Capitolo 39 (Alexander)

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Mi sveglio e sento di avere sopra di me un qualcosa, sento pelle, è un qualcuno. Poi mi ritornano in mente tutti i ricordi di ieri sera, abbiamo anche saltato la cena, Lei è in braccio a me che dorme, sembra una bambina. Ha il seno schiacciato contro il mio petto. La coccolo per un po' di tempo dopo la sua sveglia suona, sono le 7:30, lei si alza dimenticandosi di me, e di essere nuda, ci penso io a ricordarglielo. Mi alzo piano a mezzo busto, poi mi tuffo con la testa tra le sue tette, le lascio un bacio e lei sussulta, prova a allontanarmi, spingendomi via, ma ho la presa ferrea dietro alla sua schiena, "Hai gli occhi aperti?" domanda "No" rispondo curioso di sapere il perché di questa domanda, "Almeno non me le vedi se hai gli occhi chiusi, sto comunque sull'attenti, metti caso ti allontani, io sono pronta" dice, "Dopo ieri sera fai ancora la timida?" domando e la sento irrigidirsi al ricordo di quello che abbiamo fatto. Mi fa una carezza tra i capelli, anche se io odio chi mi tocca i capelli, da lei mi sembra una cosa carina, e glielo lascio fare. "Andiamo a fare un giro oggi?" domanda dopo minuti di silenzio, "Va bene, dove vorresti andare?" domando a mia volta, "Non mi interessa, basta che stiamo insieme" dice lei, che carina."Allora io pensavo di vestirmi con la maglietta nera che ho preso con tua sorella, che è aperta lì, dove hai la faccia" dice e io inizio a leccare, mordere, succhiare proprio dove ho la bocca, insomma le sto facendo un succhiotto. "Poi il pantaloncino che arriva qui" dice ancora, spostandomi le mani da dietro alla sua schiena a sotto il culo, proprio appena sotto il culo, "Sono quelli aderenti, se metto sotto le mutande si vedrebbe il segno. Quindi non le metto" dice e io sposto le mani, andando verso la sua fica. "Oppure con la tutina simile a quella che uso per ballare, ma corta. Anche quella va messa senza mutande altrimenti si vede tutto" dice e io inizio a massaggiarle la fica. "Alex dobbiamo andare a fare la doccia" dice e io sposto le mani mettendogliele sotto al culo per tenerla in braccio e mi alzo in piedi con lei in braccio, "Abbassa la testa" dico e lo fa, lo capisco dal fatto che non sbatte la testa sul muro sopra alla porta quando la varco per entrare nel bagno. La faccio scivolare così da avere la sua faccia davanti alla mia, "Alla fine sta doccia la stiamo facendo insieme" dico e lei gira la testa dall'altra parte, "Credo che metterò su la maglia con il pantaloncino.La appoggio per terra apro l'acqua facendola scendere bollente e prendo lo shampoo, e inizio a frizionarglielo sui capelli. Poi prendo il mio bagnodoccia e glielo metto sul corpo "No usa il mio, è più profumato, è al cioccolato fondente" dice abbassandosi, brutta mossa visto che lei è in ginocchio davanti a me, "Piccola così sembra che tu voglia fare altro e non prendere il bagnodoccia" dico e lei si gira, accorgendosi solo ora della posizione in cui è e della mia situazione. Mi scappa un gemito quando lei mi lascia un bacio poco sotto l'ombelico. "Stronza" dico e lei risponde in un modo d'avvero da stronza. "Lo so è sempre stato il mio più grande talento" "No piccola il tuo è un altro" dico e lei mi sorride di rimando. "Lo sai che quando saremo sposati se faremo la doccia insieme tu sarai sul muro e io che mi muovo dentro di te" dico "Si, spera di essere bravo" mi risponde prendendo il docciaschiuma e mettendoselo sul corpo, quando è il turno di insaponarsi le tette si gira. "Lavati, usa il mio docciaschiuma" sorrido e lo prendo da per terra, prima di rialzarmi le lascio un bacio sul culo, "Piccola, la prossima volta ti sveglio così, baciandoti" "Mh bell'idea" dice e gliene lascio un altro, poi mi rialzo e mi insapono anche io. Usciamo e la vedo andare a prendere un barattolino di plastica con dentro una sostanza ambrata. "Siediti" dice e io allora mi siedo, si avvicina e me lo mette sui capelli, "Cos'è?" domando "È un siero per i capelli, li renderà ancora più morbidi e luminosi" dice, poi posso mettertelo io?" "No, se vuoi mi spazzoli i capelli e me li asciughi" annuisco col labbruccio, "È inutile, non mi fai pena, non cambierò idea" sbuffo e quando ha finito di mettermi quella roba gelatinosa in testa, "Prego asciugati i capelli" dice e così faccio. La vedo che si abbassa e inizia a prendersi i capelli dalle punte fino alla cute, quando vedo che indietreggia mi metto dietro di lei bloccandola, stava andando verso il nulla. "Di lì non ci sono pareti" dico e lei cerca di girarsi, eh ma io le ho bloccato i fianchi contro i miei, in capacitandole il movimento. Lei si alza sulle mezze e si abbassa ancora di più, muovendosi sul mio inguine, "Piccola se lo stai facendo apposta smettila" dico e la sento ridere, sta piccola stronza. Poi quando ha finito si alza "Mi serve la spazzola, mi lasci andare?" domanda, la lascio e la vedo avvicinarsi allo specchio, prende la spazzola e il pettina, si sporge verso lo specchio per fare la riga perfetta, ma da dietro lo sguardo ricade sul culo, messo bene in mostra. "Bel culo novellina" perché novellina, perché è la sua prima volta, si capisce da come cercava di torturarmi, dico e lei si gira verso di me "Cos'hai detto?" chiede e io la guardo stranito, "Sai che hai appena citato una frase che chi ha letto kiss me like you love me conosce per forza" "No, non ho ancora letto quel libro, ha scene di sesso?" domando diretto, "Stiamo parlando di un libro, ovvio che ha scene di sesso, ben esplicite" dice e io vado subito in camera sua a cercarlo. "Dove vai?" domanda curiosa, "Dov'è sto libro?" "È lì" dice indicando il suo borsone. Lo apro e ci trovo il libro, lo prendo e lo porto in camera mia, "Dopo lo leggiamo insieme", "Prima fammi finire il libro che sto leggendo, poi lo leggiamo" dice e io mi domando se ha tutte le rotelle apposto."Sei pronto?" domanda e io la squadro, "Il pantaloncino è troppo corto e attillato, la maglietta va bene. Si vede il succhiotto che ti ho fatto prima" spalanca gli occhi e corre in bagno a guardarsi "Stronzo, lo sapevi che avrei messo questa, ora devo cambiarmi. "No cambi solo il pantalone, metti questo" dico passandole uno dei miei. Fa la faccia carina, quella da bambina. Si cambia, "Ora con il mio marchio tutti sapranno che sei mia, poi hai anche i miei pantaloni" "Ah sì e come faranno a sapere che sono tua, a quante lo hai fatto?" chiede facendo la gelosa. "Lì solo a te" rispondo mentendo, è la prima a cui faccio succhiotti, ma questo lei non lo sa. Dopo che le ho detto quello che ho detto si toglie i vestiti rimanendo nuda e va a prendersi una tutina, quella aderente. La indossa e mette i tacchi, prende la borsa, insomma si mette in tiro e esce della porta, ma questa davvero fa? La rincorro per tutti i corridoi e la vedo parlare con mia mamma. "Tesoro guarda com'è vestita bene, io ne andrei orgoglioso ad avere una ragazza bella come lei" dice mia mamma rivolgendosi a me, Flavia esce dalla porta dopo aver dato un bacio a mia mamma, "Visto che altre ragazze ti hanno visto come ti ho visto io, allora altri ragazzi mi vedranno come mi hai vista tu" dice e va verso la macchina, sale e mi aspetta.Salgo e vedo che sta chattando con qualcuno.V – Per il nostro piano è tutto pronto, quando sei libera fammi sapere –Riesco a leggere questo prima che lei esca e vada in casa urlando "ORA!!". Esce mia mamma e vanno verso una macchina, salgono e quando mi passano affianco Flavia mi fa il dito medio. Poi spariscono dalla mia vista.

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