ch. 10

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Quando il sole stava perdendo il suo calore, io e tae decidemmo di scendere nel suo appartamento, che condivideva con Kook.
Quando entrammo non c'era nessuno.
Lo seguii in cucina e fece del ramen.
Mi sedetti sulle sedie guardandolo muoversi nel suo elemento.
-se ve ne andate nello spazio, posso venire con voi?
tae si girò a sorridermi.
t-ti conosco poco, ma so che se ti dicessi di no, ti nasconderesti nella nostra nave...
scrollai le spalle non offeso ma eccitato.
-vero... magari vi farei anche degli scherzi prima di rivelarmi...
t-non mi aspetterei di meno... ci fai impazzire già così e sono solo tre giorni che ci conosciamo... ma non devi preoccuparti... non ce ne andremo fino alla fine della laurea... al massimo faremo una vacanza nei pianeti qua vicino...
-verrò con voi!!!!
t-vedremo cosa dice Kook... comanda lui sai?
-ma se sono la sua anima gemella non comanderei io?
t-solo se è abbastanza frustrato... e fino ad ora si sta gestendo bene... quando ero io o anche gli altri due... erano una colla per le loro anime gemelle... so che hobi hyung una volta si arrabbiò con yoongi hyung perché lo seguì in bagno!
ridacchiai, conoscevo la storia, era prima che abitassero insieme, yoongi hyung era molto restio a lasciarlo andare.
-so che il marchio ha aiutato molto con l'ansia da separazione...
t-anche vivere insieme...
-posso chiedere perché jin hyung non vuole fare lo stesso a joonie? si amano molto... si vede da come si guardano l'un l'altro...
tae scolò il ramen mettendo i condimenti per poi passarmelo insieme ad una forchetta.
quando tae mi guardò vidi la malinconia in loro.
vidi anche il rimpianto e le sue mani stavano tremando.
allungai la mano e presi la sua.
la allacciammo.
mi sorrise grato.
per un po' mangiammo in silenzio.
t-mentre stavo combattendo i miei demoni... non fu solo Kook accanto a me... tutti e tre furono con me... e a volte mi hanno parlato delle loro paure....
quando tae stava continuando io lo bloccai.
-non dovresti dirmelo allora... mi dispiace avertelo chiesto...
tae capì e mi sorrise.
t-te l'avrei detto lo stesso... ma si, dovresti chiederlo a jin hyung...
mi accasciai gemendo sulla sedia.
-sono più vicino a yoongi hyung...
Tae ridacchiò.
t-questa è una cosa che mi sorprende... come siete diventati amici? capisco la sua apertura verso hoba... e nam hyung dopo, ma tu... Sei un enigma...
-sono diventato amico di yoongi hyung prima di joonie...
Ridacchiai della sua faccia stupita.
t-come?
scrollai le spalle.
-l'ho minacciato di cucinarlo se avrebbe ferito hoba...
t-te l'ha permesso?
Sbuffai.
-mi ha ringraziato di essere leale... da lì è stato semplice... mi piace la musica... sai visto che sono un ballerino e voglio insegnare danza... la musica fa parte di me... Quindi abbiamo cliccato...
t-yoongi hyung è un bravo produttore musicale...
-lo so... sono stato io a presentare yoongi hyung a joonie... il resto è storia...
Tae ridacchiò.
t-mi parlavano spesso di te... Ma non avevo mai creduto che tu saresti stato la nostra anima gemella o avremmo potuto conoscerci prima...
Mise il broncio.
-ma forse non eri ancora pronto? pronto per andare avanti...
t-ma koo ti stava cercando... ti sentiva vicino ma non riusciva mai a trovarti...
-giusto i sensi aumentati dei generali?
t-si, beh comandante... ma è anche un nobile nella nostra società... un puro...
-come yoongi hyung?
t-te l'ha detto?
-non ce n'è bisogno... hanno entrambi due occhi diversi... e a scuola ci è stato insegnato che solo i ranghi superiori hanno gli occhi di due colori?
Tae alzò gli occhi al cielo.
t-un modo carino per dirlo.. ranghi superiori... neanche se fossero diversi... siamo uguali... tranne per gli occhi... ma abbiamo lo stesso sangue... gli stessi poteri... Siamo identici.
-ma può aiutarvi senza legame...
t-si è più forte... più adatto ad essere un leader...
-quindi la roba arancione?
Indicai dove prima c'era stata la melma.
Tae mi fece un sorriso.
t-sai, i suoi tentacoli, mentre eravamo ancora tutti insieme a parlare, hanno iniziato ad agitarsi... hanno prodotto la sostanza sostanza e koo l'ha raccolta non capendo a che servisse... poi hanno cercato di trascinarlo fuori dalla porta... e beh mancavi solo tu... e ci siamo preoccupati... Sapevamo che volesse dire...
-quindi siete venuti da me?
t-tutti noi... joonie non voleva lasciarci andare da soli, dopo che eri scappato... hoba non voleva  saperne...
sorrisi della loro lealtà per me.
t-quando hoba ha aperto abbiamo capito... era per la tua caviglia... miei tentacoli hanno voluto mettetela... visto che non hanno potuto aiutarti producendo quello che ti serviva... Sono diventati esigenti quasi lottando con i tentacoli di koo per farlo.
lo vidi tremare.
Nel frattempo, entrambi avevamo finito di mangiare e io districai le nostre dita per accarezzargli la schiena.
La prima volta che accarezzai non successe niente, ma con la seconda volta sentii la maglietta muoversi.
grattai dove si muoveva e li sentii tutti vibrare.
-posso?
tae si alzò di scatto prendendo i nostri piatti e metterli in lavastoviglie.
rimasi congelato sul posto.
con la mano ancora protesa dove un attimo prima c'erano i tentacoli.
Il mio sorriso si abbassò in uno triste.
Guardai tae confuso e un po' ferito dalla sua azione.
Vidi tae aggrapparsi al tavolo.
t-non credo che sia giusto... dovresti toccare prima quelli di Kook, io sono solo platonico... Quindi vengo dopo di lui...
Mi sentivo rifiutato e attaccato.
Non sapevo se era una cosa il dover toccare prima quelli romantici.
Se era una tradizione.
Detto così mi sentivo rifiutato e faceva male anche se non era così.
Guardai tae ma lui non riuscì a tenere il mio sguardo.
-hai ragione... credo sia ora che torni a casa... mi dispiace di aver sprecato il tuo tempo...
Tae alzò di scatto la testa guardandomi ferito dalle mie parole.
Bene.
t-non ho detto questo...
Feci un piccolo sorriso che non raggiunse gli occhi.
Mi veniva da piangere.
Avevo in groppo in gola.
Non dovevo piangere!
Forse non era ancora pronto.
Non potevo obbligarlo a fare qualcosa, solo perché io volevo conoscerlo di più.
-vi vediamo in giro... grazie per il pranzo in ritardo...
Mi alzai dalla sedia e me ne andai senza fermarmi alla sua chiamata.
Fuori dal suo appartamento, mi appoggiai alla porta e lasciai scorrere le lacrime che ero riuscito a mala pena trattenere li dentro.
k-come mai stai di nuovo piangendo?
Sussultai girandomi a guardarlo.
cercai di asciugarmi le lacrime ma continuavano a cadere e stavo irritando i miei occhi continuando a fregarli.
Kook mi prese le mani bloccando il mio strofinamento, per poi tirarmi nel suo grande petto e nel suo caldo abbraccio.
Mi abbandonai nel calore della sua sicurezza e piansi lasciandomi andare alle emozioni che stavo trattenendo.

Angolo autrice
Aggiornamenti ogni week-end.
Ringrazio tutti per aver seguito e stellinato le altre mie storie.
Spero vi siano piaciute.
Grazie per il vostro tempo.
Ricordo che è tutto inventato, non copiare e scusate gli errori.
Stellinate
Ciao

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