The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardia

Spostamenti

Tre giorni dopo, nella tenda del comando, John e il resto dello stato maggiore erano riuniti attorno a una grande mappa del territorio.

La discussione era incentrata sulle notizie ricevute riguardo alla XII Armata, guidata da sua madre, Alain. Si era stabilita nella fortezza di Adlertag, nel nord di Gavialis, dove si erano concentrate non solo le nove legioni della XII Armata, ma anche altre otto legioni, portando il totale delle forze dei Prime a circa 80.000 uomini.

Caesar, con un'espressione seria, indicò le posizioni nemiche sulla mappa. "Le forze imperiali ammontano a circa 670.000 uomini," disse, la sua voce grave riflettendo la preoccupazione di tutti. "Il numero è schiacciante. Se non ci muoviamo rapidamente per supportare Alain, rischiamo di essere sopraffatti."

John restò in silenzio, riflettendo profondamente. La situazione era critica e richiedeva una decisione immediata. Lady Clelia, con il suo solito tono calmo e deciso, intervenne: "Io resterò qui a Lugira. Abbiamo bisogno di una presenza stabile per mantenere l'ordine e continuare le operazioni di ricostruzione."

Pavel annuì. "Anch'io mi fermerei qui. La città ha bisogno di leadership e di difesa. Non possiamo permetterci di lasciarla completamente scoperta."

John guardò i suoi compagni, le loro parole riflettendo saggezza e preoccupazione. Infine, prese la sua decisione. "Lasceremo qui 7.000 uomini in supporto. Lady Clelia e Pavel guideranno le operazioni a Lugira e assicureranno che la città rimanga sotto controllo."

Clelia e Pavel annuirono, pronti ad assumersi la responsabilità. John si voltò verso il resto del gruppo, i suoi occhi fermi e risoluti. "Prepariamo le truppe per muovere verso l'Adlertag. Dobbiamo rafforzare le difese e supportare la XII Armata. Non possiamo permetterci di perdere questa battaglia."

La tenda fu pervasa da una frenesia di attività mentre gli ordini venivano trasmessi e i piani messi in atto. John osservò i suoi uomini con un senso di determinazione. Sapeva che la strada davanti a loro sarebbe stata dura, ma la necessità di proteggere la loro terra e il loro popolo li spingeva avanti.

Prima di uscire dalla tenda, John prese un momento per osservare la mappa ancora una volta. Pensò a sua madre, Alain, e a tutti i soldati che contavano su di loro. Il peso della responsabilità gravava sulle sue spalle, ma era pronto ad affrontarlo.

"Muoviamoci," disse infine, la sua voce piena di risoluzione. E con quel comando, le truppe si prepararono a partire verso l'Adlertag, la marcia era una vista maestosa e potente, un segno tangibile della potenza dei Prime, la colonna meccanizzata si estendeva per chilometri, un torrente inarrestabile di acciaio e volontà.

Apriva la marcia la cavalleria, i cavalieri, con le lance alzate e gli stendardi svolazzanti, davano un'aria di nobiltà e coraggio alla colonna. Seguivano poi i Testudo, avanzavano con un ruggito profondo, le loro torrette girevoli e i cannoni pronti a sparare poi, i Turtle, veicoli corazzati per il trasporto delle truppe.

La lunga colonna di veicoli e uomini avanzava con precisione meccanica. Ogni soldato marciava con la tenuta completa: armatura, armi e una sacca sulle spalle contenente attrezzi essenziali come una sega, un cesto, una piccozza, una scure, una cinghia, un trincetto, una catena e cibo per tre giorni. Erano pronti per ogni evenienza, dalla costruzione di fortificazioni all'assalto di posizioni nemiche.

In testa alla colonna cavalcava John, con lo sguardo fisso sull'orizzonte. Al suo fianco Elizabeth, Silvana, Caesar e Balduinus, tutti concentrati e pronti per le sfide che li attendevano. Mentre avanzavano, discutevano delle tattiche da usare, delle strategie per affrontare l'enorme esercito imperiale che li attendeva.

"Abbiamo bisogno di sfruttare il terreno a nostro vantaggio," disse Caesar, indicando la mappa. "Le colline a est potrebbero offrirci una posizione difensiva."