L'indovina

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Era una fredda serata invernale nella locanda "Querce Ombrose" nel villaggio di Percival.

"Buona sera cosa posso portarvi?" disse Alex, una giovane e simpatica cameriera avvicinandosi a un tavolo, c'erano seduti cinque giovani di circa 23 anni erano sia umani che elfi "Hey che schianto abbiamo qui." Alex sorrise resistendo all'impulso di mandare a fuoco i loro capelli "Grazie troppi complimenti, mi potete dire che cosa gradite mangiare?" uno dei giovani osservò il menù "Quattro porzioni di trippa alla parmigiana, delle verdure alla griglia e tu in una delle camere con noi quattro." Di nuovo sorrise agli avventori "Perfetto da bere?" il ragazzo le sorrise "Quattro boccali d'idromele forte." Alex annuì e si volse camminando rapida verso la cucina, entrò e vide il cuoco, Kaygol che spadellava assistito con una donna dai capelli biondi e gli occhi azzurri "Forza Kay devi preparare tre piatti di maiale con pancetta extra a parte, due assaggini di formaggio piccante, un trionfo di fegato e cipolla e una bistecca scolpita a forma di trota! È l'ora di punta, sbrigati." Disse mentre impastava la farina con delle uova, il giovane umano fece levitare i tagli di carne ma la donna lo colpì con un mestolo "Niente magia nella mia cucina giovanotto." Lui annuì "Va bene Madama Madrigal." Poi le sorrise "Che hai per me?" Alex gli porse l'ordine "Okay, inizia a portar loro da bere." In quel momento da un'altra stanza della cucina apparve un'elfa con i capelli neri "Mamma, la crostata e i biscotti sono pronti, papà e Anthony stanno sistemando gli ospiti nelle stanze, oh ciao Alex." Madame Madrigal annuì "Perfetto, Kay credo che Alex abbia bisogno di una mano in sala Mirta mi darà una mano qui in cucina." Kay annuì e si slacciò il grembiule ed afferrò deciso un vassoio con dentro sei ciotole con una zuppa di cotiche e ceci "Andiamo."

Dopo aver servito un altro tavolo Alex tornò al tavolo con i quattro ragazzi che una volta terminato di mangiare avevano tirato fuori delle sigarette ed avevano iniziato a fumare "Scusatemi, potreste andare a fumare fuori alcuni clienti non gradiscono il fumo." Uno dei clienti le sorrise "Ma certo, solo se però tu accetti di farti un giro con noi." Alex strinse i bordi del vassoio resistendo alla voglia di sbatterglielo in faccia e poi sorrise "Vi porto il conto, sono 15 argentei e 43 rami Disse la giovane, uno dei ragazzi sorrise "Se ti diamo 20 argentei accetti di venire con noi?" poi fece per afferrarle la mano quando una voce li fece sobbalzare "Io non lo farei." Si volsero e videro Kaygol che dopo aver servito una giovane famiglia s'era avvicinato: "State parlando con una ragazza capace di farvi uscire tutto ciò che avete mangiato e no, non ve lo farà uscire da dove immaginate voi." Poi prese i soldi e guardò i quattro "Prego uscite se volete la signorina vi accompagnerà fuori." I quattro borbottarono qualcosa poi s'avviarono verso la porta, Kay invece fermò la giovane "Con discrezione e fa in modo che possano tornare a casa con le loro gambe." Poi si volse e tornò in cucina "Sbrigati che abbiamo clienti."

Una volta usciti in strada i quattro la fissarono "Sei molto bella che ne dici di andare con noi?" Alex sorrise "C'è un vicolo perfetto per noi." Disse conducendoli poi li fece entrare in un vicolo cieco, una volta che i quattro entrarono lei fece alzare un muro di ghiaccio, i sorrisi spavaldi dei quattro svanirono "Volete giocare? Giochiamo." Disse l'elfa.

Kaygol servì i piatti a una coppia quando udì la porta aprirsi, si volse e vide che c'era un'anziana signora "Buona sera e benvenuta alla Locanda "Querce Ombrose", gradisce fermarsi qui per ristorarsi, abbiamo delle camere calde e ben accoglienti con servizi igienici e una cucina con una dispensa ben fornita. Io sono Kaygol." La donna s'avvicinò "Che gentile Kaygol, o meglio John." nell'udire quel nome le sorrise nervoso "Temo mi abbia confuso con qualcun altro." la donna lo fissò "Sono certa di saper riconoscere mio nipote quando l'ho davanti." John la fissò sorpreso "Zia Clelia? Come mai questo aspetto?" "Semplice, zuccone, d'un nipote, mi dovevo confondere." rispose mentre lo portava a un tavolo libero. Poi si volse e guardò Anthony "Prendi tu la sua ordinazione? Io vado un secondo a prendere Alex." esclamò uscendo.

Una volta uscito si diresse verso un vicolo trovandolo bloccato dal ghiaccio, evocò un incantesimo a e s'aprì un passaggio, appena superata la soglia vide Alex mentre inseguiva uno dei ragazzi gli altri tre erano riversi a terra "VI INSEGNO IO A PROVARCI CON UNA CAMERIERA." John si sistemò i capelli "Alex, hai rotto un vassoio ed era pure uno di quelli nuovi, tua madre ci ucciderà." Disse raccogliendo i due pezzi dell'oggetto, Alex tirò un calcio in mezzo alle gambe all'ultimo ragazzo e poi batté le mani "E con questo ho finito."John annuì "Bene, andiamo, ci sono clienti.".

Una volta entrati vide che sua zia stava mangiando una minestra, "Ha preso una ciotola di minestra di pollo con verdure, un quarto di vino rosso e una pagnotta, oltre a una trippa." Esclamò Anthony, John annuì mentre si domandava come mai la zia l'avesse raggiunto lì.

"Lo spirito di NOVA ha avvisato tutta la famiglia di ciò che hai fatto, non sono qui per giudicare le tue azioni, noi non eravamo presenti lì con te, tu hai scelto cosa fare e come punire quel tale." esclamò Clelia riprendendo la sua vera forma, una elfa dai capelli neri dalla pelle diafana: "Perché deve essere sempre tutto così complicato per te John? Ovunque tu vada, trovi sempre il modo di ficcarti nelle situazioni più difficili. Sembra quasi che tu cerchi apposta d'infilarti in ogni rovo che trovi sul tuo cammino." disse Clelia scuotendo il capo, il John la guardò "Abbiamo altro di cui occuparci adesso, come si suol dire, il dado è tratto, dopo averlo marchiato gli ho dato una scelta, cambiare o soccombere, non sono un re, non sono un sovrano o un nobile, sono solo un soldato, un conto è uccidere in battaglia, un'altra cosa è uccidere a sangue freddo, se mi avessero ordinato di ucciderlo l'avrei fatto senza problemi, ma io non decido per altri, non sono un Giudice o un Sovrano che decide chi vive e chi muore." Clelia aggrotto le sopracciglia "Quindi saresti un semplice strumento?" John scosse il capo "Non ho mai aspirato a posizioni di comando e lo sai bene." Clelia annuì "Lo so, tu sei molto complicato, nonostante tu sia "Nova Prime" sei ancora molto giovane, sei legato ai tuoi amici e leale tu sei, ma vedo grandi battaglie infuriare intorno a te, alcune per la tua stessa salvezza. Vedo i tuoi grandi poteri lottare per controllare la tua volontà e il tuo destino. Innumerevoli possibili futuri ti attendono, ciascuno denso di sangue e di conflitti, dovrai affrontare dure perdite, sopportare il tradimento, sarai affiancato dai tuoi compagni ma il tuo cammino ti porterà la felicità e la pace con una compagna al tuo fianco." poi gli sorrise "Domani partiremo, NOVA ha detto di portarti in un posto e io sono d'accordo." John la fissò "Dove andremo?" Clelia sorrise "Molto semplice, torniamo a casa." John s'alzò di scatto "Come dici?" "L'Alto Consiglio, l'Assemblea e soprattutto i tuoi genitori ti vogliono a casa." replicò Clelia poi sorrise "Partiamo domani notte, avvisa i tuoi datori di lavoro." concluse prima di congedarsi per la notte.

"Quindi devi partire di nuovo?" esclamò Alex "Si esatto." "Ma come mai adesso?" "Il destino vuole così non temere, resterai sempre una grande amica." "Quindi sarò solo un'amica?" "Sarai una grande amica." rispose John preparando le sue bisacce "Voglio venire con te." "Mi dispiace, ma non puoi. Non sei abbastanza forte." a quelle parole Alex scappò via in lacrime ma John non se ne curò.

Indossò l'armatura e salì in groppa al suo cavallo, assicurò le bisacce e salutò i locandieri. "Possa il cielo darvi tanta gioia e custodirvi nella buona sorte. Addio." esclamò prima di allontanarsi mentre nella sua testa risuonava di nuovo la profezia:

"Fuoco e sangue a fiumi scorre

Rosse son del mare le sponde,

Il tortuoso cammino una stella seguirà

Non solo con la spada ma con la mente combatterà

Dalla capitale un grido s'alzerà

Per cercare l'agognata libertà

I membri che il fato ha scelto

Scortare la stella essi dovranno.

Superando in astuzia ogni inganno

L'usurpatore nelle tenebre cadrà

A causa della sua malvagità,

Gli eroi che il Fato ha scelto

Avranno un futuro incerto

Ma se uniti lo affronteranno

La vittoria otterranno."

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora