Liberatori

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Era una umida e fredda notte, la falce della luna era a tratti oscurata dalle nuvole.

Su una delle torri di vendetta una sentinella si strinse nel suo mantello in cerca di conforto e di calore avvicinandosi al braciere, dalla sua torre fissò le baracche del campo sulla costa di fronte a lui, gli mancava casa, sentiva la mancanza di sua moglie che aveva lasciato con loro figlio Lester di 4 anni, fece un sospiro profondo e maledisse il giorno in cui i messi imperiali avevano ordinato a tutti coloro i quali appartenevano alla riserva a presentarsi ai rispettivi comandi dove erano stati equipaggiati con un nuovo arsenale.

Un fucile con otturatore manuale con caricatore da cinque colpi, sei piastrine da cinque colpi, due ampolle esplosive, un elmetto ed una corazza che proteggeva il torace e le spalle e una busta di cibo con dentro viveri d'emergenza per due giorni.

Era stato inviato assieme ai membri della sua squadra ad una nuova unità sotto gli ordini di un giovane generale di nome Peter Arlet.

"Soldati dell'armata Imperiale, voi della 31a Brigata di Sicurezza Interna sarete sotto il mio comando, il compito affidatoci dall'imperatore è di priorità massima, come sapete anche voi, il nostro vasto impero è unito per una sola ed unica grande ragione, il nostro impero è all'apice dello sviluppo e delle tecnologie, della cultura e delle tradizioni, ebbene, il nostro Impero ha bisogno però di stabilità e come faremo ad ottenere questa stabilità?

Voi sarete quella stabilità, il vostro compito sarà eliminare i sovversivi, scovare i renitenti alla chiamata alle armi, fermare i mal pensanti, chiudere la bocca agli oppositori, fermare gli anarchici e gli indesiderabili della nazione.

Sarete la spada e lo scudo dell'impero, so che molte esperienze saranno difficili e dure ma sono certo che affronterete queste operazioni con coraggio.

Lunga vita all'Impero."

Tutti avevano risposto intonando l'inno imperiale mentre iniziavano a marciare imbarcandosi sulle navi.

Erano stati mesi difficili e duri, si era ben presto reso conto che loro seguivano il percorso delle truppe imperiali di prima linea impegnate a combattere un nemico da tutti riconosciuto loro dovevano invece combattere contro nemici invisibili ma non solo, compirono arresti e uccidendo politici, studiosi, insegnanti e appartenenti religiosi di altre confessioni, si rese conto in seguito che quello che loro dovevano fare era una riserva di manodopera schiava da impiegare per le esigenze

dell'Impero.

I prigionieri importanti venivano interrogati da membri della Kerberos e spesso gli interrogatori si concludevano con la morte dell'imputato a causa degli interrogatori tutti gli altri venivano invece eliminati con un colpo alla nuca.

In seguito era stato spostato di guardia su una piccola isola di fronte alla costa del territorio noto a tutti come Gavialis, un territorio irto di pericoli non solo a causa dei coccodrilli e dei serpenti, ma anche della natura, essendo il territorio composto principalmente da due tipi di biosfere.

Non era presente una vera e propria pianura, il terreno era paludoso, pieno di sabbie mobili e con poche zone in cui c'era veramente terreno solido, la vegetazione era composta da mangrovie e da altre piante acquatiche, l'altra biosfera si trovava invece sui monti, che in realtà erano più delle colline su cui crescevano querce e alberi sempreverdi.

L'isola era lunga circa 1900 metri di lunghezza per 380 metri di larghezza, l'altezza della parte settentrionale è di 6 metri, la parte meridionale è di 31 metri.

Era separato dalla terraferma da un canale naturale largo circa quattrocento metri che si seccava con la bassa marea.

Sulla parte più alta dell'isola era stato posto un forte dotato di artiglieria, c'erano quindici onagri e otto baliste che potevano colpire con i loro proiettili esplosivi sia contro una flotta d'invasione che contro il campo in caso di una rivolta.

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora