Secondo atto

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Silvana aveva a lungo atteso il suono della tromba di Caesar che annunciava l'inizio delle operazioni.

Per non destare sospetti appena era scesa la notte si erano diretti con calma verso il corpo di guardia presso la porta Ovest, la notte fredda era illuminata dalla luna, il picchetto di guardia era attorno a due grandi falò.

Si era avvicinata a loro seguita dai suoi uomini presentandosi come il loro cambio giunto in anticipo, prendendo il controllo della porta senza versare sangue.

Tuttavia poco dopo era arrivato il vero cambio turno e l'ufficiale che comandava il corpo di guardia si era dimostrato molto sospettoso per quel cambiamento iniziando a fare molte domande a cui Silvana non era stata in grado di dare risposte convincenti, cosa che ovviamente aveva fatto insospettire ancora di più l'ufficiale imperiale.

Il fato aveva però voluto che in quel momento risuonasse nella città la tromba suonata da Caesar.

Subito in cielo si erano levati in aria alti clamori e forti esplosioni, l'attacco alla porta Est aveva avuto inizio.

Approfittando della confusione Silvana, con la sua armatura nera e il mantello cremisi, caricò il corpo di guardia uccidendo per primo l'ufficiale che lo comandava, i soldati Imperiali, avendo compreso il tradimento, avevano risposto suonando l'allarme e lanciando un assalto massiccio per riprendere il controllo della porta avendo compreso che cosa stava succedendo.

"Cremisi, formazione a quadrato, doppia fila, tenete la linea!" gridò Silvana, brandendo la sua spada con destrezza mentre gli Spectrum di rinforzo si muovevano come ombre, infiltrandosi tra le linee nemiche, abbattendo gli avversari con letale efficacia.

Con un urlo unanime i soldati del battaglione si disposero subito in un quadrato, tre lati davano sulla città mentre il quarto, quello della porta era libero, era una strategia difensiva adottata in caso di necessità il quadrato era una figura vuota al centro, con ogni lato composto da due o di soldati armati di fucile con la baionetta inastata. Silvana era al centro del quadrato con una piccola riserva pronta ad intervenire ad ogni attacco.

Tuttavia da ogni casa forze imperiali uscivano senza sosta ed avanzavano con una disciplina implacabile verso il quadrato che manteneva un fuoco micidiale, cercando di arginare la valanga di ferro, carne e collera che arrivava verso di loro.

Avevano già respinto con successo due cariche nemiche quando in mezzo ai mercenari e ai fanti imperiali apparvero i Kerberos, con le loro armature incantate che sfruttando la distanza iniziarono a lanciare incantesimi esplosivi che scompaginavano il quadrato colpendo duramente i cremisi i cui caduti, seppur meno rispetto a quelli imperiali impensierivano Silvana.

"Fuoco a volontà!" ordinò Silvana mentre una pioggia di frecce e proiettili cadde sul quadrato, gli Imperiali erano numerosi e ben equipaggiati, e sembrava che la linea dei Cremisi stesse per cedere quando dalla porta un potente ruggito risuonò nell'aria mentre il terreno iniziò a tremare, poi con acuti squilli di tromba apparve Dragan, il meta drago, in sella ad un cavallo, guidava lancia in resta due ali di cavalleria.

"Avanti, miei prodi!" gridò Dragan, brandendo una lancia e scagliandola con precisione mortale su un soldato imperiale uccidendolo sul colpo. Seguendo gli ordini, la cavalleria Prime si lanciò contro le forze imperiali, travolgendo le prime linee con una carica devastante.

Silvana approfittò del momento di respiro dato dai rinforzi per riorganizzare i suoi uomini. "Cremisi, disimpegnatevi e tornate a formare di nuovo il quadrato, non lasciate passare nessuno!" urlò, e i cremisi ripresero la loro posizione con rinnovata determinazione mentre la cavalleria continuava a correre seminando confusione.

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora