Uomo Libero

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[6.1]

Johnny venne portato in ospedale, dove passò due giorni aspettando che gli sistemassero la mano. Il terzo giorno venne dimesso e davanti all'edificio Kostyantyn lo aspettò davanti a un auto

<<Eccolo il mio mangia spaghetti,dai forza sali in auto, ho un affare da proporti>>disse ridacchiando

<<Lavoravi per Ronald,uno dei ribelli che combatte contro i Novikov>>aggiunse facendo cenno all'autista di mettere in moto

<<dimmi cosa vuoi>>disse Johnny guardando al di là del finestrino

<<Ti ho dato la possibilità di vivere,e tu mi parli con questo tono?>>disse l'uomo infastidendosi

<<Tu mi servi ragazzo>>aggiunse prendendo un foglio

<<Questo foglio verrà firmato da te e confermerà l'alleanza tra voi e noi, condivideremo lo stesso canale, e i nostri nemici..saranno anche i vostri>>

<<Non siamo nelle condizioni mi dispiace->>

<<FAI SILENZIO! Mi sono stancato di sentire parlare un bambino chiacchierone ,adesso andiamo a casa, in Ucraina, e starai la finché te lo dirò io>>urlò Kostyantyn sbattendo la testa di Johnny sul finestrino.
La casa di cui parla l'ucraino, era un Hotel a Kiev di sua proprietà,che usava come quartier generale e come copertura, venne accompagnato da una guardia e chiuso a chiave dentro l'appartamento che gli era stato dato.

Johnny era disperato, non sapeva come fare a scappare e tornare dagli altri, da un momento all'altro potevano farlo fuori.
Ad un tratto disteso sul letto però si ricordò di avere il cellulare con sé e cerca di chiamare qualcuno, ma non aveva più credito, non si arrese, a quel punto tentò anche di mandare un messaggio a Nicole per avvisarla ma il telefono morì con la batteria scarica.
Tutto andava contro di lui, Johnny cercò disperatamente un caricabatterie,  nulla, nervoso lanciò il telefono per terra e urlò colpendo il letto con i pugni cercando di sfogare la rabbia.
Qualche ora dopo, alcuni uomini entrarono di prepotenza dentro la stanza e presero Johnny di peso, lo portarono dentro un'auto, e lo bendano. Il viaggio fu breve, si trovò un altra volta seduto in una sedia, legato, tolsero la benda e davanti a lui portarono una donna ferita, la fecero inginocchiare, e le puntano l'arma alla tempia, Kostyantyn fece slegare Johnny e gli diede un machete in mano.

<<Fanne carne tritata>>sussurrò l'uomo all'orecchio di Johnny.

<<Cosa?>>domandò Johnny tremando dalla paura

<<SCUOIA QUELLA PUTTANA!>>urlò Kostyantyn all'orecchio del ragazzo, Johnny si alzò in piedi, andò lentamente verso la donna, non riusciva neanche a tenere in mano il machete, sembrava troppo pesante, sembrava che le sue mani stessero per cadere insieme al machete, improvvisamente gli cadde per davvero per terra, lo guardò cadere per terra, Kostyantyn si disgustò guardando la scena

<<RACCOGLILO...SUBITO!>>gridò l'uomo arrabbiandosi ancora di più, Johnny cominciando a piangere silenziosamente riprese il machete, e stavolta gli uomini di Kostyantyn lo puntarono con i fucili, a quel punto il ragazzo fu costretto a farlo, tenne stretta l'arma, prima le tagliò la gola, poi urlando colpì ripetutamente il cranio, sporcandosi tutto il viso di sangue, continuò a piangere

<<CAZZO JOHNNY!! CONTINUA...FORZA FIGLIO DI PUTTANA!>>urlò Kostyantyn andando verso Johnny e colpendolo con uno schiaffo in faccia, in sottofondo si cominciarono a sentire risatine, il ragazzo tenne lo sguardo basso, poi andò davanti alla donna e le taglio le dita  delle mani una ad una, non ce la faceva più, si sarebbe accontentato di morire piuttosto che continuare, buttò per terra il machete insanguinato

<<BRAVO!! BRAVO!!>>esclamò  l'ucraino applaudendo insieme a gli altri suoi scagnozzi davanti all'orribile scena, poi presero di peso Johnny e lo buttano per terra,immobilizzandolo, Kostyantyn prese il machete, tolse la maglietta a Johnny e iniziò a incidere la K sul suo petto, le urla di dolore diventavano quasi assordanti

<<Urla come una femminuccia capo>>disse uno degli scagnozzi, Kostyantyn lo lascia per terra dolorante, si alzò in piedi e dando una pacca sulla spalla al suo uomo, mandò tutti via facendo l'occhiolino.

<<Ho saputo da Uliano che volevate prendere altre armi per uccidermi, ma bravi, complimenti>>disse Kostyantyn ridacchiando

<<Questo è quello che meriti, adesso ti porto a casa>>aggiunse andando a lavarsi le mani in un lavandino sporco, aprì il rubinetto cominciando a fischiare tranquillamente, Johnny si alzò piano piano, vide la corda con cui era stato legato e gli venne un idea malsana

<<Sai Johnny? Mi sembravi un tipo apposto, di quelli che avevano talento nel lucidare le scarpe, sistemare casa, robe da casalinga>>disse Kostyantyn pulendosi le mani dal sangue

<<E invece sei molto peggio, sei una cazzo di ragazzina, dovevi vederti, sembravi->>Johnny mise la corda intorno al collo di Kostyantyn, cominciò a stringere, e a tirare la corda cercando di strangolarlo, l'uomo cercò di liberarsi ma Johnny con un volto che sembrava quello di un demone, utilizzò tutta la forza che aveva nelle sue braccia e l'odio che provava in quel momento.
Kostyantyn ad un tratto non diede più risposta, Johnny lo lasciò cadere per terra, gli tolse la corda dal collo e la lanciò per terra ansimando, guardandolo con odio, prese la sua pistola e la nascose dentro i suoi pantaloni, ne approfittò pure lui di pulirsi e si sciacquò il viso e le mani sporche dagli schizzi di sangue.
Gli scagnozzi di Kostyantyn erano rimasti fuori, parlavano del più e del meno aspettando davanti ai Suv l'arrivo del loro capo, dalla porta al suo posto uscì Johnny, tutti rimasero stìpiti, il ragazzo prese rapidamente la pistola e sparò a tutti e quattro i soldati, li prese tutti mettendoli a terra, sia avvicinò all'uomo che prima aveva lo aveva ridicolizzato davanti Kostyantyn, lo guardò dritto negli occhi, lo fisso aspettando che morisse

<<salvami>>sussurrò, Johnny immediatamente gli sparò in colpo in testa, e facendo un grande sospiro salì a bordo di uno dei Suv, e se ne andò via..da uomo libero.

Il Potere Logora Chi Non Ce L'haDove le storie prendono vita. Scoprilo ora