Il giorno successivo passò più in fretta di quanto T/n si aspettasse.
Gli ultimi preparativi le stavano davvero prendendo tutta la giornata e suo malgrado non aveva ancora visto Erwin.
'Probabilmente sta pensando alla sua squadra, meglio non disturbarlo.' Pensò lei mentre sistemava i finimenti per la partenza del giorno dopo.
Altair era quello meno entusiasta di tutti.
Oggi nemmeno lui sembrava volerla guardare, con la sua solita aria stanca mangiava adagio il suo pranzo all'interno del suo box.
La giornata era uggiosa e quindi era preferibile non fare uscire i cavalli per rischiare di farli ammalare.
In compenso ebbe l'opportunità di sentire per la prima volta le gocce di pioggia cadere sulla sua pelle.
Era al settimo cielo per questo, tanto da starsene fuori sotto l'acqua per almeno 10 minuti buoni, finché Hanji non l'aveva raggiunta per riportarla sotto la tettoia.
Era fradicia da cima a piedi ma era felice, nonostante il rimprovero della caposquadra non si pentì di averlo fatto.
Rientrata nelle stalle, dopo essersi cambiata, tornò dal proprio cavallo.
T/n si chiese se il giorno dopo loro due sarebbero riusciti ad andare d'accordo.
Ci sperò con tutta se stessa.
Sistemato ogni bardatura davanti al box, salutò il proprio destriero, regalandogli la felicità di una mela e qualche carota in più nella sua mangiatoia di avena.
Raggiunse i suoi compagni, ancora intenti a lucidare e ingrassare i propri stivali e attrezzature.
"T/n!" Sebastian la chiamò.
Con sorpresa gli rivolse uno sguardo curioso e lui proseguì: "contiamo su di te domani."
"Naturalmente." Fu l'unica cosa che riuscì a dire, da tanto era stupita.
"Dobbiamo tornare tutti qui alla fine. Ci conto."
"Vedi di impegnarti anche tu, Seb!" Esclamò Emy divertita.
"Se non sbaglio l'unico che non è riuscito a fare proprio niente nell'ultimo allenamento è stato Jin!"
"Come scusa!?" Rispose indignato l'altro ma una risata ruppe la discussione.
T/n era davvero felice, finalmente si sentiva parte di qualcosa.
Loro l'avevano accettata per quello che era e non poteva desiderare altro.
"Che c'è da ridere?" Chiese di nuovo Jin.
"Scusate, ahah. Sono solo contenta."
"Che non sei più l'ultima in classifica?" Chiese Sebastian con una nota di ironia nella voce.
"No no" lei si affrettò a rispondere: "Perché mi sento una di voi."
All'inizio loro non compresero il significato di quelle parole ma poi la risata e il sorriso di quella ragazza che fino a poco fa gli era estranea riappacificò gli animi e condusse tutti in un piacevole momento di giubilo.
Quando la sera rientrarono per cena, in mensa c'erano ormai quasi tutte le squadre.
Per la prima volta Sarah non poté darle alcun fastidio poiché era accompagnata da tutti i suoi compagni di squadra e allegramente si sedettero ad un tavolo per metà libero.
La loro piccola porzione di gioia che portarono in quella sala del tutto lugubre e silenziosa fece insorgere molte domande.
Come si poteva sorridere poco prima di una missione oltre le mura?
Che ingenui.
L'unico sguardo che poteva attirare quello di T/n però era solo quello si Erwin.
La osservava dal tavolo degli ufficiali, affiancato da Shadis e Mike che sembrava volessero terminare il loro piatto il più in fretta possibile.
T/n lo ricambiò, i loro occhi si incontrarono per qualche secondo e poi la ragazza venne nuovamente trascinata nella conversazione con Jin e gli altri.
Dal canto suo Erwin fu veramente sorpreso e rincuorato che la ragazza sia riuscita a trovare nei suoi compagni degli amici sinceri e dentro di sé provò un'immensa gioia.
C'era qualcosa però che non riusciva a farlo gioire a pieno.
Forse aveva timore non prendesse troppo sul serio la spedizione e lui portava un grosso peso nello stomaco per la paura che il giorno dopo lei non ce l'avrebbe fatta.
In secondo luogo c'era lui, Jin.
Qualcosa lo turbava ogni volta che quel cadetto prendeva sotto braccio la ragazza ma stava cercando di non darlo a vedere.
"Erwin." Hanji lo chiamò mentre finiva l'ultimo boccone di patate lesse.
"Sembri pensieroso. Cos'hai in mente?"
"Niente, riflettevo solo sul domani." Rispose lui distogliendo la sua attenzione da T/n.
"Mmm..." la neo caposquadra annuì ma senza troppa convinzione.
"Ti preoccupa la tua recluta?"
"No, saprà cavarsela." Erwin cercò di far finire alla svelta quella conversazione ma Hanji non sembrava voler lasciar correre.
"Penso anch'io, ha dimostrato molte cose in queste ultime settimane ma tu sembri non essere troppo tranquillo."
"Non sono cose di cui parlo." E mandò giù a forza un boccone.
"Sembri molto affezionato a lei." Continuò imperterrita Hanji: "come mai?"
Un sorriso malizioso le si disegnò sul volto.
"Ma che pensi?" Disse Erwin serio cercando di essere il più disinvolto e credibile possibile.
"Non te la prendere, era solo una mia opinione. Sai non è mai successo che ti mostrassi così pensieroso."
"Forse questo è come la vedi tu."
"Forse..." Hanji non mollava la presa ma lui aveva intenzione di tagliare la corda lì, in quel momento.
Si alzò, finendo velocemente gli ultimi bocconi del pasto, e si avviò per depositare tutto nel lavabo.
Poi diede un'ultima scorta a T/n e si coricò nel proprio ufficio, dove si sdraiò sulla sedia stropicciandosi gli occhi con la mano destra.
'Vedi di riprenderti!' Si disse.
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Ovunque Tu Sarai (Erwin X Reader)
FanfictionT/n è una bambina che vive assieme alla sua famiglia nella città sotterranea, dalla quale poi riuscirà a fuggire. Aiutata da un capitano della legione esplorativa e ad un oggetto misterioso si unisce alle fila dei cadetti e combatterà sotto il simbo...