Memoria e Futuro

4 0 0
                                    


Il viaggio per portare il feretro dalla rocca di Dathomir a Lugira durò due giorni, fu un viaggio che venne vissuto in maniera molto silenziosa, ogni sei ore la guardia d'onore al feretro veniva cambiata.

Poche erano le parole che vennero scambiate durante il tragitto, una cappa di silenzio, rispetto, onore e tristezza sembrava aver avvolto la nave che attraversava grazie al fiume terre devastate dalla guerra, ma che ora sembravano finalmente respirare una nuova aria di pace.

Alla sera del secondo giorno la chiatta giunse alle porte della città, il sole morente illuminò le torri di Lugira, alla vista delle vele nere della nave centinaia di corni garrirono mentre lungo le rive e sulle mura si accesero torce e lanterne che parvero incendiare di nuovo il cielo. Lugira, la capitale di Gavialis, si preparava a ricevere il suo sovrano caduto con la riverenza e l'onore che meritava.

Le rive del fiume apparvero a John ed a Elizabeth gremite di persone, cittadini, nobili e soldati si erano radunati per assistere al ritorno di Lord Crowe.

La nave accostò al molo principale dove c'erano ad attenderli un corpo di guardia composto da Cremisi, le cui divise scintillavano a causa delle torce che riempivano il molo.

Come in un cerimoniale già scritto quando la passerella fu allungata John, Caesar, Balduinus ed Elizabeth sollevarono la cassa e se la misero sulle spalle.

Appena fecero un passo sul pontile il suono di migliaia di cornamuse si fece udire e a John vennero le lacrime agli occhi, la "Marcia reale" stava venendo suonata.

I portantini condussero la bara fin sopra un carro trainato da due buoi, scortato da otto cremisi in alta uniforme cerimoniale, sopra la bara posarono di nuovo la corona, poi il corteo prese forma, davanti avanzavano otto soldati di Lugira con gli stendardi della casa di Lord Crowe, dietro un gruppo di suonatori che intonava la marcia reale, a seguire i membri dell'Ordine Sacro, poi il carro, dietro il carro presero posto John, Caesar, Balduinus ed Elizabeth assieme agli ambasciatori degli altri regni, chiudevano il corteo altri soldati Cremisi.

Due ali di folla si estendevano lungo tutto il percorso fino al palazzo reale, e ogni volto rifletteva un misto di tristezza e rispetto. Uomini, donne e bambini tenevano in mano fiori bianchi, simbolo di purezza e di pace, pronti a lanciarli al passaggio del feretro.

I soldati della Coalizione, schierati lungo il percorso, stavano in silenzio in perfetta formazione, con le spade sguainate e rivolte verso il cielo in segno di rispetto. Le armature scintillavano sotto i raggi del sole, e gli stendardi dei vari regni ondeggiavano leggermente nel vento.

Il simbolo di lord Crowe sventolava fiero accanto a quello dei Paladini del Deserto, delle Valchirie, e delle Legioni Prime. L'unione di quei simboli narrava la storia di una coalizione nata per combattere il male e che ora stava riportando a casa il suo eroe.

Quando il corteo raggiunse il cuore della città dov'era posto il palazzo reale, la marcia s'interruppe e le campane iniziarono a suonare un rintocco lento e solenne. Il suono delle campane si propagò nell'aria, riempiendo ogni angolo di Lugira con la sua eco profonda e malinconica.

La folla si inginocchiò, abbassando il capo in segno di rispetto mentre il feretro veniva trasportato verso la scalinata del palazzo dove ad attenderlo c'erano, Peter, Diximus, Dragan, Oscar, Alain, Freya, Byron e davanti a tutti c'era Lady Clelia.

Una volta terminati i rintocchi, gli otto cremisi sollevarono la bara e salirono le scale fino a raggiungere clelia che dopo aver baciato la bara, si volse ed osservò la folla e i soldati, sentendo il peso della responsabilità che le stava per essere consegnata e con la voce potente e calma, si rivolse ai presenti:

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora