"Che sonno." mormorò sbadigliando Byron mentre saliva sulla cassetta del carro, Peter aggiogò i cavalli al carro e sorrise "Sì, ma John è stato chiaro, dobbiamo partire prima che tutta la corte si svegli." Elizabeth legò il suo cavallo al carro e salì all'interno "Chiamatemi quando stiamo per partire." John salì sul suo cavallo e lo stesso fece Silvana "In marcia al passo." mormorò, con un piccolo schiocco delle redini il carro si mosse sferragliando uscendo dalla cinta muraria.
Raggiunsero i bastioni settentrionali e notarono subito la carovana composta da trenta carri, c'erano tre gruppi di soldati dell'Ordine Sacro, questi soldati così come il loro ordine erano conosciuti sia nell'Impero di Titanus che nei Regni Liberi, viaggiavano per tutta la nazione, erano curatori, un chierico passava infatti molti anni per imparare le formule di preghiere o riti antichi, ma la capacità di lanciare incantesimi da chierico era basata sulla devozione e su una percezione intuitiva dei desideri della divinità. I chierici univano l'utilità delle magie curative e ispiratrici per i loro alleati agli incantesimi che danneggiano e ostacolano gli avversari. Potevano incutere soggezione e terrore, scagliare maledizioni, epidemie e veleni e perfino invocare dal cielo una pioggia di fuoco per incenerire i loro nemici. Quanto ai malfattori i chierici potevano contare sul loro addestramento in combattimento per farsi strada in mischia assistiti dal potere delle Scritture.
I soldati dell'Ordine erano soldati che imbracciavano armi sacre, erano addestrati a combattere demoni e creature infernali, tuttavia erano soldati che non erano abituati comunque a combattere contro grandi masse di nemici.
Apparve Aria indossava la sua tenuta da chierico "Felice di vedervi." esclamò mentre John smontava dalla sella "Vi presento Aria, chierico e nostra committente, sarà lei che ci pagherà una volta arrivati." Aria sorrise "Esatto." Elizabeth si guardò attorno nella carovana non c'erano solo i chierici ma anche mercanti di stoffe, sarti, artigiani, migranti che avevano pagavano per un passaggio.
L'alba illuminò il convoglio quando ormai la capitale era sparita dietro la linea dell'orizzonte, John faceva su e giù per la colonna a cavallo, mentre Peter guidava il carro e Byron stava con i soldati di retroguardia.
La colonna oltrepassò il valico che faceva da confine tra il Regno di Lavetia e quello di Noceda, il valico da cui erano passati era vegliato da un piccolo forte, i soldati presenti erano circa un centinaio, comandati da un capitano dell'alta borghesia.
Silvana improvvisamente chiamò John "Guarda laggiù." esclamò indicandogli uno stormo di uccelli: "Sono avvoltoi, dal numero direi che non si tratta di un animale." mormorò John, poi estrasse il fucile "Avvisa Aria che vado a dare un'occhiata vieni con me?" Silvana sorrise "Hai anche il coraggio di chiedermelo? Byron, Elizabeth, salite a cavallo e dite ai soldati di far aumentare il passo ai carri, se è ciò che temo prima la carovana si leva dalle scatole e meglio." partiti al galoppo John e Silvana superarono le due colline e davanti a loro si presentò uno scenario apocalittico.
Su una pianura c'erano circa 400 persone uccise e almeno in doppio di animali, John fissò la compagna "Occhi aperti." Poi scese giù dal cavallo e fece apparire la sua armatura da combattimento.
Si mossero lentamente con i cavalli che sbuffavano nervosi, i loro sensi li guidarono fino ad arrivare ad un cerchio di carri, dove evidentemente un gruppo di carovanieri aveva opposto un'ultima disperata resistenza, alcuni ancora stringevano nelle mani, rattrappite nella morsa gelida della morte una spada o una pistola, altri ancora avevano portato con sé il proprio avversario prima di morire.
Silvana guardò uno degli assalitori "Sono Grk'Urr'Akk, dei predoni che indossano abiti color sabbia e delle coperture per la testa. I loro volti sono coperti con maschere che servono a proteggere la faccia, i difensori invece sono Amghar." John infilò la testa in un carro e vide rannicchiata in un angolo c'era una ragazzina di 8 anni, aveva una tunica bianca macchiata e teneva una sacca di cuoio "Hey piccola stai bene?" domandò entrando, la piccola la guardò spaventata ed incuriosita, John si tolse l'elmo "Siamo amici, vieni con noi." La bambina li guardò incuriosita, poi indicò la borraccia che portava al fianco "Vuoi bere?" la bambina annuì, le porse il contenitore e le sorrise "Come ti chiami?" la bambina lo guardò con i suoi occhi castani "Kay" "Sei sola?" Kay annuì, John la prese per mano "Vieni con noi, qui non è sicuro, ti portiamo alla nostra carovana."Kay gli restituì la borraccia riempì con ciò che poteva la sua sacca e quella che John le porse.
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The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardia
FantasyCome tutti sanno alla base di ogni leggenda c'è una verità, una leggenda può essere sotto forma di racconto, altre invece sono contenute in poemi e infine, sotto forma di canti. Duelli, Dame in pericolo, predoni feroci ed eroi dall'armatura sfolgor...