[7.8]
Da quanto tempo non guardo che giorno è? Da quanto non vado sul calendario a vedere e trovare una risposta a questa domanda? E perché non mi importa del tempo che passa, di ciò che mi circonda?
Sono tutte domande a cui non ho trovato neanche una risposta finora, non so cosa mi sia capitato negli ultimi anni, sono peggiorato.
sette anni fa, quando Viola se ne andò misi un punto a un capitolo che forse era durato fin troppo, sono andato avanti, ho saputo cavarmela da solo, sono migliorato.
La mia vita continua con la solita routine, casa lavoro, lavoro casa, d'altronde cosa c'è più importante del lavoro, no? Le amicizie per caso? La famiglia? Le passioni? Ebbene sono tutte cose che fino ad ora ho perso, e non riavrò mai più.
Ci sono tante persone che non vedo da molto tempo, per esempio Johnny e sua sorella Nicole, partiti chissà quanto tempo fa per la Sicilia.
L'ultima volta che partirono mi dissero che andavano a sistemare alcune cose a casa loro, certe dinamiche che stavano un po' andando a creare confusione nei loro affari.
L'unica persona con cui sono rimasto in contatto, anzi le uniche due, sono i miei figli.
Sono diventati bellissimi, sono cresciuti un sacco, hanno più o meno la stessa età mia di quando mi arruolai e fui spedito in Afghanistan, in Kandahar ti ricordi?
Charlotte invece non la vedo da molti anni, sarà cresciuta anche a lei, ovviamente non sarà invecchiata, avrà probabilmente una trentina d'anni o forse più.
Anzi ma che diavolo sto dicendo, ha quasi la mia stessa età avremmo forse un anno di differenza, uno o due sicuramente.
L'altro ieri ho fatto trentacinque anni, ma mi sento come un sessantenne, è strano perché alla mia età di solito tutti gli uomini pensano alla famiglia, pensano al proprio lavoro, a mantenere la casa, tutti i doveri che un padre di famiglia o un genitore dovrebbe compiere.
Se ci pensi sarebbe il solito stereotipo, nasci, cresci, ti diplomi e poi ti laurei, finché non trovi un lavoro stabile e una casa , magari durante il liceo hai trovato una fidanzatina niente male, tra i trenta e quaranta anni diventi padre di uno, due, tre e se hai uno stipendio abbastanza alto anche di quattro figli.
Poi però invecchi capisci che la tua vita comincia a terminare perché vedi i tuoi figli crescere, e tu avere sempre meno tempo per stare in vita.
Ti ritiri dal tuo lavoro stabile e puoi finire in tre modi, seduto su una poltrona dodici ore su ventiquattro a guardare la televisione, passare interi pomeriggi a fare lavori manuali, oppure finire in una casa di riposo conoscere altri vecchietti che si avvicinano alla data di scadenza, giocare a carte o ad altri giochi semplici.
Io, invece ho fatto diversamente, probabilmente ho bruciato tutti gli step.
Fino a quando avevo diciotto anni ho vissuto normalmente la mia vita, ho compiuto soltanto i primi tre passaggi, dopodiché per una serie di cose che entrambi sappiamo sono finito in brutti giri.
Ma se ripenso a quello che ho fatto quel giorno, quando chiamai Jeannette per far uccidere il generale Turner, penso che non ci sarebbe stata altra via d'uscita, mi avrebbero ucciso molto probabilmente nel giro di una o due settimane, quell'uomo era veramente un mostro, senza spina dorsale, spietato e tanti altri aggettivi che potrebbero descrivere il suo essere un demone.
Non sono stato costretto, ho deciso io di farlo, di sacrificare anche la vita dei miei amici per salvarmi la pelle, nonostante la morte di Otis e Ron non fosse nei miei piani.
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Il Potere Logora Chi Non Ce L'ha
Mystery / Thriller----[IN REVISIONE]---- Markus Moreno, militare congedato dopo due anni di servizio, torna in patria cominciando la sua nuova vita, da disoccupato. I suoi piani futuri però saranno ostacolati da una serie di eventi concatenati che lo costringeranno...