Con il cuore in tumulto, migliaia di domande che affollavano la sua testa Elizabeth corse nella sua tenda eseguendo ciò che le aveva detto John, era fatto così, poche spiegazioni spesso enigmatiche in questo non era cambiato, anzi.
Così sgusciò rapida fino a raggiungere il cancello Ovest dove trovò ad attenderla Caesar e Balduinus a cavallo:
"Felici che tu ti unisca a noi mia cara."
La salutò Balduinus, mentre Caesar la fissò con curiosità ma non c'era astio nello sguardo.
Prima che Elizabeth potesse formulare una domanda apparve John a cavallo, reggendo tra le mani un secondo cavallo:
"Monta veloce, prima che si rendano conto che ho disertato la cerimonia d'accoglienza."
Esclamò dandole la cavalcatura e spronando il suo cavallo verso una strada polverosa, venendo imitato da Balduinus e da Caesar.
Ancora confusa Elizabeth decise di montare in sella e seguire il trio.
Cavalcarono a spron battuto per una buona parte del giorno, percorrendo una strada polverosa.
Spesso trovavano villaggi, carovane di migranti e profughi, ma anche drappelli di soldati della Coalizione.
Quando le stelle fecero capolino nel cielo il gruppo si fermò in una pianura vicino ad un bosco.
Elizabeth smontò dalla sella cercando di farlo in maniera elegante, ma sentì le sue articolazioni come se fossero fatte di legno e quindi cadde a terra come un sacco di patate, una secca imprecazione uscì dalle sue labbra.
Una mano apparve di fronte a lei e John la tirò sù:
"Per fortuna che sei al comando di un reggimento di cavalleria, non direi mai che sei una cavallerizza."Esclamò con fare allegro mentre la aiutava a sedersi per terra:
"Spiritoso."
Borbottò di rimando Elizabeth massaggiandosi dolorante il sedere:
"Dai coraggio, ora mangiamo."
La confortò John aiutandola a sedersi vicino a delle pietre:
"Crea la zona per il fuoco, noi torniamo subito."
Esclamò allontanandosi con Balduinus e con Caesar.
Elizabeth rimanendo carponi, sentendo i lamenti delle sue articolazioni iniziò a muovere delle pietre per creare un cerchio in cui poter accendere il fuoco, ogni movimento era una tortura, la mente annebbiata dalla stanchezza la faceva vacillare, all'improvviso una fiaschetta si presentò davanti ai suoi occhi e la voce di Balduinus si fece udire:
"Bevi mia cara. Ti farà sentire meglio."
Elizabeth afferrò il recipiente e l'annusò con circospezione:
"Cos'è?""Qualcosa che ti farà liberare la mente, la chiamo "Estratto di vita" è un cordiale."
Anche se poco convinta Elizabeth bevve, e la gola le parve andare a fuoco mentre l'odore del lampone e del ribes le invadevano le narici, tossì un momento mentre sentiva sulla lingua anche il sapore dolce del miele, lo fissò sorpresa, strabuzzando gli occhi ancora stordita dagli effetti della bevanda:
"Con cosa lo fai?"
Biascicò rivolta a Balduinus il cui volto come sempre era nascosto dalla maschera d'argento:"Oh, è un distillato di acquavite con aggiunta di bacche di bosco e miele, serve a dare forza dopo una lunga marcia."
Rispose Balduinus: "Ora lascia che faccia i suoi effetti."
Poi si volse ed iniziò a togliere i finimenti ai cavalli in modo che fossero liberi di andare a bere e a ristorarsi.
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The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardia
FantasyCome tutti sanno alla base di ogni leggenda c'è una verità, una leggenda può essere sotto forma di racconto, altre invece sono contenute in poemi e infine, sotto forma di canti. Duelli, Dame in pericolo, predoni feroci ed eroi dall'armatura sfolgor...