A corte

5 0 0
                                    

"Lady Elizabeth, benvenuta." Esclamò il Re Gordon IV, mentre suo figlio il principe Byron si inchinò di fronte a John "Tribuno John Nightwing, benvenuto a Ordalia." John lo fissò, indossava la sua armatura e questo lo faceva sembrare ancora più marziale: "Felice di rivederti principe." "Ti domando perdono per il mio comportamento e ti domando perdono Lady Elizabeth, perché ho peccato di superbia. Vi chiedo perdono." John sorrise "Le tue scuse sono un ottima cosa." il Re annuì "Mio figlio non è ancora pronto per il matrimonio, vi domando perdono per le sue azioni." "Le cose si sono risolte da sole, ora, vorrei solo dormire." esclamò Elizabeth con uno sbadiglio, Re Gordon sorrise "Ma certo, vi faccio preparare subito le vostre stanze." John sorrise "Io farò un giro in città." poi si volse e uscì dalla sala del trono.

I passi pesanti dei suoi stivali ferrati rimbombavano nei corridoi della reggia quando una voce lo fece fermare "Allora, quando avevi intenzione di far vedere la tua brutta faccia?" esclamò una voce alle sue spalle, John si volse "Mia cara, non pensavo fossi qui." esclamò rivolto ad una ragazza magra, leggermente pallida, con le lentiggini, i capelli erano lunghi e castani con gli occhi verdi, indossava un simile alla sua "Sai, io ci tengo a sapere quando il mio fidanzato viene in visita." John la guardò: "Immagino tu sappia perché sono qui, Silvana." "Ma certo, che lo so, cosa credi? Mica ho la testa di un troll." John le sorrise "Verrò con te e su questo non si discute." esclamò "Ma, se ti dovesse accadere qualcosa?" Silvana lo fermò "John se fossi mio marito prenderei in considerazione la tua opinione ma visto che non siamo uniti in matrimonio, beh, hai bisogno di un Primus pilus Tribuno." "Sarà una missione difficile e complicata, quasi impossibile, dovremo attraversare territori pericolosi, abitati da specie aggressive e nocive." "Hai uno strano modo di dire grazie." poi gli sorrise "Il nostro piano tribuno?" John le sorrise "Dobbiamo attraversare sei regni, tre di questi sono ostili, in uno c'è la Foresta di Fuoco, il regno delle Paludi nere. Pensavo di seguire la rotta che usano le carovane di mercanti, potremmo trovare un lavoro che ci permetta di andare verso l'Impero senza destare sospetti ." Silvana sorrise:"Ho visto numerosi mercanti di stoffe, ci potremmo presentare come guardiani di convoglio magari ci prendono ed in questo modo avremo anche una scusa per le armi e nessuno sospetterebbe di noi.".

Dopo essersi cambiati d'abito si diressero verso una stazione di posta a cui era posta vicino una locanda di posta.

"Dobbiamo trovare una carovana in partenza per il regno di Vortigern." esclamò John sistemandosi l'armatura di cuoio, entrarono nella locanda dall'insegna scolorita e bucata, c'era dipinta una creatura mitologica sopra, il locandiere era un signore sulla cinquantina, indossava dei pantaloni alla zuava e in testa teneva un fez, sorrise loro mentre s'avvicinavano al bancone "Prendiamo due porzioni del tuo migliore pasticcio di carne e poi si vedrà." Esclamò Silvana appoggiando sei argenti sul bancone.

Si sedettero ad un tavolo e contemplarono i diversi avventori, c'erano su un tavolo c'era una famiglia di migranti, probabilmente nomadi, dalla pelle olivastra, mangiavano assieme a dei mercenari con casacche nere e gialle, su un altro tavolo c'erano due uomini con la pelle scura, indossavano ampie vesti con colori sgargianti.

"Porti sempre qui le tue conquiste?" esclamò con un sorriso Silvana, John la ignorò mentre arrivava l'oste "Potreste portarci anche due porzioni di fegato di vitello brasato al vino e dell'idromele?" il locandiere sorrise "Ma certo, serve altro?" John sorrise "Io e i miei compagni siamo dei mercenari che hanno bisogno di argento e avventura, sai se per caso ci sono dei mercanti che hanno bisogno di una scorta?" chiese ad alta voce attirando l'attenzione sia dei mercenari che delle figure vestite di in maniera sgargiante "Interessante, richiesta amico, ma chi mi assicura che tu sai combattere?" John gli sorrise "La mia spada.".

Il locandiere si allontanò con un grugnito avevano appena iniziato a mangiare quando uno degli uomini con la tunica colorata s'alzò e si fece vicino al loro tavolo"Dove dovete andare?" Silvana lo osservò: "Dove ci chiedono, non abbiamo una meta, ci sta bene anche andare nel cuore dell'Impero di titanus." L'uomo annuì "Seguimi fuori.".

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora