John a prua fissò le onde del mare "Signore, abbiamo appena doppiato Capo Harrier, stiamo entrando nel territorio di Lavetia." esclamò un Cremisi avvicinandosi, John sorrise: "Tutto è pronto per l'operazione "Axe "?" il sottoposto annuì "Sì signore, vuole venire a controllare le ultime disposizioni?".
Lo condussero nel sottoponte dove trovò il Commodoro Lancier, la Principessa Alyssia, il Prefetto Savage e una guardia Cremisi "Tribuno." esclamò Savage "Riposo, Prefetto." rispose John "Abbiamo dato disposizioni perché voi partiate stanotte, verrà effettuato il suo trasferimento e quello di Elizabeth a bordo della "Aquila Nova." che cambierà la rotta con la scusa che devi ritornare all'Isola dei Prime." John sorrise "Molto bene. Procediamo pure." poi fissò la Cremisi "Allora Elizabeth, com'è la divisa da Cremisi?" "Diversa da quelle a cui sono abituata." rispose Elizabeth "Hai tutto?" Merida annuì:"Sono pronta."
Lo sciabordio delle onde che colpivano la spiaggia era l'unico suono che si udiva a bordo della chiatta da sbarco, tutto era buio e silenzioso, i cavalli erano tuttavia nervosi e sferzavano con la coda l'aria, era stata una giornata piena di avvenimenti, dopo la riunione John ed Elizabeth, quest'ultima sempre travestita da Cremisi, erano stati trasferiti sulla "Aquila Nova" che aveva cambiato rotta dirigendosi lontano dalla flotta e sparendo oltre la linea d'orizzonte dove aveva ammainato le vele ed atteso che scendesse la notte. Una volta giunta aveva invertito la rotta ed era tornata silenziosamente verso il continente gettando l'ancora in un golfo riparato.
Su una chiatta da sbarco erano stati caricati i cavalli e i bagagli dei due avventurieri, entrambi si erano cambiati d'abito, John indossava una camicia di lana sotto una tunica lunga fino alle ginocchia dei pantaloni marroni spuntavano da sotto di essa che s'infilavano dentro a degli stivali di cuoio in testa in testa portava un cappello con una nappina blu.
Elizabeth invece aveva dei pantaloni di fustagno neri e una camicia bianca con un corsetto di pelle anche lei calzava degli stivali, avevano nascosto le armature nei loro bagagli, tenendo al fianco solo le loro spade, ad Elizabeth fornirono una balestra multipla mentre a John diedero il suo fucile "Fai attenzione Fratello." esclamò il comandante della nave "Anche tu, fratello." replicò John stringendogli l'avambraccio.
Cavalcarono fino all'alba e si fermarono in una vecchia casa abbandonata, una volta lì Elizabeth si assopì mentre John rimase di guardia e guardò il suo inventario.
Oltre all'armatura, la sacca con altri vestiti c'erano delle bisacce appese alle selle dei cavalli, aprì le sue e sorrise "Avete pensato proprio a tutti." esclamò facendo un rapido controllo di ciò che gli avevano fornito.
Una bisaccia fungeva da "dispensa".
Legati all'interno di sacchetti di tela c'erano prodotti secchi come fagioli, mais, riso, farina, zucchero, miele e chicchi di caffè. Poi c'era della pancetta, lardo e carne di maiale sotto sale, dei barattoli di miele e della frutta sempre in barattolo.
La seconda borsa conteneva un tegame noto come "Forno dell'Hotland" utile per le cotture era una pesante pentola di ghisa dotata di piedini e coperchio con le flange. Veniva adagiato su un letto di braci e, sempre di braci, coperto sul coperchio. Si potevano impilare più forni, uno sopra all'altro, e la diffusione data dalla ghisa completava l'opera diffondendo il calore in maniera decisa ed uniforme.
Avevano due borracce in metallo con gamellino per bere.. Come attrezzi gli era stato fornito un Tomahawk, un badile/ascia, una corda e una sega.
Nelle bisacce della principessa trovò al posto del tegame una padella piatta, due piatti in legno, due coppe sempre in legno, delle uova, cipolle e una forma di formaggio.
Impastò della farina con l'acqua e preparò la colazione, il profumo del grasso di maiale che si scioglieva svegliò Elizabeth dal sonno "Buongiorno Principessa." esclamò John porgendole un piatto "Che percorso faremo per raggiungere la Capitale?" esclamò Elizabeth, masticando lentamente una fetta di pancetta John le porse un rotolo di pergamena "Qui è dove siamo noi." disse indicandole un punto sulla mappa, per prima cosa andremo in questo villaggio, dove ci fermeremo per ristorarci veramente." Elizabeth lo fissò "Ma io ho già dormito." John la fissò "Io no." poi spense il fuoco con acqua e terra "In questa maniera non prenderà fuoco e nasconderemo le nostre tracce." poi le sorrise "Coraggio, è ora di andare.".
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The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardia
FantasyCome tutti sanno alla base di ogni leggenda c'è una verità, una leggenda può essere sotto forma di racconto, altre invece sono contenute in poemi e infine, sotto forma di canti. Duelli, Dame in pericolo, predoni feroci ed eroi dall'armatura sfolgor...