Credo sia passata ormai un’ora da quando fisso la richiesta di Liam su Instagram e non solo.Ha davvero osato postare la foto che ci ha scattato mio padre qualche sera fa?
Strabuzzo gli occhi ancora di più quando leggo la sua didascalia: Alla luce che ti è stata rubata e alle stelle che la custodiscono.
Mi sta prendendo in giro? Ho fatto bene a rimettere il profilo privato, in modo che gli altri non commentino più le mie foto.
Mollo il libro sul letto e corro in giardino. Liam è seduto sulla sdraio, gli occhiali da sole sul naso e una bevanda fresca tra le mani.
«Ma sei scemo?», grido così forte che credo mi abbia sentita tutta San Diego.
«Cosa c’è, sorellina?», chiede facendo scivolare di poco gli occhiali sul naso.
Giro lo schermo del cellulare e gli mostro la foto.
«Oh, quella», sorride sghembo. «Non ti piace? È stata un’idea di Xavier».
«Xavier?», chiedo battendo le palpebre confusa.
«La frase l’ho scritta io, però», mi strizza un occhio.
«Voglio che la cancelli», mi avvicino per prendergli il cellulare, ma lui è più veloce.
«No, no. Non è possibile. Ho visto che il tuo ex ragazzo ti ha seguita di nuovo», esclama e sento un calore anomalo scorrermi nelle mie vene.
«E quindi?», chiedo a denti stretti.
«Casualmente ha iniziato a seguire anche me», spiega stringendosi nelle spalle con indifferenza. «Almeno gli offro qualcosa di interessante da vedere».
Non so cosa dire. Vorrei prenderlo a schiaffi in questo momento.
«Ha messo pure mi piace, hai visto?», domanda con tono divertito.
«E lo trovi esilarante…», mormoro tra me e me, dopodiché lancio il cellulare sull’altra sdraio. Ritorno davanti a Liam, gli afferro una gamba e inizio a trascinarlo giù con poca delicatezza.
«Ferma, che diavolo stai facendo?», grida. Cavolo, è più pesante di quanto mi aspettassi. Nella mia mente l’azione non richiedeva così tanto sforzo.
Si alza in piedi e senza neanche darmi il tempo di reagire alla sua occhiata minacciosa, mi afferra da dietro le ginocchia e mi posiziona sulla sua spalla.
«Mollami!», gli urlo contro, sentendo lo schiocco del mio palmo contro la pelle nuda della sua schiena.
«Va bene», risponde con voce calma, poi sento il mio corpo cadere giù insieme al suo e l’impatto contro l’acqua mi fa mozzare il respiro.
Quando vedo la sua testa riemergere, nuoto verso di lui e gli tiro uno schiaffo sulla nuca. «Idiota!»
«Perché ti dà così tanto fastidio quella foto? A noi piace», si acciglia.
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Se le stelle potessero parlare
RomansaDopo la morte della madre, Avery è costretta a seguire il padre a San Diego per conoscere la sua nuova compagna e il suo futuro fratellastro. Però tra le mura della villa dei Dillard vive un'altra anima tormentata, scontrosa e poco incline ad avere...