ch. 56 finalmente noi

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Kook ci fece uscire dagli conglomerati di appartamenti per poi entrare nella foresta.
Era bellissima, la neve che imbiancava tutto rendeva il paesaggio magico.
era bellissimo.
un timido sole che faceva risplendere la neve con i suoi raggi.
era un paesaggio veramente stupendo.
-dove stiamo andando?
non mi resi conto che appena ci siamo addentrati nella foresta tae era rimasto indietro e ora eravamo solo noi due da soli.
kook non mi rispose continuando a camminare.
una volta che gli alberi  si stavano aprendo rimasi senza fiato.
c'era una spiaggia innevata con un lago giallo ghiacciato.
la roccia della montagna  era alta e c'era una cascata anch'essa ghiacciata che scendeva nel lago.
era uno spettacolo stupendo.
mi guardai intorno assorbendo tutto.
kook mi fece scendere.
k-volevo aspettare quando stavi meglio... ma... Sei così testardo...
kook mi stava guardando con così tanto affetto che anche senza il legame lo sentivo in me.
-è bellissimo... cos'è questo posto?
k- è Yellog.
-yellog?
k-si... il lago giallo...
ridacchiai.
Yellog.
nome poco originale ma andava bene così.
mentre stavo continuando a guardare il lago.
kook mi prese la mano spostandomi verso una coperta.
mi avvicinai e c'erano sopra dei pattini.
-cosa?
feci un sorriso.
k-so che forse non sarebbe il caso visto la tua spalla...
iniziai a saltellare.
-voglio voglio!!!!!
kook ridacchiò.
k-va bene, ma appena senti dolore ci fermiamo.
non me lo feci ripetere due volte sedendomi sulla coperta e mettendo i pattini del ghiaccio.
anche kook se li mise per poi accompagnarmi sul lago.
-è sicuro?
k-questa parte della foresta ha un clima diverso... non si scioglierà a meno che non sia arrivato il suo momento...
alzai gli occhi al cielo.
Così misterioso.
-un si andava meglio...
kook rise.
provai il ghiaccio ed era stupendo.
iniziai a pattinare sempre più sicuro.
non pattinavo da anni.
l'ultima volta che avevo messo i pattini è stato quando era arrivato hoba e i miei genitori erano morti.
kook mi lasciò fare anche se sempre con un occhio vigile nel assicurarsi che non fossi caduto.
Soprattutto non sulla spalla.
era così bello.
mi sembrava di essere libero.
chiusi gli occhi allargando le braccia per poi incrociarle sul mio busto e girare come una trottola.

sei bravissimo... sei bellissimo...

feci un piccolo sorriso ai suoi pensieri e aprii gli occhi e lo guardai.
tremai del suo sguardo di passione, amore ma anche desiderio.
tremai per l'intensità che mi stava dando.
k-hai freddo?
scossi la testa.
allungai la mano e lui la prese tirandomi a se.
ci guardammo negli occhi e poi entrambi li chiudemmo per poi baciarci.
non era un bacio affrettato ma gentile e tenero.
mi leccò il labbro inferiore e io sorrisi.
k-torniamo alla coperta...
mi fece tornare indietro e ci sedemmo.
non mi accorsi che c'erano due cestini qui.
probabilmente perché ero così affascinato dall'ambiente e dai pattini che non li avevo nemmeno visti.
k-devi mangiare se vogliamo stare qui ancora un po'...
feci un cenno e kook aprì il primo cestino passandomi un contenitore ancora molto caldo.
k-fai attenzione c'è della zuppa.
mi passò un cucchiaio e aprii il coperchio.
il profumo era buonissimo.
senza tante cerimonie iniziai a mangiare con gusto.
anche kook si era portato per sé della zuppa calda.
kook poi mi fece un sorrisetto.
k-hai posto per il dolce?
-ho mangiato della zuppa non chissà che...
tirò fuori due tazze con un termos che aprì versando il contenuto nelle tazze.
-è cioccolata?
k-beh hai bisogno di zuccheri..
tirò fuori anche un contenitore che aprì rivelando due fette di torta al cioccolato e poi un sacchetto di marshmallow da mettere nella cioccolata.
-come?
kook mi fece un sorriso.
k-hoba hyung e nam hyung sono fonti di informazioni...
arrossii.
-ma te l'hanno detto una vita fa... come te lo ricordi?
k-riguardava te... perché non avrei dovuto ricordarlo? sono passati solo cinque mesi da quando ci siamo conosciuti non millenni...
sbattei le palpebre.
presi un boccone di torta pensando.
cinque mesi.
sembravano passati anni.
cinque mesi e la mia vita era completamente diversa!
non ero più neanche sulla terra!
avevo combattuto e vinto!
avevo creato un legame d'anima, avevo trovato il mio famiglio o qualcosa del genere.
avevo anche ritrovato il gatto che avevo perduto da bambino e che non ricordavo.
mi girai a guardare kook.
-il mio bisnonno mi ha lasciato un pianeta... non so dov'è... ricordo solo che è nella cintura di orione, che ha sei lune e un sole...
k-beh ne sai abbastanza per trovarlo... Quindi andremo lì...
kook mi stava già guardando con affetto.
registrai le parole.
-aspetta davvero?
k-quando abbiamo finito qui, possiamo andare a cercare quel pianeta e se ci piace possiamo farla diventare casa...
-non vuoi restare? questa è casa tua...
kook mi fece un sorriso triste per poi guardare il lago.
k-ormai questa non si sente più come casa... troppo dolore ci ha dato sia con te che senza... credo che abbiamo bisogno di un cambio di scenario...
feci un sorriso e mi buttai su kook, mi mise le sue mani sui miei fianchi e ridemmo.
ci baciammo e prima che potessimo andare oltre mi alzai andando verso gli alberi, presi un po' di neve trasformandola in una palla per poi lanciarla contro a kook prendendolo in pieno viso.
k-ehi!!!
ridacchiai.
-prendimi...
kook non se lo fece ripetere due volte alzandosi e iniziando a seguirmi.
non so quanto correvamo tra gli alberi, tra risate e palle di neve ma alla fine kook riuscì a prendermi facendomi girare per poi cadere nella neve ridendo.
mi misi accanto a lui allargando le braccia e le gambe per poi chiuderle.
k- che stai facendo?
-angeli di neve...
kook mi seguì per poi alzarmi e tirai su kook.
guardai i nostri angeli nella neve per poi guardare kook che già mi stava guardando.
k- sei più bello di un angelo...
gli sorrisi accarezzandogli una guancia.
si stava avvicinando per baciarmi quando un ramo fece cadere la neve su di lui e io scoppiai a ridere piegandomi a metà dalla sua faccia sconvolta.
k-non è divertente!!!?
risi ma vidi che anche lui cercava di non ridere e aveva un luccichio pericoloso negli occhi.
feci un passo indietro ma era troppo tardi, con un balzo era riuscito a liberarsi dalla neve, anche con l'aiuto dei suoi tentacoli e mi aveva preso, mettendomi sulla spalla riportandoci alla nostra coperta.
prima di farmi scendere mi diede una pacca sul culo e io ridacchiai.
quando mi mise giù lo tirai a me e ci baciammo.
il bacio si trasformò molto velocemente in lussuria.
i nostri corpi si stavano strusciando cercando l'attrito tanto agoniato.
Gememmo l'uno nella bocca dell'altro.
-ti voglio... fuori...
kook si spostò togliendosi la magliatta.
come un magnete le mie mani esplorarono il suo corpo.
Non faceva così freddo come pensavo ma in quel momento non ci pensai molto alla stranezza ma mi lasciai guidare dalla lussuria.
-sei bellissimo...
k-mi hai già visto nudo...
-non potrei mai abituarmi...
mi sporsi alzando le braccia e senza altre parole kook tolse la mia maglietta.
k-cosa vuoi?
-voglio te... voglio che mi leghi...
kook si spostò guardandomi negli occhi.
k-sei sicuro? posso aspettare ancora un po' se vuoi...
scossi la testa.
-quello che è successo mi ha ricordato ciò che conta davvero... non voglio più aspettare se non vuoi...
k-ma non abbiamo ancora risolto nulla...
Ridacchiai.
-ne abbiamo davvero bisogno? tu ora ti fidi di me... conosci il mio valore e sai che i miei piani vanno bene e li consideri... avremo tempo per avere una tavola rotonda... e sbaglieremo ancora in futuro, ma c'è la faremo... perché saremo insieme!
k- ma non ti fidi ancora di me...
scossi la testa.
-mi fido di te...
k-credi ancora che io non prenda le decisioni giuste?
-se la decisione diventa unanime  conta davvero cosa penso?
k-probabilmente no... quindi... insieme bam!
ridacchiai.
-insieme bam! ora amami... fai l'amore con me e legami... il resto può aspettare...
kook mi sorrise.
mi sporsi e ci baciammo.
questa volta niente ci interruppe neanche i nostri pensieri.
gememmo di piacere.
i vestiti vennero tolti e kook mi diede un tentacolo che misi in bocca bevendo l'afrodisiaco.
questa volta non lo rifiutai.
sapevo che ne avevo bisogno se non volevo ferirmi.
uno dei tentacoli più piccoli iniziò a prepararmi per poi passare a quello più grosso.
-sono pronto!!! sono pronto!!!! basta...
gememmo di piacere quando finalmente tornammo ad essere uno.
le sue spinte iniziarono lente per poi aumentare di velocità.
il tentacolo rosso alla fine si unì nel mio culo giocando con la mia prostata.
-kook..
k-vieni con me piccola...
non me lo feci ripetere due volte e venni.
il mio orgasmo era così forte che la mia vista aveva i puntini.
kook cavalcò l'onda di piacere continuando ad andare.
l'ipersensibilità non mi dava così fastidio come ho sempre pensato.
sarà l'afrodisiaco...
gemetti di piacere e sentii un altro tentacolo sostituire quello rosso fino al mio secondo orgasmo.
al quinto orgasmo consecutivo sentii che il mio cazzo ormai non aveva più la forza di venire.
Se continuava così mi si sarebbe staccato per sfinimento!!!!
-kook...kook... aaaahhhh...
gemetti nella sua bocca e per la prima volta in vita mia ebbi un orgasmo diverso.
o cazzo era questo l'orgasmo prostatico?
la mia vista era completamente bianca e kook poi si spostò. tirandomi su di lui.
-cazzo!!!
k-benvenuto nel mondo del piacere infinito!
e non aveva tutti i torti.
continuavo a sentire piacere ad ogni fibra del mio essere.
k-rilassati e riposati la prossima volta sarà per il nostro legame...
così caddi in un sonno profondo.
Anche il mio cazzo ringraziò.

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