Diamond 26

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Voglio sperimentare ogni formula
d'amore, di sofferenza, di follia.
Gustave Flaubert


Mi diede due giorni per attirare il König, ma di lui nessuna traccia, nessuno arrivò a salvarmi. Sono stata l'esca del nulla.

<Te l'avevo detto che avevi scelto la persona sbagliata.> dissi, in piedi di fronte al loro Alpha, dopo che, al termine del tempo concordato, mi fece condurre nel suo ufficio.

Si alzò e si avvicinò a me, incrociando il mio sguardo mentre si mordeva il labbro inferiore immerso nei suoi pensieri. Poi, con un sospiro, rispose: <C'è sicuramente qualcos'altro che non so.>

<Che non sono io la donna che state cercando.>

Se avesse davvero voluto proteggermi, sarebbe intervenuto il giorno stesso del mio rapimento, non dopo giorni o settimane.

<Diamond One, sei tu. Non hai una sosia. Ventenne dai capelli ramati e dagli occhi che riflettono un'opera d'arte per il mix di colori che presentano, labbra rosse come il sangue e guance rosate. Un'anima pura e ingenua. O, più semplicemente, la ragazza di sangue.>

<C-cosa? Cosa intendi per "ragazza di sangue"?> balbettai per lo stupore, mentre lui prendeva uno specchietto e lo posizionava davanti a me, obbligandomi a guardare il mio riflesso. <Vedi? Capelli ramati, labbra rosse e guance rosate. Se gli occhi potessero avere lo stesso colore, sarebbero stati più rossi delle fiamme dell'inferno.>

<Non capisco...>

<Tu sarai responsabile della morte di uno di noi due, Diamond. Sarai colei che farà riversare il sangue su queste terre. La tua innocenza segnerà la fine di questa guerra che continua da anni.>

<Ti sbagli, io non farò proprio nulla.>

<Conosci la leggenda di Bloody Lilith?>

Lo guardai per un istante. <No.> risposi.

<Lilith era come te.> cominciò, muovendosi attorno a me come un predatore che ha appena circondato la sua preda. <Una donna pura, innocente, giovane e, soprattutto, estranea alla mafia.> si fermò di fronte a me prima di proseguire. <Questa donna è entrata nel giro, è diventata la fiamma che ha acceso il fuoco stesso. Si è fidanzata con Markus Lord, uno dei più grandi capi mafiosi che questa terra abbia mai conosciuto. Tutti lo temevano e, soprattutto, lo rispettavano.>

Si avvicinò a me e mi sfiorò la guancia; istintivamente feci un passo indietro. <Non mi toccare.>

<Lilith era coraggiosa.> continuò. <Sostenne l'uomo che amava con tutto il suo potere, si prosternò per far vivere lui. Era pronta a sacrificare la propria vita pur di mantenere vivo il nome di Markus Lord.>

<Un altro uomo amava Lilith, l'unico che riuscì a competere contro Markus, dimostrando di essere una reale minaccia. Lilith si ritrovò al centro di due uomini potenti, entrambi innamorati di lei e disposti a sacrificarsi per proteggerla. In questa guerra, migliaia persero la vita, uomini, donne e bambini furono massacrati.>

<Bloody Lilith...>

<Esattamente, Diamond. L'angioletto innocente si è dimostrato essere la causa di tutto quel sangue, proprio come sarai tu, Bloody Diamond.>

<No, non è così. Lei amava, io detesto. E non sarò la causa di nulla.>

<Lei si trovava tra due uomini potenti, come te. Lei era la fiamma che ha acceso il fuoco stesso, simbolo di purezza ma anche di distruzione.>

<E io rappresento l'indifferenza. Se il König mi stesse veramente cercando, sarebbe già qui.>

Non sarò responsabile di alcuna morte, non mi farò coinvolgere in nulla di tutto questo. Troverò Eros e lo convincerò ad andarcene da qui. Non parteciperò a questo gioco e non sarò mai come Lilith.

<Quella era un'opzione, ma ora, visto che non si è neanche degnato di presentarsi, sai cosa dovrai fare?>

<Portarlo da te...>

<Eccellente, piccolina.>

Avrei ucciso Luke non appena lo avessi rivisto! Se non fosse per lui, non sarei mai stata coinvolta in questa loro guerra, non avrei mai accettato di giocare contro un uomo come il König.

<Ora vai a prepararti, la tua missione sta per iniziare.>

<Non mi hai spiegato cosa devo fare, ricorda che io non conosco il König.>

<Credimi, lo conosci benissimo. Come fare è una tua responsabilità, basta che me lo porti.>

Si allontanò per un momento, dirigendosi verso la scrivania e aprendo uno dei cassetti. Estrasse un telefono e me lo porse. <Qui troverai il mio numero di telefono. Voglio essere aggiornato ogni volta che ci saranno novità.>

Presi il telefono e lo accesi. <Ti chiami Peter?> chiesi.

<Esattamente.> rispose lui. <E ora vai, hai una settimana a partire da oggi stesso.>

Abbandonai la stanza e feci ritorno nell'altra prima di indossare la mia giacca e lasciare il magazzino. Di fronte a me c'era una macchina nera, mi fecero bendai e salire.

Dopo un lungo viaggio, la macchina si fermò. Mi fecero scendere e se ne andarono, lasciandomi nello stesso luogo in cui ero stata rapita. Tolsi la benda dagli occhi e alzai lo sguardo al cielo, sentendomi confusa e persa, senza sapere cosa fare.

Non avevo la minima idea di come o da dove cominciare. In una settimana, avrei dovuto convincere e portare da Peter uno dei più grandi capi della mafia in Brasile. Avrei dovuto giocare con lui e condurlo con l'inganno, manipolare un uomo che non conoscevo nemmeno. Era una sfida che mi sembrava impossibile.

Il tutto per Luke, quello stupido che mi ha trascinato in tutti questi guai. Se non fosse stato per lui, non avrei mai ceduto a un uomo del genere. Non avrei mai piegato la testa di fronte a un mafioso e non mi avrebbero neanche minacciata, non avendo nulla da perdere.

In breve tempo, Luke divenne estremamente importante per me. Non riuscivo a spiegarmi il motivo, ma sentivo come se gli dovessi qualcosa, come se fossi in qualche modo in debito nei suoi confronti.

Non sarei potuta andare da lui ora; non avrebbe ascoltato quello che avevo da dire e sicuramente non avrebbe creduto a nessuna delle mie parole.

Rimaneva solo una persona in grado di aiutarmi, vicina al König, una persona che non avrei mai immaginato potesse far parte di questo mondo.

Perfetto nella sua imperfezione, lo psichiatra n. 7 era l'unica persona capace di aiutarmi a risolvere questo problema.

Mi incamminai verso la strada principale per prendere un taxi diretto alla clinica Lux.

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