ch. 13

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Mi stavo svegliando, sospirai contento e arricciai il naso e mi strusciai sul morbido.
Non so cosa mi stava riportando dal mondo dei vivi, ma volevo restare nel calore ancora per un po'.
Arricciai il naso.
Mi accoccolai meglio sul mio cuscino.
Nel calore mi riaddormentai.
Mi sentivo così al caldo.
Molto caldo.
Forse troppo caldo.
Cosa?
tossii per la mancanza di ossigeno.
Sbattei le palpebre confuso.
Mi guardai intorno non realizzando davvero ciò che stavo vedendo.
C'era del fumo.
Mi guardai intorno, ancora non capendo, dove sono?
Non vedevo nulla, c'era troppo buio.
Sentii una forte esplosione vicino e tante urla che si stavano avvicinando.
Ero ancora molto confuso ma mi alzai.
Sentii delle urla spaventate, urla agonizzanti dal fuoco che li stava bruciando vivi vicino a me.
Vidi il rosso del fuoco venire verso di me, ma non raggiungermi veramente.
Mi aveva attraversato e non stavo bruciando!
Cosa stava succedendo?
Toccai le fiamme vicino a me ma non c'era calore.
Era come se fossi presente ma senza esserlo veramente.
come poteva essere?
stavo sognando?
era reale?
un ricordo forse?
Ma un ricordo di chi?
Mio?
Di kook?
Di tae?
Mio era strano, non avevo nessun ricordo in questo senso, non che centrasse con un esplosione e del fuoco...
mi avvicinai di nuovo al fuoco.
allungai la mano per toccarlo.
Continuavo a non capire.
Se era un sogno perché il fuoco era caldo?
Certo caldo ma non bollente.
ero in un sogno a metà?
che poi come potevo essere in un sogno ma poi non esserlo?
cosa stava succedendo?
da dove veniva il fuoco?
una donna completamente carbonizzata col fuoco ancora su di lei venne verso di me.
io feci qualche passo in dietro spaventato guardandola.
-cosa...
s-devi stare attento!!!! il fuoco brucia tutto!!!! sempre... gli alieni non sono invincibili... muoiono così facilmente ahahahah...
la sua risata mi fece venire i brividi.
il fuoco allora la prese completamente e qualcosa esplose facendomi spaventare, saltare e urlare.
mi svegliai sudando e urlando.
avevo il respiro corto, mi toccai per essere sicuro che ero ancora tutto intero.
ricordavo tutto.
Sbattei le palpebre.
mi guardai intorno.
Ora ero a casa mia ed ero sdraiato sul divano con la mia coperta gialla a tenermi al caldo.
Kook non si vedeva da nessuna parte.
Avevo il cuore ancora in gola, anche se il respiro si era lentamente calmato.
Meno male era solo un sogno.
Rabbrividii al ricordo delle urla e quel fuoco.
Rabbrividii di nuovo al pensiero della donna.
Cosa voleva dire che gli alieni bruciano?
bruciamo anche noi umani, non solo loro, è normale che sia lo stesso anche per loro, metà sono umani.
non capivo.
Questo sogno era incomprensibile, tranne per le sensazioni di terrore che mi aveva lasciato addosso.
Feci ancora qualche respiro per calmarmi.
Sentii dei movimenti verso la porta e mi tirai su e mi girai a guardarla.
Kook stava entrando con un sacco di borse accompagnato da tae.
stavano bisbigliando, probabilmente koo gli aveva detto che stavo ancora dormendo.
-ciao?
saltarono entrambi, al sentire la mia voce, tae lasciò cadere tutte le buste, e si girarono a guardarmi.
Sorrisi e ridacchiai delle loro facce.
k-merda mi hai spaventato!
risi per davvero.
Erano così buffi.
-dove sei andato?
si tolse le scarpe, andando a portare la spesa in cucina seguito da tae, senza rispondermi.
tae mi stava guardando mordendosi il labbro a disagio.
lo vidi con la coda dell'occhio, io lo ignorai.
Volevo fare lo stronzo.
k-siamo andati a fare la spesa... nel tuo frigorifero c'è solo roba gia pronta... dovresti mangiare piu cibo fatto in casa... è più salutare...
sorrisi della sua preoccupazione.
-peccato che non so cucinare e non ho mai tempo reale, anche se potessi sarebbe troppo lavoro...
Scrollai le spalle.
Ero pigro lo sapevo, ma preferivo così che cercare di cucinarmi qualcosa e dare fuoco alla casa.
k-fortunato per te, hai due anime gemelle che sono fantastici in cucina...
t-tutto merito di jin hyung...
k-o della sua assenza...
koo mi guardò e con un tono cospiratorio bisbigliando.
k-sai, se il nostro cuoco si ammala due cose potevamo fare morire di fame o cucinare per sopravvivere...
Misi il broncio.
-io sarei morto di fame...
Scrollai le spalle.
t-hobi hyung e namjoon hyung non sanno cucinare?
lo guardai brevemente prima di girarmi dall'altra parte, senza degnarmi di riconoscere le sue parole.
Non notai lo sguardo ferito di tae, mentre koo si.
k-minie...
Bene allora.
-joonie potrebbe far esplodere di nuovo la cucina... hoba è già più bravo... ma anche lui non sempre ha voglia o tempo...
k-capisco...
t-che vuol dire fare esplodere di nuovo la cucina?
Sapevo cosa stava facendo.
Volevo ignorarlo.
Volevo fargli provare il dolore che aveva dato a me.
Ci ero rimasto troppo male e volevo vendetta, ma poi sospirai.
non avevo più cinque anni.
In fin dei conti era la mia anima gemella anche se era un coglione.
E per di più se nessuno iniziava a comunicare ci sarebbero solo un sacco di cose irrisolte.
Sbuffai e gemetti.
-joonie non dovrebbe avvicinarsi ad una cucina, taglia le cipolle col coltello al contrario, brucia l'acqua ma non la pentola...
k-ha bruciato l'acqua? Come caspita ci è riuscito?
-non chiedere, pentola intatta ma l'acqua bruciata... non so che dire... ha acceso il forno e non so come è esploso? sembravamo usciti da un camino...
t-cena o pranzo bruciato?
ridacchiai allora al ricordo di quando, dopo aver arieggiato la stanza, avevamo aperto il forno e sorpresa sorpresa, era tutto intatto.
-cena e no era ancora crudo... Il mistero...
k-affumicato?
-affatto... In realtà non si è neanche sporcato, abbiamo tolto tutto e messo nella padella mentre joonie si faceva la doccia... abbiamo cotto così il pollo arrosto...
tae e Koo scoppiarono a ridere.
t-ora capisco perché jin hyung gli ha proibito di entrare in cucina...
-tiene alle sue pentole...
Feci un cenno affermativo e soddisfatto.
k-molto...
ridacchiai.
t-dio della distruzione al suo meglio...
-o no... il meglio è stato quando si è dimenticato di aprire la porta finestra e ci è passato attraverso come se fosse un fantasma.
quando si è reso conto a toccato il vetro che aveva la sua sagoma del passaggio e si è frantumato...
risero entrambi e io con loro.
Era stata una giornata comica quella.
Ma abbiamo deciso che per continuare ad essere vivi namjoon hyung doveva stare lontano dalla cucina e dai vetri.
k-l'ho visto spaccare i suoi nuovi occhiali solo prendendoli in mano...
-a si, ne cambia uno al giorno.... li apre e gli rimangono in mano le aste... Troppa forza... Per poco non si accecava con una di loro...
risero di brutto.
-quando si è rotto il piede è riuscito a rompere anche le stampelle...
t-no vabbè... come?
guardai Kook e poi tae.
mi avvicinai ad entrambi, abbassai la voce.
-usandole normalmente... ci ha appoggiato il peso, una si è rotta a metà e lo abbiamo visto finire col culo per terra... una volta che siamo stati sicuri che non si fosse fatto più male, abbiamo riso per mezza giornata... è stato divertente rientrare nel negozio cinque secondi dopo con due parti di una stampella di ferro.
il negoziante era sconvolto! pensava lo avessimo usato come arma!
risero di più...
quando tornò il silenzio nella cucina.
Kook aveva tolto gli ingredienti e stava cucinando.
io mi ero seduto sul piano per guardare, mentre tae stava passando gli ingredienti che tagliava.
Erano una macchina ben oliata.
si vedeva che cucinavano spesso insieme.
un sorriso abbellì le mie labbra.
mi piaceva questa domesticità.
mi sentivo parte di qualcosa anche se ero solo seduto a guardarli cucinare.
avrei dovuto essere geloso?
forse.
lo ero? naah...
ero felice di averli li con me.
diversi ma uguali.
alieni ma umani.
li vedevo entrambi nel mio futuro..
speravo che riuscissimo a trovare un equilibrio tutti e tre.
tae mi porto alla realtà con le sue parole.
t-mi dispiace.
lo guardai, mi stava già guardando preoccupato.
-va bene...
Scrollai le spalle.
Non ero più arrabbiato, averlo vicino aveva anche curato il dolore del sentirmi rifiutato e inadatto.
t-no, non lo è... so che non sai delle nostre tradizioni... capisco come poteva sembrare... pensi che ti stessi rifiutando e non è così... avrei dovuto spiegarti subito tutto, invecemi sono allontanati così bruscamente...
guardai koo che mi stava guardando con speranza.
Vedevo la sincerità in tae e vedevo la speranza di koo.
Non era facile ma ci stavano entrambi provando...
Stavano facendo uno sforzo.
Avrei dovuto farlo anche io se li volevo... Se volevo un futuro con loro.
Inspirai.
-koo mi ha spiegato in un certo senso... ha fatto male ma capisco... anche se secondo me sono stronzate... capisco che non è facile dimenticare la propria educazione per qualcosa di diverso e nuovo... Non avrei dovuto saltare subito alle conclusioni... Non posso pretendere che facciate tutto come umani...
Feci un cenno credendo a quello che dicevo.
t-grazie...
sorrisi allora della sua gratitudine.
-ma non ti ho perdonato... ora sono tre volte che sono arrabbiato con te...
Tae ridacchiò.
t-mi farò perdonare... Vedrai...
-non vedo l'ora...
sorrisi e allungai la mano che tae prese subito stringendola come se fosse una promessa.
k-bene! la cena è pronta...
Sussultai, per un attimo mi ero dimenticato che c'era anche koo con noi.
tae sposto Kook, prendendo lui la padella calda, mentre io scesi per prendere i piatti, le bacchette e i bicchieri per noi, mentre koo prese da bere.
Ci accomodammo sul divano,
mangiammo con una replica degli Avengers che avevamo visto centinaia di volte.
-tutto buonossimo... da oggi cucini sempre tu!
Kook gemette mette tae rise.
t-è la tua anima gemella...
k-anche la tua... ma non ti vedo cucinare...
t-sai che non è il caso... non sono pessimo come namjoon hyung ma vorrei evitare di uccidere la mia seconda anima gemella... Una basta...
-esagerato...
k-o no non esagera... la sua cucina è immangiabile... in confronto il bruciato è commestibile!
t-ehi! Non sono così male...
K-È solo insapore... Come mangiare del cartone...
tae gli buttò il tovagliolo in faccia e koo rise.
io con entrambi.
erano carini.
La loro dinamica era carina.
Si vedeva che si volevano bene.
tae mise il broncio per poi guardarmi sconsolato.
t-purtroppo ha ragione... posso tagliare, sminuzzare e pulire, ma assembrare e cuocere non fa per me se vuoi del gusto nel piatto...
ridacchiai.
chiusi gli occhi quando ebbi finito e fui pieno e poi parlai.
-oggi mi è sembrato solo una montagna russa di emozioni e di dormire e mangiare... non ho fatto nulla ma sono ancora  esausto... un esausto pieno che ha fatto un pisolino...
gemetti allungandomi e facendo scrocchiare le articolazioni.
t-carino...
arrossii.
k-sei molto carino...
aprii gli occhi e li guardai fissarmi con affetto.
Le mie guance arrossarono.
-maratona?
Non volevo che finisse.
Non volevo che se ne andassero.
Forse anche loro lo volevano quanto me.
k-tutto quello che vuoi...
t-vedi? frustrato...
tae si alzò per sparecchiare mentre Kook si metteva comodo accanto a me.
Mi accoccolai meglio a lui.
koo scelse un film mentre aspettavamo tae che finisse di lavare i piatti.
Una volta fatto, tae si mise accanto a me dall'altra parte, drappeggiando una coperta su di noi.
gemetti contento nel calore di entrambi su di me.
il film partì, ma io ricaddi nei sogni senza sogni.
al sicuro tra le braccia delle mie anime gemelle.
Io ero al sicuro, ma lo erano anche loro.
Mi sarei assicurato che non succedesse nulla a nessuno di loro.
Non se potevo fare qualcosa per evitarlo.
Non avevo attivato il gene alieno e con esso i miei poteri solo per giocare, ma anche per difendere le persone a me care e me stesso.
Con questi ultimi pensieri mi lasciai finalmente riposare.

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