La notte avvolse nel buio la terra, ma migliaia di falò e torce illuminarono l'oscurità, canti, urla e brindisi risuonavano sotto le stelle che sembravano osservare quasi con invidia la luce che proveniva dal campo della Coalizione.
Allegre melodie si spandevano per l'intero campo, e l'eco delle risate e delle celebrazioni risuonava nell'aria fresca della notte. Migliaia di cuori colmi di sollievo e speranza per il futuro festeggiavano.
Elizabeth passò in mezzo ai capannelli di soldati in festa, evitando schizzi d'idromele, birra e vino, ovunque musiche si udivano, migliaia di diverse voci si univano cantando ballate e inni.
Da un tavolo recuperò due boccali d'idromele e raggiunse un bastione del campo dove la figura di John osservava il campo di battaglia.
Lo sguardo era distante, perso tra i ricordi della battaglia appena conclusa. Con passo leggero, si avvicinò e gli pose una mano sulla spalla. "Stai bene?" chiese, preoccupata per il suo silenzio.
John annuì lentamente, distogliendo lo sguardo dalla pianura per guardarla negli occhi. "Sì, sto bene," rispose con un sorriso stanco ma sincero.
Poi, con un accenno di ironia nella voce, aggiunse: "Alla fine, tuo padre ha mandato un contingente di soldati a supporto. Non me lo aspettavo, ma sono lieto che lo abbia fatto."
Elizabeth sorrise, riconoscendo il tono scherzoso di John. "È solo che non poteva sopportare di vedermi vincere senza un po' del suo aiuto," rispose, prendendosi gioco del carattere orgoglioso di suo padre.
John le fece un cenno con la testa verso il campo, dove i soldati continuavano a festeggiare. "La notte è giovane, Elizabeth. Dovresti divertirti con loro, goderti questo momento. Te lo sei guadagnato."
Elizabeth lo guardò per un attimo, poi, con un gesto spontaneo, gli allungò il boccale di idromele. "E tu no? È una festa per tutti."
John prese il boccale e, per la prima volta da quella battaglia, lasciò che un vero sorriso gli illuminasse il volto. "Hai ragione, forse dovrei abbandonare i miei pensieri per un po' e unirti a questa celebrazione," disse, prendendo il contenitore con un sorriso .
Guardò John, che osservava l'orizzonte con uno sguardo sereno, e gli chiese: "Ora cambierà qualcosa, vero?"
John annuì, con un'espressione riflessiva. "Gavialis sarà libera. Lady Crowe potrà tornare a governare il regno di suo padre. È una nuova alba per tutti noi."
Elizabeth lo fissò, incerta. "E tu, John? Cosa farai ora?"
John la guardò negli occhi:"Sono il tuo precettore, Elizabeth. E mi hai chiesto di restare al tuo fianco come consigliere quando salirai al trono. Non ho intenzione di lasciarti a meno che tu non pensi che sia il caso che lo faccia."
Esclamò bevendo un altro sorso di idromele e fissandola di sottecchi.
Elizabeth gli tirò un buffetto amichevole:
"Pensi che sarò una brava regina, John?"
John rifletté per un momento prima di rispondere, la sua voce piena di sincerità.
"Hai visto tanto, hai viaggiato tanto. Hai conosciuto il bene e sopportato il male. Magari commetterai degli errori, Elizabeth, ma ciò che conta è che tu abbia il cuore giusto. E io sarò sempre al tuo fianco, per darti supporto."
Elizabeth annuì, sentendo il calore delle sue parole. Sapeva che con John al suo fianco avrebbe potuto affrontare qualsiasi sfida. E mentre la notte cedeva il passo all'alba, il futuro sembrava più luminoso di quanto avesse mai immaginato.
Il giorno dopo il cupo suono di un corno svegliò Elizabeth che s'alzò dalla branda su cui era crollata addormentata, istintivamente la sua mano era corso all'impugnatura del suo gladio che poggiava di fianco alla sua testa.
S'alzò e si mise l'armatura, uscì dalla tenda e vide che tutti i soldati si dirigevano verso uno degli ingressi.
"Soldato, cosa sta succedendo?" esclamò rivolgendosi ad un Cremisi che passava di lì.
"Lady Clelia sta arrivando in visita."
A quelle parole Elizabeth andò da John trovandolo mentre si metteva l'armatura:
"Sta arrivando lady Clelia."
Esclamò con un sorriso:
"Buongiorno, Lady Clelia sta arrivando."
John annuì:
"Lo so, ma io sto partendo."
Elizabeth lo fissò turbata: "Vuoi dirmi anche dove vai o devo andare per esclusione?"
In risposta John le indicò una sacca:
"Due cambi, viveri per una settimana, armatura completa da guerra. Al cancello Ovest, tra 10 minuti."
Poi le sorrise:
"Se vuoi scoprire dove andremo."
Detto questo uscì dalla tenda.

STAI LEGGENDO
The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardia
FantasyCome tutti sanno alla base di ogni leggenda c'è una verità, una leggenda può essere sotto forma di racconto, altre invece sono contenute in poemi e infine, sotto forma di canti. Duelli, Dame in pericolo, predoni feroci ed eroi dall'armatura sfolgor...