La saggezza del monte

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Elizabeth finì di preparare il suo bagaglio e fissò Fangus:

"Sei sicuro di non volere il mio aiuto?"

L'anziano capo scosse il capo:

"Ti ringrazio ma non posso accettare il tuo aiuto, quegli uomini sono troppo forti e come il bambù si piega per il forte vento, le nostre schiene si piegheranno ai messi imperiali."

"C'è qualcosa che posso fare."

Fangus le sorrise:

"Se vuoi aiutarci raggiungi quel monte, secondo le nostre leggende, su quel monte abita un Jinn che se trovato ascolta le richieste di coloro che invocano il suo aiuto. Ci rivedremo mia cara, stai tranquilla, la mia priorità per ora è portare a casa i bambini."

Poi si congedò da lei con un inchino e sparì nel grande trambusto del villaggio.




Elizabeth riprese a camminare addentrandosi sempre di più nella foresta lasciandosi alle spalle il villaggio.

Camminava in silenzio, concentrata sui suoi pensieri.

Peter era tornato, come la faceva stare questo?

Era stato il primo ragazzo che avesse mai avuto, certo, era un soldato, inviato da sua madre con il compito di custodirla e spiarla. Questo significava che sua madre non si fidava di John?

Scosse il capo scacciando quel pensiero mentre un'immagine le balenava nella mente, il loro primo bacio, scambiato sull'isola delle Valchirie, ricordò quelle emozioni mentre camminava lentamente attraverso una larga foresta di bambù alti quasi fino al cielo.

Lo aveva amato e poi lui l'aveva tradita, aveva tradito i suoi ideali per vendersi all'Impero, l'aveva fatto per il potere, quel potere che lei mai avrebbe voluto e che invece i suoi genitori le avrebbero imposto al suo ritorno.

Peter ora era un generale imperiale, era diventato, un suo nemico, cosa avrebbe fatto?

Strinse i pugni ed impugnò saldamente il suo Taxos. Lo avrebbe fatto a pezzi.

Iniziò a roteare lo strumento evocando diversi incantesimi d'attacco che devastarono e deturparono per sempre la foresta di bambù, tagliava quei vegetali come se fossero semplici ramoscelli roteando su se stessa, improvvisamente però si parò di fronte a lei una specie di viale alberato, si fermò osservando sorpresa quel paesaggio, ai lati del viale c'erano dei ciliegi fioriti, mentre il viale diventava lentamente una scala che saliva sul monte.



Iniziò a percorrere quello strano sentiero e man mano che saliva sentì un suono, era un flauto suonato da qualcuno sulla cima della montagna.

Gradino dopo gradino arrivò fino ad un tempio dove con sua grande sorpresa trovò, seduto su un tappeto di fronte ad un tavolino imbandito Balduinus.

"Ben arrivata mia cara."


Esclamò posando il flauto che stava suonando e facendole cenno d'accomodarsi di fronte a lui:

"Tu? Cosa ci fai qui?"

Rispose sorpresa Elizabeth posando il suo bagaglio e sedendosi rumorosamente per terra.

"Mia cara a dopo le domande, il the si raffredda."

Replicò Balduinus afferrando una tazza senza manici in cui versò il liquido fumante:

"Coraggio, siediti e ristorati, hai affrontato molte peripezie da quando ci siamo lasciati."

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora