Diamond 59

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Si voltò per un istante verso di me, poi tornò a guardare la strada. <Sarebbe?> chiese, accelerando leggermente.

Mi girai completamente verso di lui. <Smetterai di fingere che io sia solo una paziente e ammetterai che sono qualcosa di più.> affermai con sicurezza.

<Tu dici?> rispose con un'aria di sfida.

<Sì. Nessuno psichiatra si comporterebbe così con una paziente qualunque.>

Un vero psichiatra non avrebbe mai permesso alla propria paziente di dormire a casa sua. Non avrebbe accettato di ascoltarla al di fuori dell'orario di lavoro. Non avrebbe stravolto il suo ritmo di vita per lei e, di certo, non avrebbe mostrato amore e affetto per mesi interi.

<Quindi? Non rispondi perché sai che ho ragione.>

Lo vidi accennare un sorriso, poi accostò di colpo, fermandosi, e si voltò a guardarmi dritto negli occhi. <Sbagli, Diamond. Ti concedo il mio sostegno per dovere, niente di più.>

No, non gli avrei mai creduto. Non dopo tutto quello che ha fatto per me, non dopo la sua promessa e certamente non dopo quest'ultimo episodio. Ho visto la paura nei suoi occhi, percepito la sua preoccupazione nei miei confronti, una sensazione che mi sarebbe rimasta impressa. Per quanto cercasse di prendere le distanze, io sapevo che c'era qualcosa di più, che questa distanza era solo il suo modo di proteggersi, una corazza a cui ormai non riusciva più a rinunciare.

<Non mi devi nulla... di cosa parli?> chiesi, slacciando la cintura e cercando una posizione più comoda. Sentivo ancora dolore al braccio e il mio corpo continuava a lottare per mostrarsi forte.

Seguì qualche secondo di silenzio, poi, finalmente, arrivò la sua risposta. <Dei principi umani. Un uomo sarà sempre disposto a sostenere una donna.>

<Non è vero. Non tutti gli uomini sostengono le donne e lo sai benissimo.>

Alcuni uomini le sfruttano a proprio piacimento, abusano di loro per sentirsi potenti, per nutrire il proprio ego e credersi forti. Non tutti gli uomini sostengono; alcuni desiderano solo primeggiare e dimenticano che la vera bellezza sta nell'aiutare, nell'essere un sostegno, nella gioia che si prova vedendo la felicità altrui.

Il genere maschile si è sempre diviso in due gruppi ben distinti: gli uomini e gli Uomini. Si appartiene o all'uno o all'altro; chi riduce al silenzio una donna per sentirsi grande non è un Uomo.

Alzare le mani su una donna non fa di un uomo un Uomo.
Esercitare torture psicologiche sulla donna non fa di un uomo un Uomo.
Crescere i propri figli con traumi irreversibili dovuti al maltrattamento della propria madre non fa di un uomo un Uomo.
Condannare la propria famiglia a vivere nel terrore non fa di un uomo un Uomo.
Volersi imporre come "colui che non ha mai torto", sminuendo il pensiero di chiunque sia contrario, non fa di uomo un Uomo.

Costringere al rispetto con la paura e non con l'amore, non fa di un uomo un Uomo.

Cosa fa di un uomo un Uomo? Il rispetto, la lealtà, l'amore, la gentilezza, l'umiltà, l'appoggio verso chiunque al di fuori di se stessi.

<La mente umana è estremamente complessa, Diamond. Alcuni riescono a comprenderne il meccanismo e manipolarlo per fare del bene; altri, invece, non hanno la forza necessaria per riuscirci. La mia affermazione può sembrare generica, ma in questo caso, quando parlavo di "ogni uomo," intendevo me.>

Non tutti hanno la forza di controllarsi, eppure possiedono una forza sufficiente a distruggere ogni speranza nella propria vittima. L'odio che ho visto negli occhi di quelle bestie, la brama di possesso, e il compiacimento finale: tutto questo rappresenta per loro un premio che la vita gli ha concesso.

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