Interrogatorio formale

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[7.6]

In quel lago che rifletteva l'immagine  delle montagne, la mattina dopo il sole sorgeva e si rifletteva sulle acque quasi sempre cristalline e calme, dato che il vento veniva bloccato dalle vette.
La luce riflessa illuminava la casetta non troppo piccola,  dove Mark aveva deciso di trasferirsi.
Durante le prime ore del giorno l'aria era fresca e il cinguettio degli uccelli era una sorta di sveglia tranquilla, leggera e rilassante. Fuori dalla casetta fatta principalmente in legno, regnava la pace e il rumore di sottofondo della natura, del fruscio degli alberi, del cinguettio degli uccelli, dei versi di qualche animaletto che andava e veniva e, talvolta, anche qualche animale più grande, come cervi e alci, i quali, però, non appena sentivano un rumore improvviso, si dileguavano.
Era magnifico il gioco di luci e colori meraviglioso che, unito ai rilassanti suoni che si sentivano tutto il giorno, rilassava il corpo e la mente, portando pace e benessere interiore.
In quel posto c'era, per fortuna, pochissima gente, ciò  permetta di godersi questo spettacolo.
Era il paesaggio del Vermont che Markus guardava seduto su una sedia di legno, di fronte a quel grande lago costeggiato da collinette e montagne.
Teneva tra le mani una sigaretta mentre fissava l'acqua immerso nei suoi pensieri, dalla casetta uscì Viola con indosso ancora un pigiama metà grigio e metà nero prestato dall'amico, si grattò la testa, tirò uno sbadiglio con gli occhi ancora chiusi e con il sonno che la costringeva a tornare a letto.
Si girò verso Mark, gli andò incontro senza fare movimenti bruschi e camminando con calma cercando di non cadere.

<<Buongiorno>>sussurrò Viola incrociando le braccia

<<Dormito bene?>>domandò Markus mantenendo lo sguardo sull'acqua

<<Si, grazie il divano letto era abbastanza comodo, in più ne ho approfittato per guardare la TV ieri sera visto che ne avevo l'occasione>>rispose sbadigliando ancora

<<Si infatti l'ho dovuta spegnere stamattina, stavi guardando una sit-com>>

<<Già, ascolta c'è qualcosa da mangiare per colazione?>>domandò Viola avvicinandosi a Markus

<<Dovrebbero esserci dei cereali e del latte, ma non ne sono sicuro>>rispose voltandosi verso di lei e prendendo un sassolino

<<Non ne sei sicuro? È un bel guaio, vado a controllare allora>>disse andando verso la casetta. Andò in cucina con passo svelto, al primo stipetto che aprì trovò una scatola di cereali integrali, dei biscotti e il latte, guardando il pacco dei cereali vide la scritta "integrali" che le diede abbastanza fastidio.
Mark rientrò in casa con la sedia, e la posò al suo posto, Viola andò con passo svelto verso di lui e gli fece vedere la scatola mettendo il dito sulla scritta "Integrali".

<<Cereali Integrali, fibra di frumento integrale, ideale per la prima colazione,  scatola di duecento grammi, dov'è il problema?>>domandò Markus dubbioso

<<Markus sono "Integrali">>disse Viola alzando le sopracciglia

<<Provi odio verso i cereali integrali?>>

<<Non mi piacciono molto, capisci?>>disse sbuffando

<<Ci sono i biscotti, e poi devo chiamare i ragazzi perché devono ancora fare la spesa>>rispose prendendo dalle mani della ragazza la scatola

<<Ascolta, facciamo un giretto a piedi, preparati, sistemati i capelli perché sembri una ragazza appena uscita da un centro->>

<<Centro di recupero per tossicodipendenti>>disse facendo una smorfia e interrompendo Markus

<<Esatto e raggiungiamo un café qui vicino, che ne dici?>>la ragazza ci pensò qualche secondo distogliendo lo sguardo, poi annuì e si andò a vestire.

Il Potere Logora Chi Non Ce L'haDove le storie prendono vita. Scoprilo ora