Offerta di Lavoro

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[1.1]

Charles da qualche minuto aveva ripreso il collegamento, e ascoltando tutto  contattò subito Mark, il ragazzo però non rispose, Marilyn impegnata con le sue nuove amiche neanche sentì il telefono squillare, Sonia invece aveva tolto la suoneria dal telefono perché era ancora immersa nel mondo dei sogni, Charles era in difficoltà non sapeva cosa fare per aiutare l'amico.

Intanto Rikardo disteso per terra e sporco di sangue era stato ferito gravemente, Jackson non gli aveva sparato ma lo fece picchiare così forte dai suoi uomini che non riuscì neanche più a parlare.

Mark appena uscito dalla doccia si recò in cucina, dove Charlotte stava preparando il pranzo.

<<Che odore orrendo, cos'è questa puzza?>> Esclamò Markus tappandosi il naso

<<Che simpatico, hai sempre adorato le mie bistecche adesso fai lo schizzinoso?>>Mark si avvicinò alla ragazza impegnata con la padella, la abbracciò da dietro appoggiando delicatamente le sue mani sulla pancia e il mento sulla sua spalla, chiuse gli occhi rimanendo attaccato a Charlotte e stringendola forte a sé.

<<Aspetta...>>sussurrò Charlotte girandosi verso il fidanzato e spegnendo il fuoco.

Con le mani sistemò i suoi capelli che erano scombinati, sembrava quasi un pazzo uscito da un manicomio.

<<Sono così orribile?>>chiese Mark sorridendo.

<<Ma smettila, scemo>>rispose dando un leggero schiaffo al ragazzo.

<<Hey, mi fai malissimo... Sei impazzita?>>

<<Malissimo? Ma se neanche ti ho sfiorato>>precisò.

<<"Neanche ti ho sfiorato", guarda qua, guarda il segno, adesso sto anche per sanguinare>>Charlotte lo guardò dalla testa ai piedi con disgusto.

<<Sei talmente scemo che quando fai il cretino sembri normale>>disse sbuffando e tornando ai fornelli.

<<Dai, stavo scherzando! Non c'è bisogno di insultare>>

<<Io non ti ho insultato, io ti ho descritto>>

A quel punto Mark per vendicarsi andò a  tormentare Charlotte con il solletico, lei spense ancora una volta i fornelli mentre rideva a crepapelle e cercava di scappare dal fidanzato che non smetteva mai di farla ridere.

Si tuffò nel divano cercando di bloccare le braccia di Markus che si muovevano come due anguille, le stavano quasi uscendo le lacrime e iniziò a tossire dopo le troppe risate che le stavano impedendo di respirare bene.

<<BASTA!>>urlò Charlotte ancora con il sorriso stampato in faccia.

Markus si fermò lasciando la fidanzata distesa sul divano e stanca, si copriva lo stomaco cercando di proteggersi da eventuali attacchi inaspettati.

<<Markus 1, Charlotte 0>>sentenziò inginocchiandosi davanti alla fidanzata.

<<Non stiamo a questo risultato, stiamo come minimo... 22 a 0 per me>>obiettò Charlotte girandosi verso Mark.

<<22 Charlotte?>>

<<Certo, perché non conti le mie vittorie in questi due o tre mesi qui?>>polemizzò.

<<Allora dovremmo contare anche quelle di due anni fa Chantal>>suggerì Mark.

<<Chantal? E ora chi è Chantal?>>

<<Ah scusami, Charlie>>

<<Amore è Charlotte, né Charlie, né Chantal>>puntualizzò con tono infastidito.

Il Potere Logora Chi Non Ce L'haDove le storie prendono vita. Scoprilo ora