Il Potere Logora Chi Non Ce L'ha

Crisi

[1.9]

Rikardo si alzò rapidamente, andò verso Jack e gli disse:

<<È tutto apposto, lascia che ti spieghi cosa è successo mentre eri via>>

<<È stato un certo Carlo Monteleone, nella West Cost è visto come un imprenditore di successo, in realtà è un uomo di un certo calibro, molto potente, ha rapporti con diverse organizzazioni internazionali, legali e non legali>>disse Charles non lasciandosi interrompere dall'accaduto.

<<Bene, andiamo a farlo fuori>>propose Jacob sbattendo i pugni sul tavolo.

<<Fermo, stai fermo, ricordati che non fai ancora parte dei Power Rangers, per avere un minimo di contatto con lui dovremo fare passi da gigante, dovremo cominciare a lanciarci su nuovi orizzonti, Angelina può darci una mano a espandere la nostra area di influenza>> consigliò Charles

<<Abbi pazienza Jacob, riuscirai a vendicarti prima o poi, ci vorrà del tempo>>disse Marilyn accarezzando la schiena di Jacob.

<<Markus potresti venire urgentemente? Dovrei parlarti>>disse Charlotte dal bagno, il ragazzo si alzò dalla sedia, vide lo sguardo di Michael, che alzò le sopracciglia guardando la porta del bagno, Markus capì subito che ci sarebbero stati discorsi pesanti.

<<Credevo che mi amassi, credevo che qualcosa in te ti tratteneva dal pensare che il nostro rapporto fosse meno importante di tutto il resto, ma evidentemente mi sbagliavo>>disse Charlotte mettendo le braccia incrociate.

<<Tesoro, non è vero, non è affatto così, io ti amo soprattutto per tutto ciò che fai per me>>obiettò Markus accarezzando il volto di Charlotte con le mani.

<<Toglimi le mani di dosso!>>esclamò dando uno spinta al ragazzo

<<Charlotte..io->>

<<Perché non sei tornato ieri? Perché hai passato la notte con Angelina?  Questa è una delle cose che mi ha fatto riflettere molto su di noi. Sei cambiato Markus, qualcosa in te è cambiato, ed è colpa di tutto ciò che sta accadendo attorno a te, che ti porta anche a trascinare gli altri nel tuo vortice>>disse la ragazza facendo cadere le braccia, e cominciando a respirare con fatica.

<<Ascolta... Non farlo, non farlo Charlotte, non sei costretta a prendere questa decisione>>

<<Ho passato i momenti più belli della mia vita insieme a te, sei stato importante in questi due anni, ti ho amato come non ho mai amato nessuno, per me sei stato un punto di riferimento, una guida, la mia famiglia->>

<<Non c'è bisogno, dimmi soltanto come posso risolvere, come posso cambiare, per favore>>suggerì Markus quasi in lacrime.

<<Non cercherò mai di cambiarti. Abbiamo progetti diversi, io voglio vivere la vita di prima, e tu vuoi andare avanti con questo business, rischiamo solo di ostacolarci a vicenda, è meglio così Markus>> Charlotte parola dopo parola sapeva che ciò che stava facendo era sbagliato da un lato, ma seguire il cuore non era più un opzione, ormai era arrivato il momento di dare ascolto al cervello e mettere in primo piano il suo futuro.

La ragazza andò fuori dal locale rapidamente e coprendosi il viso coperto dalle lacrime, Markus uscì dal bagno e vide che nell'enoteca non c'era più nessuno, era rimasto solo.

Si sedette davanti a un tavolo e chiudendo gli occhi sbuffò con le mani tra i capelli. <<Spero per te che Angelina ci dia una mano a crescere>> avvisò Jackson rimasto in piedi dietro di lui.

<<Lo farà non preoccuparti, riusciremo ad arrivare perfino in Florida>>rispose Markus alzandosi dalla sedia.

<<Potresti non parlare di lavoro per cortesia? Ascolta sono contento che tu sia tornato Jack, ma non è il momento chiaro?>>aggiunse

<<Certo, allora quando parleremo mi aspetto di ricevere molte risposte a diverse domande che ho da farti signor Lucky Luciano>>rispose con un sorrisetto.

Mark ancora scosso per l'accaduto con Charlotte prese le sue cose e andò verso la porta d'uscita sconsolato.

<<Mi dispiace per Charlotte>>disse Jack, Markus lo ignorò e uscì dal YellowWine sbattendo la porta.