[1.0]
Charles sconvolto dalla situazione, tornò di corsa in casa e chiamò i pompieri per spegnere l'incendio, poi si buttò sul divano con l'affanno, chiudendo gli occhi e sperando che fosse tutto un brutto sogno.
Da quell'episodio passarono due mesi, Markus stava spendendo i soldi del bottino con attenzione non facendo grandi acquisti per evitare sospetti, una sera qualcuno bussò alla sua porta, aprendola vide Rikardo, con le occhiaie e con i capelli trasandati, in volto sembrava una casalinga isterica o un chihuahua posseduto.
Entrò con le pantofole ai piedi e un accappatoio, si buttò nel divano e comincio a fare versi di lamentela.
<<Che succede? Perché stai facendo in questo modo?>> domandò chiudendo la porta.
<<Ho fatto un casino! Ho speso tutto! tutto!>> Esclamò Rikardo.
<<In che senso tutto? Hai speso tutto in quasi due mesi e mezzo?>> Chiese Markus sbalordito.
<<Mi servono soldi Markus, mi serve liquidità>> Il ragazzo si alzò dal divano e andò verso la vetrata dando le spalle all'amico.
<<Che ne dici se dividiamo quello che ti resta in tre parti? anzi in due, io mi prendo una parte, tu e Charlotte l'altra e ve la dividete>>propose a bassa voce girandosi verso Mark.
<<Ma che cazzo stai dicendo? Spendi tutto fregandotene delle conseguenze, poi vieni qua ti butti sul mio divano come se fosse casa tua e vieni pure a chiedere metà dei soldi che mi sono rimasti?>>protestò arrabbiandosi con Rikardo.
<<È così che tratti gli amici, eh? Ormai vivi il sogno americano, sei ricco, hai chi scoparti, puoi sceglierti quale auto usare per il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e il cazzo di weekend!>>brontolò il ragazzo in accappatoio avvicinandosi al volto dell'amico.
<<Ma cosa stai blaterando? Mi hanno dato in prestito una macchina d'occasione>>obiettò Mark allargando le braccia.
<<Oh scusi signor multimilionario potrebbe prestare un paio di dollari al suo amico che conosce da anni e che l'ha aiutato nella rapina?>>disse Rikardo prendendolo in giro.
Mark con la mano alla fronte sbuffò confuso e senza parole dopo quella scenata a cui aveva assistito <<Ascolta, chiama Charles e fatti organizzare un altra rapina, procurati armi, giubbotti anti->>
<<So come già come organizzarmi, ti sembro uscito da un asilo?>>disse interrompendo l'amico.
All'arroganza di Rikardo Mark rimase impassibile guardandolo con uno sguardo quasi irritato e ancora perplesso.
<<Mi sembri fatto>>confessò Markus facendo piombare un silenzio imbarazzante.
<<È così. Chiamo Charles>affermò tirando su con il naso e prendendo il cellulare.
<<Dovresti aiutarmi... Potremmo dividere il bottino>>propose.
<<Grazie ma rifiuto, adesso esci per favore avrai allarmato tutto il palazzo>>ipotizzò Mark facendo un finto sorriso e accompagnandolo fuori dall'appartamento.
Una volta chiusa la porta poggiò la schiena su di essa, e sospirando mise le mani ai fianchi portando gli occhi verso l'alto.
Aveva già rischiato di farsi beccare una volta ed era sicuro che altre chance di uscire vivo da altre rapine non ce n'erano, in più la decisione di non partecipare derivava dalla sua completa soddisfazione per la vita che conduceva in quel momento.
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Il Potere Logora Chi Non Ce L'ha
Mystery / Thriller----[IN REVISIONE]---- Markus Moreno, militare congedato dopo due anni di servizio, torna in patria cominciando la sua nuova vita, da disoccupato. I suoi piani futuri però saranno ostacolati da una serie di eventi concatenati che lo costringeranno...