Ashley

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[5.8]

Jackson ricordava i primi momenti di quando ancora non conosceva Ashley fino al giorno finale quando le parlò

<<L'aula di chimica, e la biblioteca, in questi posti ci sono sia Robert che Chris,non mi hanno ancora ridato i libri, Seven vai a ritirare, vediamoci poi ai bagni>>disse Jackson mettendosi un cappellino in testa

<<cercherò di fargli più male possibile>>disse Seven, uno degli amici che faceva parte del gruppo

<<e io che faccio?>>

<<Non lo so Sam, non sono mica Don Vito Corleone, non sono un boss vai a divertirti un po' cosa cazzo ne so>>rispose Jack con tono infastidito.

Passarono dei minuti e Seven tornò con i libri che Jackson aveva richiesto, andarono insieme in bagno, videro due ragazze ridere mentre trascinavano dal bagno delle ragazze una tizia completamente bagnata, Jack indifferente prese i libri e li buttò nel cesso, i libri erano di due ragazzi, era stato fatto perché si erano rifiutati di prestare qualche moneta a loro. Improvvisamente qualcuno si precipita nel bagno dei maschi, addirittura scivolando per terra, era la tizia completamente bagnata, le due ragazze che prima la stavano trascinando passano davanti alla porta ma non la vedono e se ne vanno confuse, anche Jack se ne va facendo finta di non vedere la ragazza nascosta, l'amico Seven rimase a pulirsi le mani

<<Che c'è? Adesso frequenti i bagni degli uomini  Ashley? Come ti fai chiamare Patrick? Oliver? Frank?>>domandò Seven ridendo e guardandola dal riflesso dello specchio. Ashley arrabbiata andò verso Seven e lo colpì con un pugno alla spalla.

<<Ma che cazzo fai?! Brutta Troia del cazzo!>>urlò spingendola a terra, la fissò andandosene via dal bagno e tornò da Jackson e gli altri ragazzi. prima della fine della giornata Jack vede di nuovo Ashley, si avvicinò a lei con passo svelto

<<Hey...volevo chiederti scusa per come si è comportato il mio amico>>disse Jackson

<<Di chi parli?>>domandò impaurita

<<Seven, il ragazzo che ti ha spinta per terra, c'ho pensato io a lui non darà più problemi>>rispose

<<Oh...grazie mille, mi hai fatto davvero un favore, come posso ricambiare?>>chiese Ashley sorridendo

<<Non c'è bisogno, è tutto apposto...adesso però vai a casa, se no diventa pericoloso stare in giro>>

<<Non lo so...ascolta questo ragazzo qui, non è la prima volta che mi importuna, sarà la quarta se non la quinta...a volte si è spinto un po' oltre e...>>

<<E cosa... Ashley cosa ha fatto?>>chiese Jackson scuotendo la ragazza

<<Seven l'altro giorno mi ha violentata>>rispose balbettando, Jackson prese rapidamente il cellulare

<<lo chiamo subito, se è una cazzata, non finirà bene per te>>disse Jackson afferrandola per la maglietta,
Jack salì sulla sua bici , e andò a casa dell'amico. Bussò alla porta continuamente ma nessuno gli rispose

<<Dove sei figlio di puttana>>sussurrò cercando di chiamarlo e bussando contemporaneamente,dalle spalle però sente la sua voce

<<Che ci fai a casa mia?>>domandò Seven

<<Dimmi la verità, oggi cosa hai fatto con Ashley?>>disse Jackson avvicinandosi all'amico con aria minacciosa

<<prendo le chiavi di casa mia e te lo racconto>>disse Seven prendendo le chiavi dalla tasca

<<ho qualcosa da mangiare in casa, i miei sono a lavoro, preferisci dei biscotti o dei waffle?>>domandò

<<Non voglio entrare in casa, voglio solo sapere come hai potuto farlo>>

<<Jackson era d'accordo, voleva farlo ok? Che c'è adesso non ti fidi neanche di un fratello?>>disse Seven togliendosi la maglietta per il troppo caldo e mettendo ordine in giardino

<<io mi fidavo, ma pensavo ti mettessi contro i ragazzi del tuo stesso livello, avete due anni di differenza tra l'altro>>

<<smettila di fare il paladino della giustizia,non le ho fatto nulla!>>esclamò Seven cominciando a infastidirsi

<<l'hai stuprata>>

<<ti sei rammollito, prima non avresti detto così, ti sei forse innamorato?>>disse Seven girandosi verso Jack e sorridendo

<<Non c'entra l'amore, c'entra che eravamo stati chiari, non dobbiamo dare fastidio ai più deboli>>disse Jack alzando la voce

<<Fammi capire bene...quindi sei tu il capo?tu sei grande,grosso,forte, un guerriero, un capo gang,sei il pesce grosso e noi i pesci piccoli, dobbiamo inchinarci ai tuoi ordini?>>domandò Seven avvicinandosi al viso di Jackson

<<sono solo il creatore di questo gruppo, fine,e per non aver rispettato le regole sei fuori!>>esclamò Jackson

<<Sai che cazzo me ne frega di te?! delle tue regole del cazzo?! di quei falliti che ti leccano i piedi e di quella puttana che difendi più della tua vita?! Io ero tuo amico e adesso mi cacci per una sfigata, mi fai schifo Jack non vali un cazzo di niente brutto stronzo, traditore, figlio di puttana!!>>urlò Seven buttando fuori tutta la rabbia che aveva dentro,

<<Hai fatto quello che volevi, adesso prenditi le tue responsabilità e chiudi il becco>>sussurrò Jackson.
Seven mentre Jackson andò verso la sua bici, gli saltò addosso e lo prese a pugni, i due cominciano a spingersi, a darsi calci ovunque, in tutto il quartiere si sentono le urla di Jack e Seven, fino a quando Jackson trovò un piccolo vaso per le piante, riuscì ad allontanare Seven e prendendolo glielo o tirò in faccia mettendolo al tappeto definitivamente, il ragazzo aveva una ferita grave alla fronte, ed era disteso per terra probabilmente svenuto, Jack con il fiatone si inginocchiò davanti all'amico. Spuntò anche Sam, che vede la situazione e andò ad aiutare Seven.

<<Non respira più Sam, ho già controllato>>disse Jack guardandolo, il ragazzo prese una pistola e la puntò verso Jack.

<<Perché l'hai fatto?! Perchè?!>>urlò Sam

<<ha violato le regole, non doveva farlo!>>disse Jackson alzandosi in piedi

<<Cosa ha fatto?>>chiese Sam cominciando a tremare

<<ha stuprato Ashley>>rispose Jackson alzando le mani lentamente

<<Ashley non conta nulla per noi, è una ragazzina come altre,hai ucciso un nostro fratello per una ragazzina che nemmeno conosci!! Come hai potuto? Sei un idiota, sacrificare uno dei nostri, per dei sentimenti, per la compassione, mi fai schifo sei un traditore, un incosciente!!>>gridò Sam cominciando a piangere e continuando a tremare mentre puntava la pistola a Jackson

<<allora spara Sam, che aspetti, perché non lo fai? Premi il grilletto, termina il nostro gruppo, che ne dici?>>disse Jackson avvicinandosi al ragazzo con le mani in alto

<<Seven e me morti...e tu che farai? Ti ucciderai dalla disperazione, ma ti conosco, uccideresti prima Ashley, perché secondo te è stata lei a iniziare tutto>>aggiunse

<<Non mi cambia chi ucciderò prima, voglio sia te che lei morta ,è giusto che tu abbia la punizione che meriti>>sussurrò Sam continuando a fare scorrere le lacrime piene di amarezza e dolore sulle sue guance, poi premette il grilletto, varie volte.
La pistola era scarica, la guardò stupito, poi la fece cadere sul prato, un tizio, incappucciato lo colpì da dietro con una grande pietra sulla nuca, cadde sul prato come un peso morto, accompagnato dalla pioggia che cominciava a cadere su di lui, la persona incappucciata era Ashley, aveva ricambiato il favore di qualche momento prima, Jackson incredulo scoppiò in lacrime, cadde sulle due ginocchia alzando la testa e chiudendo gli occhi lasciandosi andare in un pianto disperato, mentre la pioggia si fece sempre più forte, così il gruppetto di Jackson arrivò al termine, la morte dei suoi migliori amici davanti ai suoi occhi, Ashley andò da lui e lo abbracciò cercando di consolarlo, in quel istante che fino a quel momento sembrava il pomeriggio più brutto della sua vita.

Il Potere Logora Chi Non Ce L'haDove le storie prendono vita. Scoprilo ora