ch. 7

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Perché la gelosia viene considerata con il colore verde?
il verde dell'erba appena tagliata, il verde delle foglie appena nate...
il verde del basilico più fresco.
come può tutto ciò portare alla gelosia o all'invidia?
non poteva essere un altro colore tipo il lilla...
sei lilla di gelosia!
si, è orribile...
oppure sei nero di invidia...
beh non suona male...
meglio del nero di gelosia...
sei viola di gelosia...
nah è orrendo...
ma scusa perché si dice sei rosso di rabbia o sei rosso passione di rabbia...
è orribile uguale...
da oggi sei lilla di invidia e nero di gelosia...
orribile ma almeno non uccidiamo il verde!
sospirai del mio cervello.
di cosa ero invidioso in realtà?
avevo degli amici fantastici.
hobi hyung e joonie hyung erano perfetti per me.
saggi e appiccicosi.
e allora cosa ho visto in quel momento che mi ha ferito?
non poteva essere il loro momento.
ne l'abbraccio.
sicuramente non il bacio.
ho baciato molto hobi e joonie sia prima che eravamo single che ora che non lo sono più.
il nostro rapporto è molto strano, unico e poco convenzionale e sono stati così fortunati a trovare delle anime gemelle che hanno capito e non ci hanno separato.
ero felice che anche le mie anime gemelle avessero amici solidali come i miei.
allora perché sento questo sentimento?
se non è il rapporto che mi disturba, cos'è che mi lascia così ferito?
cosa mi ha scioccato a tal punto da scappare da lì?
ripensai a tutto.
una cosa c'era.
Tae era scappato da me, andando da loro...
koo lo aveva seguito abbandonandomi da solo senza una parola...
Avrei voluto che mi aspettasse.
Avrei voluto andare con lui.
Egoisticamente avrei voluto che tae sarebbe venuto da me anche se era impossibile visto che il motivo per cui era scappato eravamo io e koo... però... però ero stato lasciato indietro.
Ancora.
Ecco cosa si riduceva tutto.
Non ero invidioso del loro rapporto ero invidioso di non essere considerato nel loro rapporto.
Ero geloso del fatto che ero stato mollato da solo, quando anche io volevo sapere come stava...
Volevo scusarmi per le parole che ho detto senza pensare, come risposta ad un attacco.
Volevo conoscerlo per davvero...
Vorrei almeno averne la possibilità...
Possibilità che ogni giorno ci bruciamo l'uno con l'altro per comportamenti idioti come questi.
Sospirai e aprii gli occhi.
Ora mi ero capito meglio, ma non avevo una soluzione.
O meglio, a caldo sarei voluto tornare da loro e fare una scenata epocale.
Ma non ne avevo la forza o la voglia.
Perché dovevo inseguire le mie anime gemelle?
Perché io?
Perché loro non potevano fare lo stesso e trovarci a metà?
Guardai la sveglia erano le sette di sera.
Avevo buttato la giornata nella commiserazione.
sospirai scontento di me.
Mi tolsi le coperte e saltai dal letto.
-cazzo!
peccato che un piede rimase incastrato e caddi di faccia per terra come un sacco di patate.
cercai di fermare la caduta con le mani, non pensando che la mia elettricità era un po' fuori controllo per via delle mie emozioni non belle.
feci saltare la luce.
Gemetti sconsolato.
Mi rannicchiai per terra con le lacrime di irritazione negli occhi
-cazzo.... e io che speravo di far saltare la luce col del bel sesso!
sbuffai.
mi girai a pancia in su e piegai la gamba, con le mani liberai il mio piede, ancora incastrato nelle lenzuola e buttai le coperte sul letto, alzandomi.
con una mano creai un po' di luce con la scossa ad alta tensione.
misi il piede che era stato incastrato, facendo un passo e il mio ginocchio cedette facendomi cadere di nuovo, ma questa volta bloccai subito il mio potere.
sospirai.
cazzo!cazzo!cazzo!
Mi girai di nuovo e presi tra le mani la caviglia massaggiandola.
non aveva niente tranne un po' di gonfiore, segno che quando ero inciampato avevo preso una bella storta.
feci una smorfia quando toccai un punto particolarmente sensibile.
mi alzai ancora una volta e con più delicatezza appoggiai il piede ma senza caricare troppo il peso su di esso.
andai in cucina zoppicando per poi prendere degli avanzi per cena e scaldarli al microonde.
Presi anche dei piselli congelati.
quando tutto fu pronto, tornai nel salone e sul divano.
Misi i piselli surgelati sulla mia caviglia dolorante e accesi la TV mangiando mentre la guardavo.
Mi ero rifiutato di guardare il cellulare, per paura di quello che avrei visto, o l'assenza di esso.
Avrebbe fatto più male le loro parole o il non considerarmi affatto?
Che giornata di merda.
Meno male che mancavano poche ore al nuovo giorno.
Sperando che sarebbe stato meglio insieme alla mia caviglia.
dopo cena e dopo una tisana, mi raggomitolai con il mio film preferito, the notebook, in sottofondo, mi appisolai.
Avevo ancora sentimenti contrastanti ma in questo momento ero solo preoccupato per la mia caviglia.

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