6. La forza del debole

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T/n aveva provato un profondo senso di panico invaderla per tutto il tempo ma adesso l'unica cosa che riusciva a sentire era la rabbia di essere impotente di fronte ai loro nemici.
Avrebbe voluto farli a pezzi, scappare con Kenjiro e raggiungere la madre al sicuro.
Perché erano finiti in quella situazione? Perché il padre era morto?
Quelle domande continuavano a ronzarle nella testa senza risposte.
Cosa avevano fatto di male?
D'un tratto Kenjiro venne preso per il collo e sollevato violentemente da terra.
La ragazzina non riuscì a sentire cosa disse il sicario, lei pensava solo a doverlo eliminare.
Un brivido le corse per la colonna vertebrale e con uno scatto incredibile prese il coltellino dallo stomaco del corpo del dottore e lo piantò a fondo nella gamba di Frederick.
Quest'ultimo cacciò un urlo disumano e lasciò cadere il fratello nel fango.
Il sicario si chinò in ginocchio per estrarre il bisturi e in quel momento Kenjiro gli fu addosso.
Gli mollò un pugno sul volto con tutta la forza che aveva in corpo e il naso del sicario prese una forma strana cominciando a sanguinare.
Fu però un calcio nel fianco a far levare dai piedi il fratello, Arthur era furibondo.
"Come due mocciosi stanno creando tanto casino!!? Vi rimetto io in riga!"
Prese anche lui il coltello che teneva legato alla cintola e senza che T/n avesse il tempo di intervenire lo piantò nel fianco di Kenjiro, ancora piegato in due senza respiro.
Questa volta fu il suo urlo di dolore a riempire lo spazio in quel quartiere.
T/n, che già si trovava in piedi, corse più in fretta che poté verso il sicario con l'intenzione di sferrargli un calcio ma qualcosa la trattenne spintonandola indietro.
Le mani enormi di Frederick la stavano trattenendo per i vestiti e la trascinavano via dal fratello e da Arthur.
"Nooo!!! LASCIAMI ANDAREE!!" Un'ira che non aveva mai provato si impossessò di lei e cominciò a sferrare calci a più non posso, anche quando il bisturi ricoperto di sangue le puntò alla gola.
"Ti farò soffrire più che posso!" E con uno scatto velocissimo Frederick le procurò un taglio sulla spalla e uno lungo il braccio.
Un piccolo gridolino si sollevò da T/n mentre la risata del sicario si faceva sempre più intensa.
"No!! Lei non c'entra niente!! Se dovete prendere qualcuno quello sono io!!" Anche sfiancato e con poca voce in corpo Kenjiro ebbe la forza di gridare ma una sberla lo colpì al viso.
Arthur estrasse il coltello dal suo fianco e lo piantò senza alcuna esitazione nello stomaco del ragazzo.
"AAAHHHAHAH!!!" T/n non poteva più sopportare tutto questo. Urlò a squarciagola mentre dei rivoli di sangue cominciavano a colare dalla bocca del fratello.
"Lasciatela... and...are..." sospirò con un filo di voce Kenjiro.
"Credi di poter decidere?! Stupido ingrato figlio di una puttana." Arthur estrasse nuovamente il coltello.
"Vi farò fuori entrambi!" E scagliò un fendente verso il collo del ragazzo.
In quel momento era come se tutto stesse succedendo a rallentare.
Lo sguardo terrorizzato e adirato di T/n non poté fare a meno di fissare quello del fratello.
I due incrociarono i loro occhi e lei capì tutto.
Un piccolo sorriso malinconico si disegnò sulle labbra di lui e i suoi occhi azzurri bagnati ora dalle lacrime la fissavano a loro volta.
Uno sguardo dolce mentre il cuore di T/n prese ad accellerare i battiti.
'Noo non può succedere!' Pensò lei disperata nella mente in subbuglio.
Riuscì a sentire la voce del fratello anche solo guardandolo.
Quello era un arrivederci.
L'impatto del coltello sulla gola di Kenjiro provocò un grande schizzo di sangue che prese a grondare dalla ferita anche dopo che Arthur riportò il coltello nella posizione originale.
L'ultima cosa che T/n vide fare al fratello fu portarsi le mani alla gola e cadere di schianto nel fango, accanto al corpo del dottore.
T/n non sentì più nulla.
Ormai nulla aveva più importanza, nulla aveva senso.
Il suo unico obbiettivo era uccidere quei due mostri.
Era l'unica cosa che doveva fare fin dall'inizio.
Perché non si era svegliata prima?
Si maledisse con tutta se stessa mentre una rabbia potente la invase da capo a piedi.
Frederick la prese per i capelli, strappandole qualche ciocca ma senza esitare, quando volle cambiare presa, lo morse violentemente alla mano.
Quando lasciò la presa il segno del suo morso rimase impresso con leggeri rivoli di sangue e approfittò del momento di prendere il coltello del sicario e piantarglielo nel petto, attraversando con facilità i vestiti che indossava.
Quando fu certa che la lama fosse penetrata a fondo fino al manico, lo estrasse e lo piantò nuovamente lì accanto alla prima ferita.
Accecata dall'ira ripetè l'operazione perdendone il conto finché il sicario non diede più segno di movimento.
A quel punto la sua attenzione passò al suo collega che era rimasto pietrificato sul posto, di fronte al corpo del fratello.
Come osava restare lì?!
Lo sguardo di terrore di Arthur che girò sui tacchi e prese a correre via non la prese in compassione.
Lanciando il coltello lo azzoppò colpendolo al tallone e si precipitò su di lui, raggiungendolo a grandi falcate.
Lui era girato di spalle ma quando T/n si avvicino si voltò di scatto e le diede una gomitata.
Restando senza fiato si rialzò immediatamente, come se non importasse nulla ed estrasse il coltello dalla caviglia del sicario prima che lui potesse farlo con calma.
Il dolore lancinante che gli provocò gli fece estrarre di nuovo il suo coltello dalla cintola per colpire la ragazzina, buttandola a terra e sistemandosi a cavalcioni sopra di lei per tenerla ferma.
Preparò il fendente ma T/n fu più veloce.
La sua lama andò a conficcarsi nella spazio tra il mento e il collo provocandone la morte istantanea.
Il corpo a peso morto le cadde addosso e con fatica riuscì a strisciare fuori da lì.
Tutta quella rabbia improvvisamente svanì lasciando nuovamente il posto alla paura.
Si guardò attorno atterrita e cominciò a tremare guardandosi le mani con in pungo ancora il coltello.
Non poteva essere stata lei.
Non poteva aver fatto tutto quello.
Suo fratello non poteva essere morto.
Il respiro diventò affannato e credette di star soffocando mentre cercava di convincersi che tutto era un sogno.

4chiacchere in compagnia:
Riassuntino: Kenjiro e T/n cercano di difendersi dai sicari ma Kenjiro perde la vita.
T/n perde il senno e uccide Frederich e Arthur con una ferocia incredibile che a stento riesce a riconoscersi.
E adesso cosa succederà alla nostra T/n?
Grazie per essere arrivati fin qui!
A domani!
😘 SilverANBU

Ovunque Tu Sarai (Erwin X Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora