entro senza farmi problemi, lei saluta il ragazzo e mette giù, "Ciao, da quanto siete tornati?" "Chi era?" "Ciao Flavia come stai? Visto che sono un impiccione chi era quello al cellulare con te? Oh molto bene grazie mille Alexander, un amico" "Un amico? Chi nome, cognome, dove abita che vado a dirgli quattro cose" "Sei geloso?" "No ti pare, neanche ti conosco. E poi tu sarai mia che ti piaccia o no" dico in un momento di rabbia "Esci!!, vai fuori da camera mia!!, subito!!" mi urla contro dopo quello che le ho detto. "Flavia" "Esci!!" urla ancora al che io esco e vado in camera mia.Mia sorella arriva a chiamarmi per dirmi che è pronto e di scendere. Usciamo da camera insieme lei si avvicina a quella di Flavia bussa "Flavia è pronto, posso entrare che ti aiuto a scendere le scale?" domanda mettendo la mano sulla maniglia pronta ad entrare "Non ce n'è bisogno, non ho fame, scusati con Francesco e Vivian da parte mia grazie" dice e mia sorella ritira la mano. E va verso le scale, tirandomi visto che non mi muovevo. "Perché non vuole scendere?" "Sarà ancora piena dalle merendona che abbiamo fatto insieme" annuisco senza esserne convinto "Perché c'è un altro motivo per qui non dovrebbe mangiare?" chiede o ma non le scappa niente, "Forse per prima. Abbiamo litigato, stava al cellulare con un ragazzo e quando le ho chiesto chi fosse mi ha risposto tipo ciao Flavia tutto bene, un po' come fai tu quando lo chiedo a te, solo che non mi diceva chi era e quindi mi sono arrabbiato e le ho detto che se anche non me lo diceva lei sarebbe stato mia lo stesso anche senza il suo volere e mi ha urlato di uscire" dico tutto d'un fiato "Ecco per cos'erano quelle urla, pensavamo fosse perché lei si stessa cambiando e tu sei entrato" dice per poi tirarmi un coppino di quelli fatto bene. "Ma sei stato uno stronzo comunque. Dopo ti scusi con lei" "Si ma come?" "Fatti tuoi la prossima volta impari" risponde alla mia domanda prima di entrare in sala da pranzo e scusarsi da parte di Flavia per la sua assenza. Entro e durante tutta la cena penso a come potermi scusare. Poi mi ricordo di non averle ancora dato il mio regalo.Finito di cenare vado su e lo prendo, mi attacco un altro bigliettino con su scritto -Scusami so che sono stato stronzo, e so anche che le parole non bastano, ma se mi perdoni scrivimi un messaggio...- ci scrivo il mio numero un'altra volta e lo appoggio sopra al pacchetto. Vado da lei e noto che sta già dormendo allora le appoggio il regalo sul letto affianco a lei.Speriamo domani lo legga.E vado a dormire anche io.

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